Religiolus - Vedere per credere - Documentario (2008)

Religiolus - Vedere per credere
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Titolo originale: Religulous
Anno: 2008
Genere: documentario (colore)
Note: E non Religius, Religious, Religiolus o Religulus

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/02/09 DAL BENEMERITO BLSABBATH
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Xamini 24/02/09 11:00 - 1252 commenti

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Strutturato come un documentario alla Michael Moore ma infarcito di citazioni e spezzoni intercalari che strappano sovente una risata, Religiolous si pone un obiettivo ambizioso: diffondere il credo del comico Bill Mahler e sollevare il dubbio nello spettatore, tra una risata e l'altra. Le argomentazioni sono quasi sempre affrontate con un contraddittorio in cui Bill cerca di evidenziare l'assurdità di alcuni dogmi e precetti religiosi, cui segue una sua riflessione personale. Lodevole l'intento, ma i contenuti e le stesse argomentazioni non hanno la forza dirompente, che so, di un Nietzsche e il film finisce per avere un po' il sapore di un fuoco di paglia (per chiunque sia già un minimo documentato in materia).
MEMORABILE: "Ci rivediamo in Paradiso" - "Chi lo sa?"

Jandileida 29/04/10 12:27 - 1565 commenti

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L'idea di fare un documentario sulle assurdità contenute dalle tre religioni monoteiste (con variazioni sul tema come Scientology e i mormoni) è interessante e coraggiosa, specie in un paese ancora profondamente religioso come l'America. Il pericolo di essere superficiali e di rigirarsi i dogmi a proprio favore era in agguato ed inevitabilmente Maher ci finisce a volte con tutte le scarpe pur riuscendo molte volte a far ridere, specie quando si intrattiene con i famosi predicatori americani (il portoricano che dice di essere Cristo su tutti).

Pau 19/08/10 11:34 - 125 commenti

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Diciamoci la verità: ascoltare Maher che prende per i fondelli gente che ha convogliato nella religione le proprie turbe psichiche, truffatori in malafede o idioti puri e semplici (la palma se la giocano il rabbino negazionista dell'Olocausto e il sedicente "secondo avvento di Cristo") è divertente, ma alla lunga il giochino si fa ripetitivo; peccato, perché la materia offre infiniti spunti di riflessione, soltanto abbozzati. Il film di Charles va al "muro contro muro" e non sfiora il problema di come far convivere istanze tanto differenti.
MEMORABILE: Maher riflette su come nazionalismo e cristianesimo siano inconcialiabili, eppure i conservatori non fanno che riempirsi la bocca con Dio e Patria.

Daniela 1/11/10 09:45 - 12660 commenti

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Attraverso interviste, inframezzate da spezzoni cinematografici con effetti spesso esilaranti, il comico Bill Maher cerca di far riflettere lo spettatore sull'assurdità dei dogmi di fede e più in generale dei credi religiosi. Progetto ambizioso, perso in partenza (convince solo chi è già convinto), inevitabilmente destinato a restare in superficie, ma che risulta spettacolo piacevolissimo ed anche educativo, considerato l'invito rivolto agli atei di far sentire forte e chiara la voce della ragione contro la follia di tutti gli integralismi, da qualsiasi parte provengano.
MEMORABILE: La faccia del senatore USA che ha appena pronunciato la frase "Non occorre superare un test di intelligenza per diventare senatori"

Ishiwara 7/05/11 18:31 - 214 commenti

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Piacevole viaggio nel rapporto degli americani con la "fede", con una guida estremamente faziosa e pungente. Le interviste sono godibilissime e il viaggio porta il buon Maher ad esaminare molte situazioni in cui la religione è solo lo spunto da cui si sono create le cose più strane, dai parchi a tema biblico o creazionista agli imbonitori televisivi, agli ebrei inventori di marchingegni sabbath-compatibili. Per divertirsi non serve essere atei o anticlericali: gli attacchi sono tutti verso aspetti pseudo-religiosi della società americana.
MEMORABILE: L'intervista al senatore; il parco tematico creazionista; la spiegazione della Trinità dell'attore che interpreta Gesù nel parco biblico.

Gestarsh99 17/08/11 12:37 - 1395 commenti

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L'impagabile mockumentarista artefice del successo planetario di Borat e Brüno congeda provvisoriamente il trasformistico Sacha Baron Cohen per cedere il timone al poliedrico anchorman/comico USA Bill Maher. E riesce dove Zeitgeist aveva miseramente fallito: contestare gli aspetti irrazionali e dogmatici della religione non con altri dogmi, privi anch'essi di prove e contraddittorio, ma con le armi demolitrici del dubbio, del paradosso e dell'ironia, in un arrembaggio satirico e metodico contro le facce meno logiche e sensate dei mille culti religiosi sparsi per il mondo. Appagante.
MEMORABILE: Il colloquio a braccio col rapper filo-islamico inglese Aki "Propa-Gandhi" Nawaz, zittito e polverizzato in tutte le sue farneticanti argomentazioni fondamentalistiche.

Saintgifts 17/11/12 10:39 - 4098 commenti

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Affrontare il tema religioni (non dico Dio, dico religioni) usando la ragione per analizzare i testi sacri, intervistare personaggi truci oppure ingenui o farabutti: fin troppo facile prevedere la vittoria della ragione. In più se è un tipo come Bill Maher a farlo, in modo spocchioso per ridicolizzare tutto e tutti, allora diventa un trionfo. C'è il fatto però che un contradditorio serio non c'è mai stato e tutto questo lavoro si è auto-banalizzato. Peccato perché sarebbe stata un'occasione (e un'idea) da non sprecare così.

Ryo 20/01/18 02:34 - 2169 commenti

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Grandioso documentario con Bill Maher che va in giro per il mondo (anche da noi nel Vaticano, dove verrà buttato fuori) a porre domande sulla fede a vari esponenti cattolici, islamici, mormoni, rabbini, satanisti, battisti, con lo scopo di "smontare" il nonsense della fede. C'è davvero da divertirsi e rattristarsi nel sentire le risposte assurde che il comico riceve e la varietà di personaggi che incontra. Con un dinamico e piacevole montaggio che intrattiene e istruisce, Religiolus è una piccola perla.
MEMORABILE: Il parco dei divertimenti a tema Bibbia in Florida; Il curatore di omosessualità; Il rabbino bugiardo; Il senatore idiota; Il discendente di Gesù.

Bubobubo 2/01/21 15:02 - 1847 commenti

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Scegliendo con cura i propri interlocutori nel meglio che può offrire il borderline e trattandoli dall'alto in basso con la tipica, classista sagacia liberal di sufficienza Maher falsa da subito i termini del confronto. E se certo non ci si possono aspettare risposte credibili dagli estremi, maschere grottesche e fondamentaliste di cui ci si può solo far beffe nell'ombra, la mancanza di un vero dibattito con chi forse potrebbe sostenerlo (anche molte argomentazioni di Maher non brillano per puntualità) è rivelatrice dell'operazione. Si salva il finale, intellettualmente onesto.
MEMORABILE: Il grottesco scambio di battute col senatore democratico Mark Pryor; Il finale.

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  • Discussione Blsabbath • 13/02/09 21:26
    Galoppino - 11 interventi
    sono interessatissimo a questo film appena uscito nelle sale, aspetto ansioso commenti a riguardo! :)
  • Discussione Gestarsh99 • 20/08/11 00:55
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Assistere a questo scorrevolissimo documentario on the road di Larry Charles (Borat, Brüno) equivale, almeno personalmente, alla sensazione che si prova mangiando lentamente un bel piattone extralarge di pasta al forno (è la pietanza di cui vo' matto): una soddisfazione di tipo orgasmico/esplosivo.

    Dove aveva spocchiosamente fallito la gargantuesca prosopopea unidirezionale del rabberciato Zeitgeist, ci riesce più che egregiamente questo film.

    A condurre questa ironica e beffarda "crociata" antireligiosa è il simpaticissimo factotum televisivo statunitense Bill Maher, che con la sua proverbiale carica satirica e scorrettissima si lancia in un lungo viaggio automobilistico attraverso i più classici e/o strampalati culti professati ai quattro angoli del mondo (dagli Stati Uniti a Città del Vaticano, dall'Olanda sino in terra d'Israele).

    L'arma bilama del comico è naturalmente quella del sarcasmo e del paradosso maieutico: fare emergere da ogni dogma religioso con cui lui va a confrontarsi tutti gli aspetti più assurdi, surreali e contraddittorii che a rigor di logica e buon senso non hanno modo di sussistere.

    I fendenti e le scudisciate non risparmiano quasi nessun credo religioso:

    * Cattolicesimo
    * Protestantesimo
    * Ebraismo
    * Islam
    * Mormonismo
    * Scientology
    * Creazionismo anti-evoluzionista
    * Canteismo (volgarmente detto "Chiesa della Marijuana"...)


    Alcune interviste e faccia a faccia coi vari predicatori, santoni e attivisti radicali vanno sinceramente al di là di ogni follia mitomaniaco-visionaria e al buon Bill non costa poi tanta fatica ridicolizzare e sbriciolare tutte le farneticazioni messe in fila dai propri interlocutori.

    Non so dire se questa pellicola possa essere considerata discriminatoria o meno e poco me ne cale: dalla visione ne sono uscito pienamente soddisfatto!
    Ultima modifica: 2/01/21 19:53 da Gestarsh99
  • Discussione Didda23 • 20/08/11 01:09
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    La visione mi aveva pienamente soddisfatto.Fortunatamente il film ha avuto distribuzione in Italia,grazie alla partecipazione dell'opera al Torino Film Festival.
    Non sono completamente d'accordo con te per quanto riguarda Zeitgeist.
    Più o meno per quanto riguarda la religione affermano le stesse cose.
    Se devo scegliere fra i due mi rivedrei senza alcun dubbio Zeitgeist.
    Religiolus è comunque un buon prodotto.
  • Discussione Gestarsh99 • 20/08/11 01:22
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Zeitgeist sinceramente l'ho trovato troppo poveristico e mal realizzato (almeno tecnicamente), poi prendeva di mira solo la religione cristiana, dimostrandosi un po' troppo "mirato".
    In più non c'era alcun tipo di contraddittorio.

    Religiolus invece punta molto sull'ironia e sul confronto e questi due elementi secondo me ne fanno molta di differenza, soprattutto a livello di spettacolarità ed onestà intellettuale verso lo spettatore.
    Poi c'è Bill Maher, che è uno dei miei monologhisti americani preferiti, assieme al mitico George Carlin (se vai su Youtube puoi trovare anche alcuni loro spassosissimi show su palco sottotitolati in italiano).
    Ultima modifica: 2/01/21 19:54 da Gestarsh99
  • Discussione Didda23 • 20/08/11 01:29
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Si George Carlin è un fenomeno.L'ho scoperto quando è successo il casino intorno alla figura di Luttazzi.

    Per quanto riguarda il film,me lo dovrei rivedere.Però da quel che mi ricordo è montato ed architettato in modo da spiazzare e ridicolizzare le varie figure religiose.Dal punto di vista intellettuale non mi sembrava poi così onesto,se devo dirla tutta.
    Gravedole,ma troppo furbo.
  • Discussione Gestarsh99 • 20/08/11 01:37
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Si George Carlin è un fenomeno.L'ho scoperto quando è successo il casino intorno alla figura di Luttazzi...

    Stendiamo un velo pietoso su quel personaggio...
    Una vergogna nazionale.