Come era verde la mia valle - Film (1941)

Come era verde la mia valle
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Titolo originale: How Green Was My Valley
Anno: 1941
Genere: drammatico (bianco e nero)
Regia: John Ford
Note: Aka "Com'era verde la mia valle". Tratto dal romanzo di Richard Llewellyn del 1939. Vincitore di 5 premi Oscar su dieci nomination

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/10/10 DAL BENEMERITO SAINTGIFTS
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Saintgifts 18/10/10 15:24 - 4098 commenti

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La verde valle del titolo è quella di un paese di minatori nel Galles del 1890 e chi la ricorda con nostalgia è Huw Morgan (Roddy McDowall bambino) che ormai adulto sta per abbandonarla, ed è la voce narrante del film. Sono diversi i temi trattati ma tutti vertono sulla trasformazione di un modo di vita, causato dallo sfruttamento di una miniera di carbone che dà da vivere a tutto il paese. I rapporti sociali, familiari e di lavoro sono raccontati con grande efficacia, commuovendo e divertendo. Grandi la regia, la sceneggiatura e la fotografia.

Pigro 9/06/11 09:07 - 9666 commenti

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Gran filmone d'una volta, con soggetto di forti passioni, sceneggiatura solida, fotografia impeccabile, regia precisa, attori intensi. Le vicende della famiglia di minatori gallesi viste attraverso gli occhi di un ragazzino formano una vera saga che attraversa tutte le tappe possibili e tutti i sentimenti: dai canti popolari alle tragedie in miniera, dalle storielle amorose alle emigrazioni. Insomma, bordate di emozioni per lo spettatore pronto a commuoversi, a indignarsi, a ridere. Un romanzone di grande effetto, sempre... verde.

Pinhead80 4/04/13 20:57 - 4760 commenti

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Una famiglia di minatori ligia al dovere e guidata da un capofamiglia ancorato a solidi principi morali vive sulla propria pelle lo sfruttamento messo in atto dai capi della miniera. Un film nel film che ci porta a seguire le vicende della famiglia Morgan con gli occhi di Huw Morgan (il più piccolo della famiglia). Ed è proprio attraverso la sua crescita interiore segnata dalla sofferenza, dal lavoro e dalla progressiva perdita della speranza (la lunga malattia, la morte dei familiari, l'impatto con la scuola) che la valle perde il suo colore.

Furetto60 19/07/13 11:18 - 1194 commenti

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Drammone d'altri tempi di chiaro impegno sociale alleggerito da alcune scenette familiari. Nell'aria aleggia un vento che porterà tristi cambiamenti, con progressivo disgregamento del mondo, la valle appunto, così com'era. Questa trasformazione e le tristi conseguenze sui protagonisti, minatori, ricordano quelle evidenziate da un altro grande film, Furore, tratto dal capolavoro di Steinbeck. Cambiano le latitudini, ma per la povera gente i problemi restano gli stessi. Per la fotografia e l'intensità dei sentimenti espressi, è un capolavoro.

Myvincent 24/12/17 09:02 - 3741 commenti

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La rude, sacrificata vita di un villaggio di minatori del Galles, in un andirivieni di vicende, molte delle quali drammatiche, è il quadretto d'altri tempi che qui ripropone un modello familiare antico come quello dei nostri nonni. Operazione nostalgia alla grande, suffragata da un senso religioso cristiano molto ortodosso, anche questo decisamente vecchia maniera. Come in una favola tragica, tendente al sacrifichevole tra l'altro. Doppiaggio improvvisato per alcuni personaggi.

Daniela 11/02/18 16:02 - 12662 commenti

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Ormai adulto, il figlio più giovane di una numerosa famiglia gallese rievoca gli anni dell'infanzia toccando tutti le corde emozionali, fra visioni bucoliche, duro lavoro in miniera, amori più o meno infelici, discorsi edificanti, babbi fieri, madri coraggiose, vedove affrante ect. Un polpettone che raggiunge punte di retorica ricattatoria ragguardevoli, sottolineate dalla colonna sonora ad hoc: anche se Ford dirige con grande maestria e il cast fa il suo dovere, ciò non evita il sentore polveroso di lettura adatta al catechismo. Doppiaggio altalenante, ossia Cigoli ma anche dilettanti.

Noodles 11/03/19 16:18 - 2228 commenti

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L'enorme invecchiamento che ha subito negli anni rende difficile un commento realistico a questo film, che comunque è un perfetto affresco del periodo trattando un tema importante come quello delle rivendicazioni operaie nelle miniere del Galles. Bella la fotografia ed efficace la recitazione. I continui canti rallentano sensibilmente il ritmo. Un remake di questo film forse si saluterebbe positivamente.

Galbo 20/01/19 07:58 - 12393 commenti

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Il Galles di fine ottocento e un'epopea familiare raccontata con toni di grande lirismo e un'indubbia partecipazione emotiva da John Ford, in uno dei suoi film di maggior successo e più premiati. In circa due ore il regista racconta i mutamenti sociali e la rapida avanzata della modernità, oltre che vicende personali. Il risultato è un film di indubbio impatto che risente negativamente del tempo che passa, per uso eccessivo di toni retorici. Comparto tecnico di grande livello e ottima prova di tutti gli attori. Invecchiato.

Reeves 30/03/22 07:34 - 2216 commenti

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Pochi registi come John Ford sanno raccontare la vita come allontanamento dal grembo materno e come necessità di crescere e di combattere. Grande prova per il regista irlandese riuscire a raccontare tutto questo attraverso gli occhi di un bambino che da adulto dovrà lasciare il posto tanto amato. Tanti premi, meritatissimi anche come riconoscimento per i suoi western che invece ne hanno vinti ben pochi...

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  • Discussione Daniela • 12/02/18 09:37
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Il film vinse nel 1942 cinque Oscar su dieci candidatura, comprese le categorie di miglior film e migliore regia.
    Quanto al film, in una selezione di elevatissima qualità, erano presenti fra gli altri quattro contendenti che, secondo pareri condivisi, avrebbero meritato la statuetta molto più di quello diretto da Ford: Il mistero del falco di John Huston, Piccole volpi di William Wyler, Il sospetto di Alfred Hitchcock ed infine, dulcis in fundo, Quarto potere di Orson Welles.
    Ossia, il meglio del meglio del meglio...

    Passi per Hitchcock, che aveva visto premiato l'anno precedente Rebecca la prima moglie, ai danni proprio di Furore di John Ford, molto più intenso e potente di Com'era verde la mia valle - la fonte letteraria di partenza qui ha giocato un ruolo determinante nella riuscita, al di là dell'impegno registico.

    Quanto a Wyler, ebbe una sorta di risarcimento l'anno successivo, quando fu premiato come miglior film la sua Signora Miniver - non un capolavoro come Piccole Volpi ma certo utile per preparare l'opinione pubblica all'entrata in guerra.

    John vinse anche l'Oscar come miglior regista, bissando il meritato successo ottenuto l'anno precedente con Furore. Qui non c'era margine di scelta: la statuetta doveva essere assegnata a Welles, che dovette invece accontentarsi del premio per la migliore sceneggiatura originale.
    Ultima modifica: 12/02/18 14:21 da Zender
  • Discussione B. Legnani • 17/06/19 19:59
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    In questo cast Ann Todd deve diventare Ann E. Todd. Tutti gli altri crediti Ann Todd presenti sul Davinotii restano Ann Todd.
    Purtroppo c'erano due attrici omonime nello stesso periodo...