Fuori uno... sotto un altro arriva il Passatore - Film (1972)

Le gesta eroicomiche di Stefano Pelloni detto il Passatore, brigante romagnolo in perenne lotta contro gli austriaci: aiuterà persino Garibaldi a passare il confine... Carnimeo e Hilton, col consueto codazzo dei loro western comici, cambiano ambientazione ma non stile (e infatti nel finale... ). Il Passatore così sembra un'ennesima variante degli Alleluja e Tressette. Scarseggiano tuttavia le trovate, e all'ora e trenta si arriva con fatica. Però, rispetto ai western, c'è la Edwige!

Il duo Carnimeo-Hilton lascia i western – richiamati comunque nel sintagma del titolo, in un personaggio non molto diverso da Alleluja e nel finale a suon di colt – per visitare la Romagna del Risorgimento del famoso bandito Stefano Pelloni alias il Passatore. I toni sono quelli della commedia chiassosa e demenziale tutta sganassoni che non fanno che tediare i non appassionati di questo genere parodistico-eroicomico. Per la Fenech si ritaglia un piccolo spazio da consorte bisbetica e manesca.

Il regista Carnimeo prosegue con George Hilton le sue avventure pseudocomicarole, passando qui dallo spaghetti western al genere avventuroso, in costume. La storia offre i soliti scazzottamenti e qualche simpatico momento d'ilarità. Qui poi c'è Edwige Fenech che, anche se non si vede molto, è come di consueto molto brava. C'è pure, nel film, un giovane Giovanni Pascoli...

Mortalmente noioso tentativo di trasformare Hilton in un guitto alla Terence Hill ma con poche trovate divertenti e un'ambientazione (il brigantaggio in epoca garibaldina) che non ha la stessa forza del West. Carnimeo, qui sotto falso nome, ce la mette tutta, con scazzottate e travestimenti vari, ma la storia non ha mordente. Le apparizioni della Fenech, gelosa e romagnola, sono i momenti più gioiosi ma sono pochi. Buone scenografie e costumi, ma non bastano a consigliarne la visione.