Compagne nude - Film (1977)

Compagne nude
Locandina Compagne nude - Film (1977)
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Anno: 1977
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di Compagne nude

Note: A colori l'introduzione e i primi due minuti, oltre alla brevissima conclusione, tutto il resto in bianco-nero leggermente virato.

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

La nostra recensione di Compagne nude

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Bizzarro reperto seventies ancorato a una visione della società tipica del periodo, con forti contrapposizioni tra universo maschile e femminile che si incrociano a quelle (meno sottolineate) tra proletariato e borghesia per sviscerare i concetti mirabilmente sintetizzati dal titolo. Dopo cinque minuti trascorsi a inquadrarne con bei primi piani i dolci lineamenti del volto, Sandra (Oliveri) spiega in flashback come il suo approccio nei confronti del sesso e non solo sia nell'ultimo periodo radicalmente cambiato, facendo risalire a un incontro con alcune donne di un “corso abilitanti” le prime avvisaglie. Sposata da un anno e mezzo con un uomo che alle altre dipinge come “ideale”, scoprirà...Leggi tutto ben presto l'errore: i cinque giorni lontano da casa che suo marito gli ha detto d'essersi preso per concludere un importante affare (fa l'agente immobiliare) li passa invece in vacanza con l'amante. E' l'ora di aprire gli occhi, ma intanto l'attenzione del regista si sposta ad ascoltare le vicende della giovane allieva di un'insegnante di ginnastica (Blümen) di chiare tendenze lesbo; quindi a seguire con dovizia di primi piani il monologo appassionato e feroce dedicato a Rossana l'infelice, proditorio attacco nei confronti di una donna “di facili costumi” dipinta quasi come un mostro in una delle riunioni cui Sandra partecipa sentendosi ripetutamente invitata a liberarsi del proprio fardello. Nella sua incerta andatura il film di Pischiutta procede così, saltabeccando senza troppa logica da un incontro all'altro di Sandra o alla descrizione degli approcci dell'insegnante fino al fatale incrocio tra le due, che apre a un rapporto lesbico e a reciproche confessioni. Intervallato da una scena violenta di stupro nel prato o da una prolungata, scombiccherata orgia in casa della “marchesa”, COMPAGNE NUDE posa l'occhio su di una realtà raccontata con stile non si capisce quanto volutamente sperimentale e quanto invece frutto di azzardi registici che lasciano piuttosto allibiti. Al di là della modesta recitazione di buona parte del cast (che molto incide sulla resa complessiva), di zoom e improvvise sfocature che francamente non si capisce cosa mai dovrebbero comunicare o di dialoghi che raramente colgono nel segno rivelandosi didascaliche variazioni sul tema della lotta sociale o di gender, ciò che più traspare in filigrana lungo questa sincopata avventura urbana è il candore di Sandra, che progressivamente si muta nel desiderio di conoscere una realtà diversa: delusa da un marito da sempre poco interessato a lei (guai a parlargli mentre guarda la partita), diventa parte di un mondo che fin lì mai aveva voluto considerare. Certo, sui temi affrontati dal film gli Anni Settanta hanno saputo regalarci di molto meglio, offrirci visioni più centrate e non così velleitarie, ma va detto che se i ricordi di un mondo tanto differente giungono a noi ancora vividi è anche grazie a opere come questa. Purtroppo l'approssimazione della messa in scena, la sensazione di riprendere tutto pensando di poterlo fare in nome di uno spirito libero che possa prescindere da ogni regola cinematografica, porta alla realizzazione di un lavoro positivamente anarchico sì ma anche slegato, frammentario, che troppo spesso rischia di cadere nell'involontaria parodia di un filone già per sua natura beffardamente anacronistico.

Chiudi

Tutti i commenti e le recensioni di Compagne nude

TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/12/12 DAL BENEMERITO FAUNO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 22/06/19
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5

Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Fauno 14/12/12 11:56 - 2258 commenti

I gusti di Fauno

L'introduzione è visionaria, esageratamente e volutamente prolungata, tanto da lasciar presagire la direzione del film e la conclusione è spietata e rassegnata. Nel mezzo c'è la storia della protagonista, con almeno otto scene sconvolgenti fra cui un monologo degno di Satana e due atti di una violenza inaudita, uno verbale e l'altro fisico. E su tutto la sconfitta di una donna meravigliosa, che vorrebbe amare e che si trova tutte le vie sbarrate ai sentimenti. L'unico film che batte Compagne nude è il Rivelazioni di Polselli, ma vince solo al fotofinish!

Deepred89 10/02/15 14:06 - 3879 commenti

I gusti di Deepred89

Scalcinatissima produzione no-budget, aperta da un prologo (primi piani del volto della protagonista, quasi alla Bergman) pure promettente. Ciò che segue è però ai minimi storici: storiellina risibile nella sua visione sconsolata del mondo, regia che non sai mai dove piazzare la mdp, fotografia (di tal Mambo) che spara zoom a casaccio sbagliando spesso destinazione (si legga sotto), una vetusta rappresentazione del mondo hippy, maldestrissime scene exploitation (orge, stupri, fumate di Marijuana... colombiana), musiche non malvagie ma sfinenti.
MEMORABILE: "E' già un mese che non faccio violenza"; Orgia: lo zoom, vagando, incontra un posteriore femminile assai ispido e... la mdp sterza a sinistra!

Panza 11/05/19 21:19 - 1939 commenti

I gusti di Panza

Atroce guazzabuglio di femminismo e retorica politica (con l'immancabile riunione al circolo) che, pur cercando di avere una sua personalità, si fa scena dopo scena sempre più opprimente raggiungendo il suo apice nell'interminabile orgia. La tecnica è rozza, abbondante di goffe zoomate che talvolta mandano la MDP fuori fuoco, peggiorata da un montaggio sgangherato e brusco. Insensati gli improvvisi cambi cromatici. Un discorso intellettuale sul lesbismo verrà messo in scena l'anno successivo da Pannacciò con gli stessi pessimi risultati.
MEMORABILE: "La laurea è l'autorizzazione a morire di fame".

Gmriccard 4/06/19 18:24 - 121 commenti

I gusti di Gmriccard

Film ottimo; commovente lo sguardo della protagonista, anima tutto sommato candida rispetto all'ipocrita interessamento di chi la circonda, un po' la fidanzata che avremmo tutti sognato di conoscere... per salvarla o per approfittarne a nostra volta? Chissà; nell'impatto cinematografico ricorda Carla Gravina al suo debutto in Guendalina: occhioni, tanta fiducia ed energia giovanile profuse verso il mondo subitamente sterminate dal vizio, dall'accidia e dall'inedia.
MEMORABILE: L'aneddoto del delitto della minorata, declamato con timbro mefistofelico e l'inquietante luce giallognola: sfondo voluto o deperimento pellicola?

Herrkinski 23/06/19 14:42 - 8780 commenti

I gusti di Herrkinski

Sorta di art-film fuori tempo massimo che inscena una confusa riflessione su vari temi sociali, su tutti il femminismo e le solite divergenze tra classi; difficile capire dove volesse andare a parare il regista, che tra salti di montaggio, errori di mdp e una scelta cromatica psichedelica insensata risulta una sorta di versione amatoriale di Cavallone. Dialoghi talvolta involontariamente comici, intermezzi inseriti del tutto a casaccio, scene tirate per le lunghe e ost ripetitiva; cinema "libero" come solo nei 70s ma senza nerbo e direzione.
MEMORABILE: "E' già un mese che non faccio una violenza"; Il marito misogino; L'interminabile primo piano iniziale; Il monologo in stile "I canti di Maldoror".

Marcolino1 26/06/19 16:16 - 558 commenti

I gusti di Marcolino1

Gioiello di ermetismo cinematografico ai massimi livelli; questo vaso di Pandora di celluloide annuncia l'implosione e anticipa l'esplosione con un crescendo ritmico musicale, inframezzato dall'iconografia dei volti bergmaniani; è l'eterna lotta tra l'istinto naturale sadiano dell'eros polimorfo (libertario e distruttivo) e la purezza spirituale (la statua, che troviamo anche in Ultimo incontro a Venezia). Femminismo pessimista e utopia di liberazione irrisolta poiché ardua, a differenza del più idealista Comincerà tutto un mattino di Pannacciò.
MEMORABILE: I pregiudizi sul "matto" gay suicida e l'insegnante lesbica, in contrasto col maschio distruttore; Lo stupro crudo come in Non violentate Jennifer.

Didda23 23/06/19 20:19 - 2465 commenti

I gusti di Didda23

Indecifrabile opera di Pischiutta che non imbrocca manco per sbaglio un'inquadratura (sorretta da una fotografia sperimentale dello sconosciuto Mambo!), con una sceneggiatura abilissima nel complicare inutilmente la vicenda (inusuali flashback in flashback) e con dialoghi dalla difficile comprensione. Un'opera certamente sperimentale che non segue le convenzioni del "cinema classico" e che ha un sapore particolare che a tratti riesce a rapire. Tema musicale martellante che entra nel cervello. Sorge una domanda: genialità o cialtroneria?
MEMORABILE: Il marito che segue la partita ignorando la moglie; Il rapporto fra la studentessa e la Blümen; Il personaggio del pazzo.

Markus 24/06/19 17:08 - 3773 commenti

I gusti di Markus

Anche le "compagne" si denudano e c'è un "perché", che viene più meno spiegato allo spettatore bramoso. D'accordo la giustificazione ma sempre nudo è, inseguendo quindi il pruriginoso cinema allora in voga. Con dieci anni di ritardo ci si dà allo "psichedelico" con i colori virati (a casaccio) e qualche idea di cinema d'autore, ma ci si scontra con i limiti di chi vorrebbe esagerare senza avere, almeno allora, le concrete capacità né il denaro necessario per supplire a certe lacune che il "fai da te" spesso comporta.

B. Legnani 25/06/19 15:05 - 5670 commenti

I gusti di B. Legnani

Ammettiamo la sincerità registica nel narrare la trama. Ma è impossibile non notare assurdità narrative e di dialogo che lasciano basiti, oltre a errori tecnici assortiti. Caos, personaggi che entrano e escono, su tutti la coppietta che si guarda, con lei che fa cenni di No, accanto all'orgia, cui i due non dedicano manco un'occhiata. Il preside, senza spiegazione, diventa una preside! Sorprendente il lungo prologo colorato pre-crediti: aggiunto a film già montato, per arrivare a un metraggio minimo per la distribuzione, così come il finale?
MEMORABILE: Il "matto" si è suicidato: tutti lo vedono, tranne chi guarda il film. "Mannaggia! E' già un mese che non faccio una violenza!"

Lucius 26/06/19 01:10 - 3029 commenti

I gusti di Lucius

Antisegnana, intrisa di spasmodico erotismo, con connotazioni politiche non marcate, rozza nella tecnica ma audace quanto a contenuti; figlia di un decennio che ha cambiato tutto, la pellicola di Pischiutta, nonostante il low budget, centra il bersaglio: non provoca ma sbatte in faccia ideologie, sessualità libere da preconcetti, tradimenti, temi sociali e violenza. La liberazione di una donna può avvenire in un attimo, con uno sguardo, con una rivelazione e il film è una rivelazione. Femminista, attivista, liberatorio.
MEMORABILE: La ost; Il bacio sulla spiaggia.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina The comoediaSpazio vuotoLocandina Ultimo incontro a VeneziaSpazio vuotoLocandina Isola meccanicaSpazio vuotoLocandina La grande rabbia

Cotola 29/06/19 10:16 - 9586 commenti

I gusti di Cotola

Un film è anche, il più delle volte, un atto tecnico ed estetico. E qui non c'è traccia né di tecnica (si vedano i terribili e pedestri scavalcamenti di campo tanto per fare un esempio) né di estetica (nemmeno di quella definita del brutto). E anche i presunti "contenuti" (termine spesso molto "ambiguo") lasciano il tempo che trovano, quando sono veicolati da una tale confusione narrativa: basti pensare alle storie che si accavallano e che spesso si perdono una nell'altra, generando una gran confusione o a personaggi ignoti che improvvisamente irrompono nella pellicola.
MEMORABILE: Uno degli stupratori: "Mannaggia! è già un mese che non faccio una violenza"; Il preside che nella scena successiva diventa una preside.

Faggi 3/07/19 15:20 - 1551 commenti

I gusti di Faggi

Tecnicamente infimo (la tecnica è il fondamento per una forma, prima dello stile); definirlo scardinato rischia di essere un complimento; sembra quasi un complotto organizzato per calunniare certo cinema italiano di quegli anni. È un disastroso tentativo di formulare un linguaggio filmico personale, fornito di ameni scarabocchi e altrettanto ameni dialoghi (alcuni da orticaria).
MEMORABILE: Il monologo su una certa Rossana; Lo stupro; La cosiddetta orgia.

Capannelle 27/05/20 00:47 - 4583 commenti

I gusti di Capannelle

Si salvano la canzone principale e il monologo, per il resto contenuti e toni cromatici si combinano alla viva il parroco e ci sono diverse sequenze (il sadomaso, la coppietta e l'orgia, dalla direttrice) e dialoghi che fanno ridere. Certa produzione anni 70 lesinava su attori, effetti sonori e tecniche di ripresa ma almeno garantiva qualche bella sorpresa. Qui si fa fatica a trovarne e pure il lato erotico viene ripetutamente banalizzato da pretese autoriali, outfit scadenti e zoommate pecorecce.
MEMORABILE: Lo sprezzante monologo su Rossana.

Alex75 7/01/22 14:06 - 936 commenti

I gusti di Alex75

Tentativo autarchico di documentare le tensioni tra i sessi nell’Italia degli anni ‘70 in cui purtroppo la discrasia tra velleità autoriali (non del tutto prive di fondamento) e mezzi modesti si traduce (con esiti talvolta comici, soprattutto nella seconda parte) in una catasta di idee piuttosto scentrate e situazioni spesso slegate tra loro e fini a se stesse il cui illogico avvicendarsi è rimarcato da viraggi e inquadrature altrettanto casuali; queste lampanti carenze tecniche e narrative relegano sullo sfondo alcuni spunti degni di miglior trattazione, per quanto desolanti.
MEMORABILE: Il prologo; Il main theme organistico; Lo scippo al bar; L’infelice Rossana; Il direttore che diventa direttrice; Lo stupro; Il suicidio del “Matto”.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Markus • 16/07/19 16:16
    Scrivano - 4773 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Kanon ebbe a dire:
    Versione trasmessa su Iris castigatissima a quanto pare : 69 minuti coi titoli di coda a fronte degli 85 reperibili su Youtube.
    Peccato, anche a fronte della miglior qualità visiva; non mi pare ci fosse poi così tanto da sforbiciare...


    Infatti, un po' di seni 70's qua e là, capirai! Per quanto mi riguarda una messa in onda totalmente inutile: chi mi conosce sa che mi urterebbe persino un secondo di taglio. Meglio la copia marcia che gira, perché almeno è uncut (al di là del fatto che il film non m'è piaciuto; parlo da mero collezionista).
  • Discussione Herrkinski • 16/07/19 16:23
    Consigliere avanzato - 2663 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Herrkinski ebbe a dire:
    Kanon ebbe a dire:
    Versione trasmessa su Iris castigatissima a quanto pare : 69 minuti coi titoli di coda a fronte degli 85 reperibili su Youtube.
    Peccato, anche a fronte della miglior qualità visiva; non mi pare ci fosse poi così tanto da sforbiciare...


    Infatti, un po' di seni 70's qua e là, capirai! Per quanto mi riguarda una messa in onda totalmente inutile: chi mi conosce sa che mi urterebbe persino un secondo di taglio. Meglio la copia marcia che gira, perché almeno è uncut (al di là del fatto che il film non m'è piaciuto; parlo da mero collezionista).

    Sottoscrivo in toto.
  • Discussione Geppo • 17/07/19 07:22
    Call center Davinotti - 4356 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Herrkinski ebbe a dire:
    Kanon ebbe a dire:
    Versione trasmessa su Iris castigatissima a quanto pare : 69 minuti coi titoli di coda a fronte degli 85 reperibili su Youtube.
    Peccato, anche a fronte della miglior qualità visiva; non mi pare ci fosse poi così tanto da sforbiciare...


    Infatti, un po' di seni 70's qua e là, capirai! Per quanto mi riguarda una messa in onda totalmente inutile: chi mi conosce sa che mi urterebbe persino un secondo di taglio. Meglio la copia marcia che gira, perché almeno è uncut (al di là del fatto che il film non m'è piaciuto; parlo da mero collezionista).


    Bella fregatura :-)
  • Discussione Alex75 • 18/08/22 14:12
    Call center Davinotti - 710 interventi
    Ho trovato che la discussione attorno a questo film, anche grazie alle preziose testimonianze di chi vi ha partecipato (MariaCarla e Rocco), a ricordi d’epoca e all’acceso scambio di idee e di opinioni sul suo valore sia una delle più stimolanti e coinvolgenti che abbia mai letto sul Davinotti, a dimostrazione di come certe opere marginali (spesso liquidate come bizzarrie o, semplicemente, come “film brutti”) possano offrire spunti quanto e più di altre più celebrate e passate alla storia. Sul tema proposto e sulle conclusioni sconfortanti si potrebbe discutere a lungo: la “morale borghese” si mostra qui in tutta la sua stupidità, ma l’antitesi libertina e sregolata non è migliore e si rivela sterile e deleteria soprattutto per chi non riesce ad accettarne l’assenza di regole e/o ricerca qualcosa di più rispetto a un mero soddisfacimento dei sensi. E, quel che è peggio, è che sembrano mancare “terze vie” accettabili. Purtroppo, (forse per una scelta di libertà formale non adeguatamente sorretta e controllata dalle capacità tecniche che, a quanto ho capito, l’autore ha affinato in seguito), mi è parso che la seconda parte sia stata lasciata troppo al caso e che giri un po’ a vuoto, con ricadute negative sulla sua fruibilità e inoltre alcune scene che avrebbero voluto essere drammatiche (lo scontro tra “compagni” e “camerati”, lo stupro) hanno finito per sortire in me l’effetto opposto, proprio per questo scarto tra ambizioni e resa sullo schermo che finisce per prevalere sul messaggio e sui contenuti. Di qui la mia valutazione pari al minimo sindacale, data con un certo rammarico.
  • Musiche Alex75 • 18/08/22 14:17
    Call center Davinotti - 710 interventi
    L'onnipresente tema principale, firmato da Antonio Abbattista, Salvatore Laudicino, Stelio Macchiarella, Franco Puccio 
    https://www.youtube.com/watch?v=3b_YZB_Vnrk
  • Discussione Fauno • 18/08/22 17:04
    Formatore stagisti - 2763 interventi
    La valutazione è soggettiva e accettabilissima, ma certe scene anche drammatiche come stupri e pestaggi sono più di accompagnamento ad un dramma (ben più grande) di mancanza di identità (o di tenuta identitaria) e di smarrimento totale della protagonista. Un tracollo e una stagnazione totale...lo si può considerare bradicardico come ritmo, ma a livello morale per me è un film estremo...non plus ultra!!! E la narrazione di Carla è tanto agghiacciante quanto sublime, proprio perchè integrale...non si lascia dietro niente...nei particolari e nelle sensazioni del sadismo più assoluto...
    Oltre agli infiniti altri particolari più volte citati.
    Indipendentemente dalla valutazione, certi film è importante vederli...
  • Discussione Olivietta • 18/05/25 16:14
    Disoccupato - 1 interventi
    Ciao a tutti/e,
    lasciatemi fare i complimenti per la discussione davvero interessante che avete portato avanti nel corso degli anni su Compagne nude!

    È un film davvero sorprendente, ne sono venuta a conoscenza per caso dopo che un mio amico mi ha passato il film su chiavetta, da quel momento ho iniziato a fare ricerche per provare a saperne qualcosa in più.

    Sarei contenta se qualcuno potesse rispondere a qualche dubbio che mi è sorto leggendo la discussione:
    1) Veniva accennato al fatto che il film anni fa era visibile in pellicola alla Cineteca del Friuli o alla Cineteca di Bologna... me lo confermate? Perchè consultando i loro siti il film non è più presente a catalogo, sarebbe interessante capire dove si trovano ora le copie in pellicola.
    In più diritti della seconda edizione italiana (fatta credo solo per DVD) ho letto che li aveva acquisiti la "euro immobilfin srl" di cui non ho trovato nessuna informazione online, se non il fatto che il film è presente a catalogo della "Variety distribution" (affiliata a Mediaset) che è una società il cui amministratore delegato e la sede legale è la stessa della euro immobilfin. Sul sito della variety c'è scritto che loro per garantire una buona qualità del prodotto conservano addirittura "I negativi originali" di quasi tutti i loro film... francamente mi sembra improbabile, però chissà
    2) Leggevo che Fauno aveva avuto modo di fare qualche domanda a Pischiutta, o ho capito male? In generale se ci sono aneddoti raccontati dalla troupe o dagli attori (che non siano già stati scritti) sarei curiosa di leggerli
    3) La questione della casa di produzione mi sembra abbastanza interessante: nelle domande di revisione, che reputo i documenti più ufficiali, scrivono "Collettivo italiano attori cinematografici" ma su altri siti/riviste spesso ho visto riportare la scritta "Collettivo italiano attività cinematografiche"... Qualcuno ha idea del perchè? Poi andando a cercare l'indirizzo della sede legale di questo collettivo ho visto che corrisponde a una palazzina con un terrazzo che sembra proprio quello del film, magari era la casa di Enrichetta Corona?

    Se qualcuno ha qualche ipotesi aspetto una risposta,
    Vi ringrazio in anticipo!
  • Discussione Fauno • 19/05/25 00:23
    Formatore stagisti - 2763 interventi
    Guarda Olivietta, l'unica cosa che posso aggiungere è che all'Archivio Pellicole di Bologna non hanno il catalogo online dei 35 e dei 16 mm disponibili, e per fare richieste di visione o di disponibilità bisogna inviare delle mail, alle quali si riceve sempre risposta.
    Ti confermo che Compagne nude è presente all'Archivio Pellicole e pure alla Cineteca del Friuli, anche se il finale è più completo in quella della cineteca del Friuli, mentre in quella di Bologna mi pare ci sia una colluttazione un po' più divagata e cruenta.
    Sì, ho potuto contattare più volte il regista, ma la mia curiosità più grande sul nome della ragazza che fa quel discorso quasi demoniaco ( fra l'altro inquadrata divinamente ), non me l'ha potuta togliere...
    Come vedi anche a distanza di un decennio non è diminuita di un millesimo la mia quotazione per questo film, soprattutto per lo sguardo e per le reazioni della Oliviero, e addirittura posso dire che nella discussione uno dei miei avversari ha definito il film "agonizzante", e ci ha azzeccato in pieno...paradossalmente è proprio la sua qualità suprema...
  • Discussione Mostard • 19/05/25 10:52
    Disoccupato - 1 interventi
    Versione trasmessa su Iris castigatissima a quanto pare : 69 minuti coi titoli di coda a fronte degli 85 reperibili su Youtube.
  • Discussione Fauno • 19/05/25 11:01
    Formatore stagisti - 2763 interventi
    Infatti...e come ho già detto, a quel punto il restauro mirabile ha un'importanza molto relativa...un film così non è che lo tagli o lo decespugli...lo decapiti proprio!!!!