Braccio vincente - Film (1987)

Discreto noir con Dillon giocatore fortunato innamorato della bella spogliarellista Diane Lane. Davvero troppe convenzionalità assieme per farne un film degno di nota, tuttavia l'ottimo cast e la messa in scena di buon livello assicurano un risultato non disprezzabile (benchè non memorabile). Molte le traversie produttive, flop inevitabile.

Pellicola interessante, peccato sia frammentaria e di intensità drammatica discontinua. Dillon (bravo, come tutto il resto del cast) interpreta un abile giocatore di dadi, amante delle donne (specie se pericolose) in una Chicago fine anni '50, tra loschi individui e foshe vicende. È quasi un noir postmoderno, dalla fotografia espressiva e dalla buona messa in scena. Ha delle parti riuscite, ben girate, semplici e naturalistiche, altre un po' forzate (ma i problemi sono nella sceneggiatura, più che altro).

Ambientato in una Chicago anni '50 ben ricostruita, è una vicenda basata sul gioco d'azzardo (i dadi) in bilico tra il noir classico e il dramma; Dillon è sempre perfetto in questi ruoli d'epoca, brillantinato, con la sigaretta tra le labbra e lo sguardo alla James Dean, ma eccellente anche Lee Jones. Seppur un po' lungo il film si lascia seguire con interesse, l'intrigo è ben scritto e non mancano momenti di tensione e dialoghi ficcanti; magari non al livello di film più blasonati, ma il respiro hollywoodiano c'è tutto e in mano a un regista migliore avrebbe potuto essere notevole.

Negli anni '50, un giovane provinciale molto abile nel tirare i dadi si reca a Chicago in cerca di fortuna, rischiando di trovarsi nei guai quando si innamora di una spogliarellista sposata con il proprietario di bisca... Il film è penalizzato da una sceneggiatura poco incisiva che la regia del modesto Bolt non fa nulla per rendere più grintosa ma la ricostruzione ambientale è curata e gli attori offrono prove convincenti a partire da Dillon, a suo agio nel ruolo del giovanotto impomatato sicuro di sé, per cui la visione scorre via non esaltando ma neppure annoiando.