Buon giorno - Film (1959)

Buon giorno
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Titolo originale: Ohayo
Anno: 1959
Genere: commedia (colore)
Note: Aka "Buon Giorno!"
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/12/09 DAL BENEMERITO FABBIU
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Fabbiu 7/12/09 11:24 - 2136 commenti

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L'ho apprezzato dapprima per lo stile giocoso col quale è sviluppato e poi per una questione di gusti personali: l'aspetto vintage orientale ha un fascino irresistibile! Dal punto di vista contenutistico ci sono un sacco di cose gustose: a parte la pomice da mangiare per emettere sinfonici peti, è bello che sia ambientato in un quartiere con scene perlopiù mirate tra le mura domestiche delle abitazioni quasi incastrate l'un l'altra. Interessante la paura della gente nei confronti della tv, avevano senz'altro ragione! Forse è solo un po' noioso.

Giùan 29/04/11 11:19 - 4539 commenti

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Uno degli ultimi film di Ozu e insieme a Fiori d'equinozio il primo nel quale fa uso del colore. Il Maestro giapponese inserisce nel suo caratteristico stile ieratico ma partecipe annotazioni di costume che sorprendono: l'occidentalizzazione del quartiere incarnata nei ragazzini che parlano inglese e che pur di vedersi regalata l'agognata tv fan ricorso al voto del silenzio. Indagatore infallibile della tradizione nipponica Ozu mostra insieme al fido sceneggiatore Kogo Noda di saperne valutare i cambiamenti con disincanto malinconico. Bello.

Pigro 25/01/14 12:15 - 9635 commenti

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Commedia spiritosa che ci immerge tra i pettegolezzi del vicinato e lo sciopero della parola di bambini che vogliono la tv. Più che il merito (temi topici di Ozu: scontri generazionali, relazioni sociali, ricerca del lavoro), svolto con garbo e levità come in un film per ragazzi (la gara di peti!), convince la raffinata ricerca visiva, che inchioda le persone (ma controcampi esasperati) in rigorose geometrie d’interni: le abitazioni diventano orizzonte quasi esclusivo e totalizzante, con angoli che tagliano le inquadrature in modo modernissimo.

Aco 18/09/19 16:40 - 213 commenti

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Una delicata commedia corale che descrive i cambiamenti sociali che stanno cambiando il volto del Giappone, con una particolare attenzione al mondo dei bambini. Saranno proprio loro a mettere in discussione le regole degli adulti grazie a una diavoleria americana: la televisione. Geniale la protesta dei due fratellini: tacere. Una protesta che destabilizza la comunità abituata a parlare troppo e a vanvera.
MEMORABILE: I genitori (di fronte all'ostinazione dei figli): "I convenevoli sono facili, più difficile dire le cose importanti".

Leandrino 23/08/21 12:37 - 511 commenti

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Deliziosa commedia di Ozu in cui due fratellini giurano silenzio eterno dopo un battibecco coi genitori che non vogliono l'acquisto di un televisore. La fissità attenuata dai colori pastello è semplice benessere visivo, e il realismo del quotidiano è stemperato in una magica atmosfera infantile che abbraccia adulti e ragazzi. Parafrasando un dialogo del film: "E' difficile dire le cose più importanti ed è facile dire le cose banali"; Ozu qui riesce nell'impresa di raccontare la banalità di un mondo fatto di convenevoli col più assoluto rigore formale ma con umorismo ed empatia.

Jdelarge 1/01/22 12:50 - 1000 commenti

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Commedia di livello altissimo diretta da Ozu, il quale riesce nell'impresa, per niente semplice, di mettere in relazione il mondo dei bambini con quello degli adulti, nel contesto di un piccolo quartiere fatto di famiglie così semplici da temere l'avvento della televisione. Il titolo è assolutamente ironico ed è lì a sottolineare, come fanno i bambini nel film, l'artificiosità del comportamento degli adulti, intimoriti, incapaci o stanchi di andare al di là delle apparenze. Fotografia sensazionale, così come la prova dell'intero cast di attori.

Thedude94 9/03/22 23:46 - 1089 commenti

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Ritratto fedelissimo di vita sociale giapponese anni '50 che vede intrecciarsi le vicende di una famiglia classica alle prese con l'acquisto di una televisione per i bambini, con le problematiche del vicinato e della vita di tutti i giorni. Ozu, con inquadrature limpide e molto realistiche, mette in scena uno spaccato di società post-guerra, che vive il conflitto tra la tradizione del proprio popolo e l'innovazione dell'evoluzione tecnologica. La storia è di per sé simpatica, adatta a tutta la famiglia, e capace di trasmettere tenerezza e riso. Da scoprire.

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  • Curiosità Fabbiu • 9/12/09 12:27
    Archivista in seconda - 652 interventi
    Trattasi di un remake di un film giapponese anni 30.