[1.02] Poirot: Omicidio perfetto - Corto (1989)

Una donna viene trovata morta. Suicidio o omicidio? A Poirot il compito di scoprirlo. Episodio breve della serie poco riuscito soprattutto a causa di un plot di scarso interesse che non coinvolge quasi per nulla lo spettatore. E stavolta anche la soluzione finale non è nulla di particolare e manca di originalità.

Poirot indaga su un omicidio che sembra essere stato truccato da suicidio. Al di là della solita confezione accurata, l'episodio non è molto riuscito perché, spiegazione finale a parte, manca nel coinvolgere lo spettatore. Per lo più Poirot e Japp passano da un interrogatorio all'altro senza sorprendere molto. Curioso che il plot del racconto (del 1937) sia molto simile a quello di un coevo romanzo di Nicholas Blake (padre di Daniel Day-Lewis).

Una donna trovata morta nel suo appartamento, con un foro alla tempia e una pistola in mano: la polizia pensa subito ad un suicidio, ma Poirot individua alcuni particolari che non quadrano...Secondo episodio della serie, non più riuscito del primo: trama anche troppo semplice, che si conclude con il classico "inchiodo" del colpevole stranamente poco affollato il cerchio dei sospetti in questo caso - il motivo si spiega con la natura particolare del crimine ma lascia ugualmente poco soddisfatti.

Omicidio o suicidio? Lo si scoprirà, capendoci poco e chiedendosi se non si sia fatto tanto rumore per nulla, solo alla fine. Episodio molto macchinoso in cui si simpatizza per i possibili colpevoli, in particolare per il maggiore spocchioso ma sinceramente addolorato, meno in chi è cosretto a ficcare il naso e ad annusare l'odore di un fumo che non c'è.

Questo secondo episodio rientra nell'inizio ancora un po' incerto della serie, in cui l'enigma posto è intrigante (in questo caso, la morte di una giovane donna e una scena del delitto alterata), ma la risoluzione è spesso troppo lineare e con troppi pochi sospetti per agitare davvero le acque. Si può quasi dire che l'aspetto prevalente sia tracciare le personalità di Poirot e dei suoi aiutanti, e in questo la bravura dei protagonisti aiuta di certo.

La ragazza ha un colpo alla tempia, in una stanza chiusa a chiave, come se fosse un suicidio: Poirot risolve il caso, ovviamente, con consueta flemma e nonchalance. Un giallo minore di Agatha Christie, ancorché sfizioso e stuzzicante, qui portato sullo schermo con chiarezza e professionalità, nel tempo breve del mediometraggio televisivo. Al centro la godibile interpretazione di un impeccabile Suchet, circondato da un cast accettabile. Non un’opera eclatante, ma sicuramente meritevole per una piacevole serata.

Buon episodio che in 50 minuti dipana un intreccio giallo della camera chiusa abbastanza semplice e tutto sommato godibile. La cerchia dei sospettati è ridotta, ma sarà la modalità dei fatti (meno prevedibile di quanto si possa credere dopo le prime battute d'indagine), a sorprendere lo spettatore. Sempre piacevole ritrovare il microcosmo della serie classica con il buffo ma adorabile investigatore belga ancora supportato dal buon capitano Hastings, dal burbero ispettore Japp e dalla paziente e servizievole miss Lemon. Piacevole.