Donna in carriera si ritrova con una bambina di un anno non sua, che le cambierà totalmente la vita. La storia non ha nulla di particolarmente originale (la riscoperta dei veri valori, dell’amore, del bello anche nelle piccole cose, nella semplicità), ma ha il pregio di procedere con una certa ironia e di poter contare su una brava e credibile protagonista. La parte centrale è la migliore, con tutti i problemi che la donna deve affrontare, dopo essersi trasferita nella zona rurale, dove d’inverno cade molta neve e si gela. Non male, dopotutto.
MEMORABILE: L’aggiusta-tetti; ogni sua parola (pochissime), una sentenza. Lei: “Ne avrà visti di peggio, no?”. “No”. “Sì, ma sarà mica tutto da rifare?”. “Sì”.
Passabile commedia che ha per protagonista una donna in carriera che per una serie di circostanze si trova ad accudire una bambina, entrando in pieno nell'eterno dilemma femminile tra lavoro e gratificazioni familiari. La sceneggiatura affronta il problema in maniera parecchio semplicistica, non facendosi mancare nessuno dei luoghi comuni del genere e con regolare happy end. A salvare le sorti della pellicola una matura ma splendida Diane Keaton. Regia piuttosto anonima.
Il film si regge sulla figura di Diane Keaton: impersona una donna d’affari che, con l’arrivo di una bambina nella sua vita, si converte alla tranquilla vita di campagna; ma anche sperduta in un villaggio del Vermont riuscirà a dimostrare il suo valore, conciliandolo con il suo essere donna. Guardabile, ma nonostante gli spunti interessanti che potrebbe offrire la storia non ne viene fuori nulla di più di una commediola dai toni zuccherosi e stereotipata all’inverosimile.
Una rampante donna in carriera newyorkese è costretta, suo malgrado, a occuparsi di una neonata ricevuta in eredità da un cugino morto improvvisamente. Perso il lavoro, si riciclerà con successo nel bucolico Vermont. Commediola simpatica e a tratti commovente, questa interpretata dalla splendida Keaton, qui in un raro ruolo da assoluta protagonista. L'aria è quella dei classici film anni '50, con molto sentimentalismo mai indigesto e con una moralistica contrapposizione tra il mondo frenetico della Grande Mela e la vita paciosa di paese.
Commedia spensierata e furbetta che deve la sua riuscita quasi esclusivamente alla performance recitativa della grande Diane Keaton, un'attrice che dopo quasi vent'anni di carriera può permettersi di affrontare brillantemente qualsiasi ruolo le venga affidato. E così anche questa donna in carriera, che perso il lavoro a causa dell'arrivo improvviso di una bambina datale in affido, riesce a reinventarsi e a trovare pure l'amore. Parabola tutta americana sul successo e la caparbietà.
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