Le location esatte di "Un povero ricco"
30 Giugno 2008
La situazione al via delle ricerche: Si sapeva che il film era stato girato a Milano (generico).

Già sui titoli di testa Pozzetto, ancora nella sua fase “ricca”, va in centro a lavorare. Sognerà addirittura di lanciarsi giù da una finestra dopo aver appreso di aver perso tutti i suoi capitali. L’ufficio è nel palazzo di via Hoepli che dà su Piazza Meda, la piazza dietro al Duomo dove un tempo troneggiava il disco metallico costruito da Arnaldo Pomodoro. Oggi la piazza è in piena ristrutturazione e la scultura di Pomodoro è scomparsa. A differenza dell’edificio, che è invece tuttora esistente e preciso a venticinque anni fa. Nella foto potrete divertirvi a individuare la finestra dalla quale Pozzetto, in sogno, si butta giù.

Finito di lavorare, Pozzetto torna a casa. Ci sarebbe potuto arrivare anche a piedi, dal momento che siamo a una decina di minuti da Piazza Meda. Precisamente siamo in via Palestro, la strada che si immette in Corso Venezia a poca distanza da San Babila. Il palazzo è la cosiddetta Villa Reale (una delle più importanti testimonianze del neoclassico milanese), oggi aperta al pubblico; vi si accede dal portone nel quale Pozzetto entra ed esce più volte durante il film. Siamo proprio di fronte all’entrata dei gardini pubblici. Gli interni invece, come a scoperto Andygx, sono quelli di Villa Parisi a Frascati (RM).

Deciso ad indossare i panni del povero per capire come si riesce a vivere in quelle condizioni, Pozzetto si reca al mercatino delle Colonne di San Lorenzo (all’inizio di corso di Porta Ticinese), in pieno centro, e acquista da una bancarella il cappotto che indosserà non troppo a lungo... Il luogo, molto suggestivo e caratteristico, è oggi anche in questo caso identico a venticinque anni fa (pur con gli inevitabili cambiamenti nelle insegne degli esercizi commerciali).

Fattosi assumere come fattorino grazie a una auto-raccomandazione (essendo lui il padrone della fabbrica...), il Pozzetto “povero” prende l’autobus e va (in incognito) fuori Milano negli uffici della sua fabbrica, dove comincerà a lavorare. Una location non così facile da riconoscere, che ha creato qualche problema. Le fabbriche infatti sono scomparse, a Corsico, e non si riusciva a capire dove potessero essere quelle che ci interessavano. Recatici sul posto, abbiamo però immediatamente riconosciuto la “palla sospesa” che si vede troneggiare a fianco della S.O.F.R.A.M. stabilendo così l’esatta posizione della fabbrica. Siamo per l’appunto a Corsico, sotto Milano e lungo il Naviglio, e la S.O.F.R.A.M. erano in realtà gli stabilimenti della Pozzi Ginori, oggi dismessi per fare spazio a un grande Parco che si chiama “Parco Area ex-Pozzi”, in via Alzaia Trento.

E’ il casermone (nel film di proprietà della S.O.F.R.A.M.) in cui il Pozzetto “povero” va a vivere e dove incontra Ornella Muti (sua vicina d’appartamento). E’ un complesso composto da più edifici, molto alti, che nella realtà sta a Gratosoglio, in via Saponaro. Troneggiano sull’importante via dei Missaglia, dove ancora come allora passano i tram. Percorrendo via dei Missaglia da Milano ne vedrete comparire la sagoma inconfondibile alla vostra destra: palazzi alti oltre venti piani, bianchi immacolati, affiancati.

Ornella Muti “arrotonda” in attesa di un lavoro soddisfacente. E lo fa incontrando uomini di una certa età coi quali va ad amoreggiare durante il giorno. Uno degli alberghi scelti per l’amplesso occasionale è l’Albergo Fenice, che esiste ancor oggi (si chiama Hotel Fenice) ed è all’inizio di Corso Buenos Aires, praticamente in Porta Venezia. Non è stata immediata l’individuazione della finestra dalla quale l’uomo si affaccia, ma capirete come essa è avvenuta aprendo la foto.

Quando Pietro Mazzarella si accompagna a Pozzetto insegnandogli come sopravvivere da “barbone”, porterà il l’apprendista povero nientemeno che in via dei Fiori Chiari, ovvero una delle vie più esclusive del centro di Milano (a due passi da via Brera) . E’ lì infatti che ancora oggi resiste la “Trattoria dell’Angolo”, la quale conserva la medesima insegna di 25 anni fa. Arrivando lì potrete facilmente individuare (come abbiamo fatto noi) la finestrella dalla quale il cuoco passa gli avanzi a Mazzarella.

Mazzarella vive su una grande chiatta abitabile ancorata sul Naviglio Grande. Siamo in una zona piuttosto distante da Milano e precisamente a Gaggiano (molto più a sud anche di Corsico). La chiesetta che si vede dietro la chiatta è quella di Sant’Invenzio, che affaccia sulla piazza di via Manzoni. Incredibile come oggi il posto non sia praticamente cambiato di una virgola!
Foto e testi: Zender. Compagno d'avventura: Markus
ARTICOLO INSERITO DAI BENEMERITI ZENDER E MARKUS