Sfavillante film d'avventura dai toni fantastici con principesse ammaliatrici, foreste incantate e con l'Oriente visto come luogo lussureggiante e lussuoso. Reeves funziona nel ruolo del ladro gentiluomo e la storia si lascia seguire con piacevolezza in un continuo susseguirsi di fantasmagorie che dimostrano la notevole fantasia degli autori. Sfavillante la fotografia di Tonino Delli Colli e notevoli le scenografie del grande Flavio Mogherini. Peccato per il finale un po' in discesa rispetto al resto del film.
Uno dei migliori fantasy italiani, che ha raccolto la disponibilità di Steve Reeves ansioso di diversificare il suo personaggio troppo legato a Ercole. Straordinarie le scenografie, con trucchi e sovrapposizioni che rendono irriconoscibili posti assai noti come le cascate di Monte Gelato. Bello anche il trucco che consente di diventare invisibili: prima Reeves ci lotta contro, poi lo usa per sfuggire a chi vuole ucciderlo. E i due cattivi Vargas e Dominici sono come sempre affascinanti.
MEMORABILE: Le cinquanta bastonate per il cattivo re; L'esercito che sorge dal nulla ed è armato di bastoni.
Seconda regia di Vailati prima di consacrarsi ai documentari di mare, parte come un avventuroso in costume per virare nel fantasy inanellando tutte le funzioni fondamentali della fiaba analizzate da Propp: l'eroe, l'antagonista, l'aiutante, gli strumenti magici, la prova da superare e il premio ambito, cioè il regno e l'amore della bella principessa. Girato con notevole inventiva e un ottimo uso del colore, delude un po' nel finale quasi da comica. Reeves è bene in parte mentre la bella Georgia Moll sfodera il suo indimenticato sorriso, reso celebre da un fortunato Carosello.
MEMORABILE: La misteriosa regina che trasforma i suoi ospiti in statue di pietra.
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