"Giandomenico Fracchia" episodio per episodio

1 Dicembre 2019

LA PAGINA DEGLI ESPERTI
 
In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sui singoli episodi di "Giandomenico Fracchia - Sogni proibiti di uno di noi ". Chi volesse contribuire commentando un unico e preciso episodio non ha che da CLICCARE QUI  e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal titolo dell'episodio e dal relativo pallinaggio (cercando di stare più o meno, a occhio, nei caratteri di un commento standard). Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.

01. FRACCHIA E L'AMORE
**! Poco dopo il grande successo cinematografico di "Fantozzi", Villaggio e la Rai ripresero in mano anche il secondo personaggio impiegatizio dell'attore, che già era apparso in diversi sketch inseriti all'interno di trasmissioni e varietà, per costruirgli intorno una miniserie in quattro puntate. L'ambientazione è quella di sempre, con l'ufficio open-space popolato da macchiette e diretto dal feroce cavalier Acetti (Gianni Agus), che quasi subito convoca Fracchia nel suo studio per chiedergli di partecipare alla colletta per due colleghi novelli sposi. Uno sketch (che verrà parzialmente ripreso nel primo film dedicato a Fracchia) memorabile, con tanto di seduta sulla sedia a sacco. Va detto però che in questa prima puntata è anche l'unico momento davvero riuscito, perché da lì in avanti ci si concentra sulle avance di Fracchia alla Silvani della situazione, ovvero la signorina Ruini (Ombretta Colli). Simpatico l'approccio con fiori in mano, ma poi si scade nel tedio con continui sogni a occhi aperti (idea che Villaggio riprenderà in "Sogni mostruosamente proibiti"), nel primo dei quali si rifà la scena del matrimonio del "Laureato", lunghi balletti coreografati e scenette di scarsa efficacia. Si capisce insomma che siamo in ambito televisivo e nonostante la presenza di un bel cast (c'è anche Reder/Filini, tra gli altri) c'è ancora da mettere a fuoco il tutto. (Zender)

02. FRACCHIA E IL TEMPO LIBERO
** La serie continua con un episodio dedicato al tempo libero. In ufficio si parla della Lazio (squadra locale) che ha battuto 1-0 la Juventus (squadra del dott. Acetti) e Fracchia si lancia in un'intemerata contro chi preferisce la tv allo stadio sfoggiando coi colleghi la consueta fierezza. Ovviamente appena entra Acetti si trasforma in un balbettante servo terrorizzato dalle parole del superiore finendo regolarmente nel "marasma più completo". Dopo un simpatico intermezzo al parcheggio, durante il quale Acetti strepita contro i maniaci delle auto prendendo a calci la Cinquecento di Fracchia (senza sapere che è la sua), si passa a un balletto sulle vacanze organizzate leggendo i depliant e all'avvicinamento alla postazione della Ruini (Colli), cui proporre un viaggio in Oriente. E' il momento dei consueti sogni proibiti, con Fracchia che finirà virtualmente a Tokyo, a Parigi, in Tirolo e a Londra sempre con i colleghi (Formica, Reder e Garinei i più presenti) a danzare in sottofondo. Chiusura con lunga partita a poker (e sogno relativo) da Acetti. Intervallata di tanto in tanto da una seduta dallo psicanalista, un sogno con la madre e dall'ingresso finale di un Paolo Villaggio ben vestito che rimprovera Fracchia della sua inettitudine, la puntata è funestata da un balletto interminabile in stile Belle Époque e valorizzata come sempre - soprattutto - dai duetti con Gianni Agus, sempre impeccabile. La formula ormai è chiara e pronta ad essere ripetuta senza grandi difficoltà. (Zender)
03. FRACCHIA E LA TV
*** Come si può ben immaginare i sogni proibiti di Fracchia questa volta riguarderanno la televisioni e gli spettacoli allora in voga. Dopo una breve discussione in ufficio sui gusti musicali (le preferenze vanno a Mina) e un ritorno fulmineo a casa per vedere l'Ornella Vanoni Show, Fracchia sogna di avere proprio lei, la Vanoni, in casa a cantare per lui in vestaglia! L'arrivo della bella collega, la Ruini, con cui il ragioniere sogna di essere sposato, accenderà un inatteso catfight con la cantante! Dopo un intervallo col balletto dedicato alla mensa aziendale e l'immancabile tappa dallo psicanalista "invisibile" ecco un simpatico sketch in ufficio da Acetti, che pretende gli si faccia il riassunto della puntata tv dei "Promessi Sposi" (avendo Fracchia sempre negato di vedere in tv la Vanoni, non poteva che aver scelto il secondo canale con lo sceneggiato manzoniano, secondo logica). Infine le parentesi migliori, con Fracchia che si immagina campione da Mike Bongiorno (uno sketch che riprenderà, migliorandolo, in "Sogni mostruosamente proibiti") e presentatore a Canzonissima, dove introdurrà se stesso nei panni di Little Village (con look da Little Tony) e addirittura di Topo Gigio! Inserti musicali meno fastidiosi del consueto, qualche sketch azzeccato (compreso quello cult al Rischiatutto), un Agus ottimo come sempre per l'episodio migliore della serie (c'è anche in embrione il varo della turbonave, che l'anno dopo ritroveremo nel secondo capitolo di Fantozzi). (Zender)

04. FRACCHIA E IL SUCCESSO
** Fracchia in ufficio apre in pieno movimento di protesta: i dipendenti vogliono più soldi e meno ore di lavoro. Come sempre il più convinto e facinoroso sembra lui, ma quando viene sorteggiato per andare a promuovere le loro istanze da Acetti già trema, e infatti una volta lì tutto si risolverà nella consueta sceneggiata balbettante, seguìta a ruota da un sogno in cui è lui il superiore e tratta Acetti da servo umiliandolo. Niente di nuovo insomma, così come la tappa dallo piscologo di cui si sente solo la voce (di Oreste Lionello). Poi è la volta della recita aziendale, durante la quale Fracchia al contrabbasso intona canzoni di infinita tristezza e d'argomento cimiteriale con Borioli in chiave Chochi e Renato. Ce n'è abbastanza per cacciarlo e per farlo sognare di cantare "Satisfaction" davanti a una folla di ragazze impazzite. Spazio quindi per un nuovo lungo, deludente sketch onirico in cui Fracchia va per vender libri ma si trova davanti un Acetti che al contrario gli vende i suoi facendogli firmare cambiali su cambiali. Ultima parte occupata dai consueti balletti ad oltranza nell'open space di lavoro (tema la busta paga ma non solo) e chiusura con Villaggio in maglione a rombi che va a consolare il suo alter ego depresso. La formula è ancora una volta la stessa, ma dopo quattro puntate ha già decisamente stancato. I duetti con Agus sono ancora la cosa migliore ma qui hanno il fiato particolarmente corto. Fracchia che si esibisce intonando canzoni sfigate "protetto" dal collega (Reder) che tenta di coglierne il lato positivo per non spaventare Acetti in platea inizialmente fa sorridere, ma presto mostra come la mancanza di stringatezza nelle gag le affossa miseramente. Non è un bel chiudere, nel complesso...

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