Predecessore di Fantasmi degli abissi, con una resa visiva leggermente inferiore (i mezzi per riprendere a quelle profondità erano quello che erano e l'acqua torbida ha in parte inficiato le riprese), ma altrettanto struggente e ipnotico, il viaggio nel relitto e nella memoria dell'Andrea Doria è un viaggio non solo visivo, ma cerebrale. Venato di fascino e mistero, il lavoro di Vailati, coraggioso e rischioso per i tempi, resta un'omaggio indissolubile al Titanic italiano.
MEMORABILE: Le forchette recuperate; La posa della targa commemorativa sul relitto; Le lettere in bronzo del nome della nave.
Cronaca diretta della spedizione organizzata da Bruno Vailati nel 1968 per raggiungere il relitto dell'Andrea Doria e valutare la possibilità di riportarlo alla luce, impresa quest'ultima rivelatasi impossibile, come testimonia il fatto che dopo oltre mezzo secolo la nave giace tuttora sul fondale dell'oceano. Sorvolando del tutto sulle circostanze dell'incidente e sulle polemiche che ne seguirono, Vailati si concentra sulle riprese subacquee e sui rischi corsi dai coraggiosi partecipanti all'impresa, offrendo immagini intense ed emozionanti.
MEMORABILE: Il sub rinchiuso nella camera di decompressione per bloccare i rischi dell'embolia.
Bruno Vailati HA DIRETTO ANCHE...
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* L'incidente ricevette una grande copertura dai media: l'Andrea Doria fu l'ultimo grande transatlantico a naufragare prima che l'aereo si imponesse come mezzo di trasporto passeggeri per le traversate dell'oceano Atlantico, chiudendo l'epoca delle grandi navi transatlantiche.
* Il relitto dell'Andrea Doria, mai recuperato, giace posato sul fianco di dritta a una profondità di 75 metri. Le esplorazioni hanno constatato come nel corso degli anni il materiale di pregio sia stato razziato da sommozzatori non autorizzati.
* Dalla spedizione è stato ricavato il libro Andrea Doria -74, di Stefano Carletti, con un resoconto cronologico e illustrazioni (Gherardo Casini Editore, 1969).
* Le spettacolari foto aeree del transatlantico colpito e del disastro annunciato consentirono a Harry A. Trask del Boston Traveler di guadagnare il Premio Pulitzer 1957.
* La campana della nave fu recuperata alla fine degli anni ottanta e la statua dell'Ammiraglio Doria fu recuperata dal salone di prima classe da un gruppo di subacquei capitanati da George Merchant.