"Judex" film per film
3 Gennaio 2023
In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sui singoli film della saga de Judex. Chi volesse contribuire commentando un unico e preciso film non ha che da CLICCARE QUI e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal titolo del film e dal relativo pallinaggio. Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.Non avendo i titoli italiani, inseriamo fra parentesi la traduzione letterale.
La saga consta di 13 film, ma il lungo prologo viene considerato da IMDb e altre fonti come come unito al primo film. Pertanto qui, per chiarezza, lo teniamo sì separato, ma non lo numeriamo.
PROLOGUE (Prologo).
*** Stavolta gli occhioni di Musidora entrano subito in scena. Come entrano in scena Leubas (già Satanas ne "I Vampiri") e il buffo Lévesque (là Mazamette, qui investigatore privato alle primissime armi). Non mancano, pertanto, i tocchi scherzosi, come l’assistente di studio servilissimo. Ma la svolta “nera” è in agguato, con lettere minatorie che promettono vendetta e, soprattutto, la mantengono. Un buon prologo, di ben oltre mezzora, che stimola interesse. (B. Legnani)
1. L’OMBRE MYSTÉRIEUSE (L'ombra misteriosa)
**! Si entra nel vivo, con l’apparizione di Judex (e del fratello, impersonato da Mathé, già Guérande ne "I vampiri"), che non solo castiga i “cattivi”, ma mostra di proteggere i “buoni”. Inoltre comincia una trama amorosa, che potrebbe sfociare in qualcosa di losco... Episodio di circa 25’, che mette le carte in tavola, ma che – tolta la trovata finale, con i piccioni viaggiatori - risulta emotivamente non formidabile. (B. Legnani)
2. L’EXPIATION (L'espiazione)
*** Episodio breve (poco più di un quarto d’ora), ma ricco di avvenimenti ben congegnati. Colpisce l’incarcerazione subìta da un personaggio punito per la sua malvagità, senza che egli capisca (almeno inizialmente) chi sia il carceriere. Chiuso in una stanza, sotto osservazione: ricorda qualcosa di molto successivo, di coreano, ovvio… Spazio al sorriso, specialmente nella parte coi bambini, ma anche rapimento, un po’ di violenza, un’apparizione quasi spettrale di Judex… (B. Legnani)
3. LA MEUTE FANTASTIQUE (La muta fantastica)
**! La prodigiosa muta canina del titolo costituisce elemento spettacolare, ma non troppo credibile. Per molti aspetti si rivela più interessante la dinamica familiare relativa al pagamento di un riscatto. Episodio discreto (circa 36 minuti), con almeno un momento notevole: l’aspro confronto fra il prigioniero e chi cerca vendetta verso di lui. (B. Legnani)
4. LE SECRET DE LA TOMBE (Il segreto della tomba)
*** Episodio più corto della mezzora, che contiene una vicenda truce, vale a dire uno sbigativo tentativo di omicidio, eseguito in maniera brutale. Come accadeva anche in un film precedente, anche qui si dà ampio spazio ai due personaggi bambini, ma in maniera meno leziosa rispetto al passato. Episodio che scorre bene. (B. Legnani)
5. LE MOULIN TRAGIQUE (Il mulino tragico)
**! Parte in maniera melanconica, persino poetica, col ricordo della casa (il mulino del titolo) e delle persone che furono. Poi, quella che a prima vista sembrava una doppia coincidenza impossibile, si rivela, invece, uno snodo corretto, il che fa perdonare un momento piuttosto melodrammatico. Episodio (meno di mezzora) ricco (forse troppo) di personaggi, che entrano ed escono, il che nuoce un po’ alla linearità della narrazione. C’è una bella mezza sorpresa conclusiva, che conferma un sospetto che era nato all’inizio della serie. (B. Legnani)
6. LE MÔME RÉGLISSE (Il bambino liquirizia)
*** Si parte con lo sguardo catalizzatore di Musidora, ma poi il personaggio di spicco è quello (buffo fin dal nome, Cocantin, che in Bretagna significava “di corporatura mediocre”), impersonato da Lévesque (da notare come il suo fare scherzoso sia più intonato qui, rispetto a quanto accadeva ne "I Vampiri", proprio per la maggiore varietà di registri qui presente). Episodio breve (circa 22’) ma assai sàpido, con trame che si fanno via via interessanti, nonché con il colpo di scena nel pre-finale (il “salto”), improvviso e ben congegnato. (B. Legnani)
7. LA FEMME EN NOIR (La signora in nero)
**** Drammatico episodio (poco meno di mezz’ora) che parte in maniera spiazzante, con l’arrivo di un nuovo personaggio, Iil quale dà vita a un lungo flashback esplicativo, cui segue uno dei momenti migliori dell’intera serie, col durissimo confronto fra figlio (Judex) e l’anziana madre. Il film continua ad alto livello, con un mancato rapimento e con un finale la cui crudezza si stempera mano a mano, non con lezio, ma con modalità più che accettabili. Fino ad ora è senz’altro l’episodio migliore. (B. Legnani)
8. LES SOUTERRAINS DU CHÂTEAU-ROUGE (I sotterranei del Castello Rosso)
***! Nonostante l’arrivo, nel finale, di Lévesque (lo strambo detective Cocantin), è l’episodio sinora più cupo, non alleggerito da trovate buffe o da personaggi infantili. Ambientato spesso nei sotterranei della sede di Judex, presenta follìa, rapimenti, seduzioni, mancati riscatti di vita, sparatorie. Ventiquattro minuti che volano via. (B. Legnani)
9. LORSQUE L'ENFANT PARUT (Quando apparve la bambina)
*** Episodio che per oltre metà è basato su vari tipi di sentimenti, ma poi un bel colpo di scena cambia il tono del film, aprendo la trama a uno snodo importante e inaspettato. Quasi venticinque minuti che contengono riconoscimenti a sorpresa, un rapimento riuscito e un'altra fase di cascamorto per Levesque/Cocantin… (B. Legnani)
10) LE COEUR DE JACQUELINE (Il cuore di Jacqueline)
*** Episodio brevissimo (meno di nove minuti), che però contiene uno snodo cruciale nell'economia dell’intera vicenda, con la scoperta, da parte di un personaggio, della doppia identità di chi gli vive accanto. Pochi minuti, ma ben condotti, cospicuo ponte di interesse verso la parte conclusiva della serie. (B. Legnani)
11) L'ONDINE (L'ondina)
** Episodio mediocre, di circa 25’, il più debole della serie, inficiato in misura pesante dal "deus ex machina" rappresentato dall’abile nuotatrice citata nel titolo, che pare inserita a forza nella trama, per permettere un esito felice all’incontro, su di un'imbarcazione, di personaggi di spicco della intera vicenda. Anche il ritmo non è particolarmente efficace, così come non convince la rapida resa di Musidora. (B. Legnani)
12) LE PARDON D'AMOUR (Il perdono d'amore)
**! Breve episodio conclusivo (una dozzina di minuti: su Youtube lo si trova anche diviso in due parti, con la seconda definita “Epilogo”). Trionfo dei buoni sentimenti: pentimento, perdono, riconoscenza, amori, matrimoni, adozioni, persino didascalie poetiche. Si riesce ad evitare il lezio, in ogni caso. Ma non manca un cadavere. (B. Legnani)