Maria Luisa Santella e "Brutti, sporchi e cattivi"

26 Settembre 2009

Tutti qui sappiamo quanto il nostro Geppo sia affezionato a questo curioso film di Ettore Scola. Come mi ha più volte ripetuto, in realtà, ciò che lo attrae anche molto nel film è la location a Monte Ciocci, queste baracche ricostruite appositamente per il film e oggi, ovviamente scomparse.
Il 2 settembre 2009 Geppo ha avuto occasione di parlare con Maria Luisa Santella, la mitica e dolce Iside di Brutti sporchi e cattivi, e questo è quanto i due si sono detti:


Geppo: In BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI interpreti il personaggio di Iside, l'amante di Manfredi. Il film è un mio cult personale.
Maria Luisa: Si, è un bel film. Ho fatto tante cose nella mia vita, in Italia e in Australia, ma resterò sempre legata ad Iside, era destino: Ettore Scola l'aveva descritta senza conoscermi. Se ci pensi la sceneggiatura ha un sapore da Teatro Elisabettiano, è un film anomalo nella produzione italica,
si vede che anche Manfredi è diretto con partiolare maestria. Vorrei aggiungere che Ettore Scola ha scritto una sceneggiatura splendida, ed è stato molto bravo a non farsi condizionare troppo nella fase realizzativa. La scena dei primi piani, quando Iside appare, me l'ha fatta girare l'ultimo giorno: a quel punto c'era una vera intesa tra noi e malgrado la difficoltà riuscì perfettamente naturale.

Geppo: Com'era Nino Manfredi?
Maria Luisa:
Complesso. Era un grande lavoratore, simpatico ma tirchio; s'impose con Scola per avere solo lui il nome e non volle che io apparissi nei titoli di testa; la produzione poi ci spacciò per "baraccati" veri e Manfredi sostenne la tesi; denunziai questo fatto al Maurizio Costanzo show e sui giornali.

Geppo: Com'era Monte Ciocci nel 1976?
Maria Luisa:
Era una collina brulla su cui la scenografia costruì il set, almeno così ricordo.

Geppo: Ma sul set eravate circondati da veri baraccati?
Maria Luisa:
No, che io ricordi; erano "generici".

Geppo: Quanto tempo hai girato?
Maria Luisa:
Molto, non ricordo con precisione. Io ero sul set anche quando non c'erano scene mie, circa sei mesi; poche scene furono girate alla De Paolis, credo si chiamino così gli stabilimenti.

Geppo: Ti ricordi qualche aneddoto, qualche episodio buffo delle riprese?
Maria Luisa:
Un episodio mi colpì molto, anche se non era affatto buffo: stavamo girando la scena del pranzo a Ostia quando, poco distante, fu uccsio Pasolini.

Geppo: È vero che il tuo personaggio, inzialmente, era pensato per Sophia Loren?
Maria Luisa:
La produzione era di Carlo Ponti; Sophia avrebbe voluto fare quel personaggio, ma Scola nella sceneggiatura aveva descritto una creatura come me; la convinse che non era parte per lei, cercò un'attrice per Iside e, dopo una lunga ricerca, vide una mia foto su Panorama. Non mi conosceva, ma ne parlò per caso con Ugo Gregoretti con cui spesso avevo già lavorato. Venne allora in segreto a vedermi a Bari, al castello: restò sbalordito; io non sapevo nulla, mi giunse la sua chiamata mentre ero in vacanza a Procida.

Geppo: Nel film mi colpì molto il personaggio dell'adolescente Maria Libera: al termine del film appare col pancione. Era Marina Fasoli, hai notizie di lei? E chi era questa attrice?
Maria Luisa:
Ricordo solo che era davvero una fanciulla graziosa e gentile.

Geppo: Chi fu l'attore che ti colpì di più sul set e quello con il quale ti trovavi meglio?
Maria Luisa:
Con tutti avevo rapporti amichevoli, con Ettore Scola mi son trovata perfettamente a mio agio, un vero gioco di libertà creativa.

Geppo: In "Brutti, sporchi e cattivi" c'era anche Mario Santella (che interpretava Adolfo, il cantante lirico).
È un tuo parente?

Maria Luisa: Il mio ex marito. Molti pensano che lui sia mio fratello, magari per via del cognome, ma il mio nome vero è Maria Luisa Abbate. Mario ed io abbiamo avuto due gemelli: Samos, un maschio, e Valia. Valia Santella, nostra figlia, ha scritto e diretto un film presentato a Venezia, Te lo leggo negli occhi, con la Sandrelli. Valia lavora nel cinema, Samos fa le luci in teatro.

Geppo: L'interno della baracca di Nino (Giacinto) era un teatro di posa o giravate realmente dentro la casa?

Maria Luisa: Abbiamo girato quasi tutto a monte Ciocci tranne, mi sembra di ricordare, la scena finale, che facemmo ai De Paolis (quella di Manfredi sdraiato sul letto col braccio ingessato). Fu costruita una baraccopoli a monte Ciocci per il film, anche la taverna era lì. Quando girammo la scena della coda alla vaccinara c'era un temporale, stavamo con le gambe nel fango. La scena della coda fu un'avventura: girammo tutta la notte, nel fango, e un bidone di coda alla vaccinara che man mano che andavamo avanti a girare si faceva freddo; è questa la magia del cinema, riesci a vivere in modo mitico anche in situazioni invivibili; non ti dico la notte dell'incendio della baracca... io assistevo. Fu una scena epica: la baracca prese quasi fuoco e faceva un gran freddo. La nonna, che era un uomo, quasi si bruciava davvero; ooh, che ricordi! Il fascino del cinema è proprio in questa identità tra la finzione e il reale. In fondo siamo una famiglia d'arte: il capostipite era un cugino di mio padre, emigrò a New York dove faceva la macchietta nel teatro di varietà; la nostra famiglia d'arte parte da lui. Mio fratello Gianni Abbate è drammaturgo, regista e attore. Il mio compagno di ora, Michele Gentile, è pittore e recita nei miei videofilm. Insomma, abbiamo l'arte nel sangue.

Geppo: Il vino che beveva Manfredi nel film era vero oppure era soltanto acqua colorata?
Maria Luisa: Ah ah ah, non sempre vero. Ricordo che io lo volli vero, la famosa notte della coda alla vaccinara,
faceva troppo freddo e la coda non se ne scendeva proprio... era così grassosa...

Geppo: Hai un ricordo particolare delle due locandiere, Assunta e Marcella?
Maria Luisa: Non un ricordo particolare; solo che erano davvero deliziose, due tipi strambamente simpatici... erano proprio come appaiono nel film!

Geppo: Nel film ti doppiavi? O quella che sentiamo era la tua vera voce?

Maria Luisa: Ha tentato Scola di doppiarmi, ma non è riuscito a trovare una voce sfiziosa come la mia; lui voleva una pronunzia più romanesca, ma poi capì che il mio personaggio risultava più lunare con la mia voce, per cui alla fine mi son doppiata io. Meno male, credo che sia una delle prerogative di Iside quel suo modo di parlare.

Geppo: Hai un ricordo di Clarisse Monaco (Tommasina la modella)? Chi era questa attrice?
Maria Luisa: Non ho ricordi particolari di tutti; eravamo tanti, ciò che mi colpì è che erano tutti naturalmente in parte, quindi le scene girate all'interno della casa non erano alla De Paolis ma proprio dentro la barracca costruita. Quasi tutti gli interni sono stati girati nelle baracche a Monte Ciocci tranne poche scene.

Geppo: Aaah non abbiamo ancora parlato di ADRIANA RUSSO... Raccontami qualcosa di lei.
Maria Luisa: Adriana era una simpatica collega, divertente. Teneva allegro il set. Era molto carina e un po' soffriva per quel trucco che la imbruttiva; non so se fosse il suo primo film. Ho un caro ricordo di lei. Stavamo sempre a chiacchierare tra le roulotte; specie alla ruolotte trucco e al baretto. C'era una bella atmosfera.

Geppo: Nella scena del pranzo ad Ostia... lì ad un tratto vi scappa da ridere.... la risata era finzione o realtà?
Maria Luisa:
Ah, quella scena mitica! Non ricordo quanto tempo ci abbiamo messo a girarla, quasi due settimane credo! Sì, giocavamo, ridevamo... nei maccheroni c'era il ghiaccio secco per rendere più evidente il fumo. Ettore prendeva sempre quello che voleva. La scena del maccherone che cade tra i seni nacque per caso: gli piacque molto così la ripetemmo. Ho tentato di fare di Iside una donna pura che non ha vera coscienza del suo mestiere; una sorta di "Alice nel paese delle Meraviglie", anche se il paese delle meraviglie è monte Ciocci... Per lei Giacinto è un principe azzurro e la casa che la ospita una reggia!

Geppo: Raccontami qualche curiosità su Linda Moretti (nel film la moglie di Giacinto).
Maria Luisa: Ho molto amato Linda Moretti; lei e tutta la sua famiglia sono degne di rispetto!

Geppo: Noi, amici del sito Davinotti, stiamo realizzando le location del film a Monte Ciocci (confronto 1976/2009). Che ne pensi di questo progetto?
Maria Luisa:
Molto interessante!

Geppo: Grazie Maria Luisa per aver risposto alle mie domande e per la tua splendida disponibilità.
Maria Luisa: Grazie a te Giacomo, è che il nostro è un mestiere che non va fatto per cercare il successo, ma per giungere alla verità dela vita; va fatto con amore.

INTERVISTA RACCOLTA DAL BENEMERITO GEPPO

Articoli simili

commenti (13)

RISULTATI: DI 13
    Renato

    26 Settembre 2009 14:36

    Grandissimo! Molto interessante... tra l'altro il suo personaggio, Iside, è uno dei più interessanti del film. Bravo Geppo!
    Markus

    26 Settembre 2009 15:32

    Grande Geppo, grazie per questo dono.
    Naturalmente grazie anche a Maria Luisa Santella!
    Undying

    26 Settembre 2009 19:13

    Complimenti, una vera chicca sul film!
    Grazie a Geppo e a Maria Luisa Santella.
    Don Masino

    27 Settembre 2009 09:11

    Mi aggiungo doverosamente ai complimenti. Ricordo molto bene la Santella nel film ed è vero: bravo Scola perché ha individuato per il ruolo la persona giusta.
    Gugly

    27 Settembre 2009 10:18

    Complimenti Geppo!Queste interviste mi piacciono moltissimo, soprattutto perchè delineano l'atmosfera sul set e le verità dietro un film.
    Markus

    27 Settembre 2009 12:54

    in merito alla "denuncia" al Costanzo show di cui parla la Santella, deduco l'abbia fatto molti anni dopo l'uscita del film, poichè lo show nacque nel 1982 ed il film è del 1976.
    Forse intendeva il talk show "bontà loro"? ma...
    Caesars

    29 Settembre 2009 08:35

    Bellissimo lavoro Geppo, complimenti davvero.
    Ernesto

    2 Ottobre 2009 12:32

    Mi piace molto questo film con i suoi tristi e sfortunati personaggi; un ritratto di una parte di Roma che all'epoca esisteva davvero. Conservo ancora tiepidi ricordi di certe periferie immerse nella totale miseria. Curioso il ricordo di Maria Luisa Santella relativo alla morte di Pasolini avvenuta nel novembre del 1975 mentre il film è datato 1976. Evidentemente è stato girato tra l'autunno/inverno del 1975 e il 1976.
    Grande Geppo
    M.shannon

    4 Ottobre 2009 19:45

    complimenti geppo, ora attendiamo lo speciale sulle locations.

    ho anche postato una mappa nel thread dedicato, dagli un'occhiata, fammi sapere se ci ho "preso" qualcosa.
    B. Legnani

    27 Ottobre 2009 22:19

    Non conosco il film, ma l'intervista è molto interessante.