A Venezia come Roma, Milano, Torino: la spirale del crimine - Film (1974)

Tre avventure per il grande schermo per le spie Robert Vaughn, Nyree Dawn Porter e Tony Anholt, ovvero Gli invincibili. Certamente un'operazione discutibile, ma visto che, all'epoca della proiezione in sala, da noi la serie era ancora inedita, si può anche vedere. Da apprezzare l'ironia dell'americano Vaughn, la classe dell'attrice inglese Porter e la forza di Tony Anholt, che si è anche visto in Spazio 1999 seconda serie. Esperimento taglia e cuci che coinvolse anche altre serie tv, come Attenti a quei due e Il Santo. Per fan.

Considerando il successo e la genuina godibilità della serie (Gli invincibili), l'operazione di un film di montaggio poteva essere, per l'epoca, divertente o devastante. Chissà come il pubblico italiano, a digiuno degli episodi originali, possa aver digerito il tutto. Oggi, con la sua patina antiquaria e nostalgica, l'oggetto ha un simpatico funzionamento e lo si guarda volentieri; ha il suo perché e gli interpreti sono ammirevoli (specialmente Robert Vaughn e Nyree Dawn Porter).

A Venezia vengono trafugati quadri e opere d'arte patrimonio dell'umanità e a seguire il caso ci si mettono un assicuratore e una contessa tutta pepe. Film patchwork di cui si poteva fare francamente a meno, si fregia di un Robert Vaughn dalla espressione fissa di perplessità e scenari turistici da cartolina che sono l'unico vero interesse. Piatto e scolorito, si fa seguire a fatica prima di giungere al solito finale volutamente inaspettato.