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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

In un'epoca in cui il calcio sta sempre più egemonizzando l'interesse sportivo degli italiani, il film di D'Agostini s'inserisce con furbizia cercando di analizzare da vicino i problemi comportamentali dei giovani campioni meno adattabili. Le teste matte, insomma; quelli che quando fanno una bravata la si declina sostantivando il nome proprio, quelli che girano in fuoriserie e non si fan mancare nulla degli eccessi tipici di chi si trova d'improvviso sepolto da una valanga di milioni e deve solo decidere come spenderli. Christian Ferro (Carpenzano) è uno di loro: romano de Roma, prospettive altissime, titolare inamovibile nella “magica”, è professionalmente...Leggi tutto realizzato. La sua società, però, pur perdonandogli (quasi) tutto, pretende modifichi in meglio un comportamento ormai troppo sganciato da ogni regola. Per riabilitarlo agli occhi del suo pubblico e di quello della squadra il presidente (Popolizio) decide di obbligarlo a prendere la maturità.

Ma Christian allo studio non riesce a pensare e i mental coach pagati per rimetterlo in riga han fallito uno dopo l'altro. Lo si assegna allora a un vero professore, dimessosi dall'insegnamento per problemi poco chiari e che nemmeno lo conosce (i colloqui per l'assunzione sono il momento forse più azzeccato del film per dialoghi e ironia, risposte ed espressioni). Assunto, Valerio (Accorsi) si trova subito a seguire Christian da un impegno all'altro senza trovare il momento per farlo studiare; poi, quando capisce che proseguendo così otterrà solo di essere licenziato e far bocciare il ragazzo, ha uno scatto d'orgoglio e con metodi finalmente ruvidi gli fa capire che le cose dovranno cambiare radicalmente. Prima di malavoglia, poi con interesse, il ventenne campione accetta.

E la parabola va a parare esattamente dove ci si aspettava, a conferma di uno script non certo originale ma che trova nei suoi due protagonisti (e tutto sommato anche nei caratteri secondari) una sponda imprevedibilmente solida. E se per Accorsi era preventivabile (il ruolo gli calza perfettamente), per Carpenzano è una sorpresa: anche fisicamente rispondente ai requisiti del ruolo, offre una performance più sfaccettata del previsto. Pur non rinunciando all'inevitabile corollario di frasi coatte e atteggiamenti da disadattato tipico che negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere grazie al successo del filone “Roma criminale”, Carpenzano offre nell'espressività, nell'ambiguità di certi sguardi, nella sincera spontaneità dell'interpretazione un'aderenza perfetta al personaggio, persino quando è alle prese (spesso) con situazioni di rara banalità. E infatti la sceneggiatura non si può dire brilli particolarmente, così come la regia di D'Agostini s'incaglia più volte in scene superflue, diluizioni eccessive che sottraggono al film la giusta dose d'incisività.

A tratti lo spirito migliore con cui l'operazione vorrebbe essere condotta si coglie in pieno, altre si ha la sensazione che IL CAMPIONE si adagi in evoluzioni di maniera, che seguono una traccia facile facile senza mai individuare un taglio personale (a cui Carpenzano rimedia come può). Funziona la supervisione di una valida colonna sonora cui si chiede di coprire le titubanze registiche, meno la resa delle sequenze sul campo da gioco, dove poco si riconoscono le abilità del presunto fuoriclasse. Nella norma i rapporti con l'altro sesso: Christian passa dalla bellona fissata coi social alla ragazza semplice e genuina (Martino) attraverso un percorso facilmente anticipabile, così come lo è un po' ogni nuova svolta del film, compresi i dietrofront con il professore, gli amici e il padre. Nel complesso comunque piacevole e godibile grazie al talento di un cast ben diretto e convincente soprattutto nella figura del protagonista.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/04/19 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 22/04/19
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Jdelarge 27/04/19 12:48 - 1000 commenti

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Un film che si lascia vedere, senza aggiungere alcunché all'argomento "vite da calciatori". Al centro di tutto, qui, è il rapporto che si viene a creare tra i due protagonisti del film, il quale, pur essendo prevedibile in ogni suo sviluppo, risulta sincero e genuino. Probabilmente con due attori di altro livello, visto che Carpenzano fa veramente bene e Accorsi è una certezza, il film sarebbe passato inosservato.

Digital 19/04/19 10:33 - 1257 commenti

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A un campione della Roma dal temperamento sconsiderato viene assegnato un professore per fargli mettere la testa a posto. Tra i due, dopo un inizio burrascoso, si instaurerà un bel rapporto di amicizia. Film dalla morale alquanto semplicistica e piuttosto ricattatorio nel suo voler commuovere. Ciononostante si lascia guardare con piacere, con il veterano Accorsi e il giovane Carpenzano che mettono in risalto le proprie, significative, doti attoriali. Il cast di contorno non convince granché, ci sono stereotipi a iosa, ma nel complesso funziona.

Markus 22/04/19 11:33 - 3680 commenti

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Giovanissimo calciatore della Roma è un campione sul campo, ma nella vita è un rozzo e ignorante coatto. Viene perciò ingaggiato un professorino - antitesi dell'alunno - per "prepararlo" agli esami di maturità. Non un film sul calcio ma sulle persone che vi gravitano attorno; un bello spaccato di un giovane calciatore moderno che può ricordare alcuni celebri "casi". L'opera di D'Agostini, non priva di difetti, situazioni prevedibili e momenti male impiegati, sfrutta al meglio le potenzialità degli attori cogliendone le necessarie sfumature.

Hiphop 23/04/19 09:54 - 63 commenti

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Il film funziona. Giovane promessa calcistica scapestrata come lo sono spesso le giovani promesse calcistiche di oggi visti gli esorbitanti e facili guadagni, viene affiancata dal presidente della squadra di calcio a un professore. O studi oppure non giochi. Vedremo come andrà a finire. Bravi i protagonisti, azzeccate le macchiette di contorno; un film simpatico e ruffiano al punto giusto. Accorsi fornisce una buona interpretazione, ma invecchia male. Carpenzano una piacevolissima scoperta. Gustosi gli interni di Trigoria.

Puppigallo 23/04/19 12:36 - 5252 commenti

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Abbastanza scontata nello sviluppo, con attori di contorno non proprio all'altezza, questa pellicola ha però il pregio di dare la possibilità ai due protagonisti di esprimersi al meglio. Le qualità di Accorsi erano già note, mentre Carpenzano dà l'impressione di essere tagliato per il personaggio, dimostrando un'innata naturalezza e spontaneità nella recitazione. Il finale è un po' fantascientifico, visto anche il protagonista, ma nel complesso il risultato è dignitoso.
MEMORABILE: "Che vordì contrito?"; "Come mai conosci Bismarck?". "L'uovo"; L'impostazione mentale a schemi calcistici; Sulla fuoriserie.

Nancy 1/05/19 08:56 - 774 commenti

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Giovane calciatore coatto viene costretto a prendere la maturità. Il film è abbastanza scontato nello sviluppo della trama, tanto che se ne riescono a prevedere gli sviluppi e gli snodi centrali; da un inizio abbastanza serrato si rallenta col passare dei minuti fin quasi al mélo. Accorsi fa il suo, anche se il personaggio del professore non sembra mai spiccare il volo. Meglio quello del calciatore Ferro, col ragazzo Carpenzano che risulta essere la faccia giusta. In alcuni punti molto retorico, potrebbe infastidire qualcuno, ma si lascia vedere.

Ryo 4/06/19 23:36 - 2169 commenti

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Interessante la storia, con una struttura molto usata nel cinema; è quindi abbastanza intuibile dove il film voglia andare a parare. Eppure resta godibile, dramamtico e divertente in alcuni punti. Protagonista calato molto bene nella parte, Stefano Accorsi fa semplicemente Stefano Accorsi. Manca un po' la sensazione di realismo nella collocazione calcistica, che è stata tentata utilizzando numerosi giornalisti della tv italiana (ma con la totale assenza di reali calciatori) e l'utilizzo di un espediente registico che non indugia sui volti.

Gabrius79 15/07/19 16:17 - 1420 commenti

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Una delle migliori opere prime di questa stagione è questa di Leonardo D'Agostini, che ha in Accorsi e Carpenzano i veri motivi per vederla. Una storia che tutto sommato può essere piuttosto scontata, ma la recitazione dei due protagonisti è ineccepibile e ciò basta a colmare alcuni momenti di stanchezza che si fanno sentire ogni tanto. C'è spazio per sorridere ma anche per riflettere. Cast di contorno all'altezza in cui spiccano gli ottimi Popolizio e Sgueglia.

Galbo 30/08/19 09:04 - 12372 commenti

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Tra i non molti film di genere sportivo prodotti in Italia, questo è probabilmente il migliore, presentando gli agganci più realistici con l’attualità e potendo contare su una sceneggiatura che presenta poche sbavature e una certa coerenza, oltre ad un credibile finale. Tra gli attori, Accorsi è una sicurezza ma la vera rivelazione è il giovane Carpenzano. Incisiva la prova di Popolizio. Un buon film.

Nando 6/11/19 08:13 - 3806 commenti

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Un giovane calciatore molto dotato atleticamente ma sregolato nella vita viene affiancato da un professore anticonformista che nasconde un segreto. Pellicola sul dorato mondo del calcio che offre più di uno spunto interessante, anche se mostra qualche stereotipo di troppo. Finale forse troppo romantico ma efficace. Sempre appropriato Accorsi, ben coadiuvato da un sorprendente quanto ruspante Carpenzano e dal valido Popolizio.

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Piero68 11/11/19 10:48 - 2955 commenti

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Il calcio è pieno di modelli "Ferro", cioè genio in campo e sregolatezza nella vita. Questo film riesce a inquadrare perfettamente i problemi esistenziali di un giovane delle periferie che a un tratto si trova a dover gestire quintalate di soldi e popolarità. E sullo sfondo feccia di ogni genere che cerca di approfittarne in modo diretto oppure riflesso. Ferro alla fine è un personaggio riuscito perché è reale e ha una sorta di redenzione finale che passa attraverso l'ottimo Accorsi, altro malmenato dalla vita ma con meno fortuna. Da vedere.
MEMORABILE: I colloqui per scegliere il professore; Il procuratore di Ferro, altro personaggio emblematico e miserabile.

Ultimo 2/02/20 22:01 - 1652 commenti

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Un buon film sul mondo del calcio nel quale il bravo protagonista Andrea Carpenzano impersona al meglio l'archetipo del calciatore talentuoso ma dal carattere controverso; a sua volta il bravo Accorsi veste i panni del professore che deve portarlo "sulla retta via". Vicenda interessante, con uno sviluppo piuttosto prevedibile, cala vistosamente negli ultimi venti minuti e ci consegna un finale da cui era lecito aspettarsi di più. Nel complesso un buon film, con una grande prima parte e una seconda solo sufficiente.
MEMORABILE: CF 24; Ferro spiega al professore gli schemi di gioco.

Capannelle 29/03/20 01:08 - 4394 commenti

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La messa in scena è abbastanza televisiva e non giova infilarci la solita carrellata di facce del giornalismo sportivo che vista una le hai viste tutte. Eppure il film funziona, è godibile e amalgama bene i due protagonisti con il ciarpame che spesso circonda il viziato mondo pallonaro (dal procuratore ai falsi amici). Divertente anche esplorare la vanità diffusa tra case e ambienti di lavoro (Trigoria e simili). La trama è facilmente prevedibile come sviluppo e non mancano piccoli quadretti da libro cuore. Bene Accorsi, Provenzano e Popolizio.

Paulaster 13/05/20 09:36 - 4375 commenti

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Ad un campioncino sregolato del pallone viene affiancato un professore di liceo: storia di rivalse, di autocoscienza e di interessi economici. Descritti piuttosto bene il mondo che gravita intorno al calcio romano (da sempre molto sentito) e, al contempo, l'umanità approfittatrice al seguito. Ad Accorsi basta recitare il ruolo del "maturo" per essere credibile mentre è felice la scelta per il giovane protagonista; meno bene Popolizio come presidente e il padre. In certi passaggi ricorda Will Hunting.
MEMORABILE: Accorsi sulla Lamborghini; Lo schema della Prima Guerra Mondiale; Lo striscione in curva.

Rambo90 14/05/20 16:15 - 7661 commenti

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Un film italiano fuori dagli schemi, prima di tutto perché sfiora il mondo del calcio senza parlarne nel solito modo (anzi, analizzando la vita al di fuori del campo del protagonista), poi perché sa dosare bene i registri raccontando una storia attuale ma senza inutili pesantezze e anzi facendo spesso ricorso all'ironia. Bravissimo Accorsi ma anche Carpenzano, che sa dare molta veridicità al suo personaggio. Regia funzionale con una menzione speciale per i brevi momenti delle partite.

Pigro 4/09/21 10:56 - 9624 commenti

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La storia del professore ingaggiato per far passare gli esami di maturità al calciatore ignorante e arrogante rappresenta il tentativo di calare un plot da americanata alla Will Hunting in un contesto romanesco (adeguatamente sottolineato da una recitazione sbiascicata). Ne consegue una sceneggiatura all’insegna di banalità e superficialità, mentre una regia piaciona supplisce alla mancanza di originalità e alla retorica. Ma tutto sommato la narrazione è ben condotta e qualche spunto sul rapporto tra adolescenza talentuosa e star system funziona.
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  • Curiosità Fedemelis • 20/04/19 22:37
    Fotocopista - 2137 interventi
    La partita che viene usata per lo sfondo dei tifosi negli incontri della Roma del protagonista contro la Lazio e la Sampdori mentre sul campo giocano delle comparse con le maglie delle società, è Roma - Milan 1-1 del 3 febbraio 2019, valevole per la 22° giornata Serie A '18/'19. Contrariamente a quanto avviene di solito, all'uscita del film nelle sale (metà aprile) la stagione calcistica era ancora in corso.

    In questi due fotogrammi del film, dei due incontri contro Sampdoria e Lazio, possiamo riconoscere due tifosi nella stessa posizione rispetto agli striscioni e con lo stesso abbigliamento rispetto all'immagine della vera partita: nel primo (A, Sampodoria) una tifosa con il giubbotto e cappellino bianco sotto la scritta Cava (parte sinistra della tribuna), nel secondo (B, Lazio) un tifoso con un impermeabile giallo sotto la scritta Iraq (parte destra della tribuna).

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/ilcampy4.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/ilcampy3.jpg[/img]

    Ecco il filmato d'epoca che ci mostra la posizione dei due durante la stessa partita (che il film dividerà in due partite diverse):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/ilcampy7.jpg[/img]

    E qui i due ingrandimenti che ci mostrano il confronto tra realtà e film (sopra la partita con la Samdoria, sotto quella con la Lazio, entrambe confrontate con la realtà):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/ilcampy6.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/ilcampy5.jpg[/img]

    Della stessa vera partita, per simulare la contestazione al giovane calciatore durante la partita con la Lazio, è stata modificata la scritta esposta in uno striscione della curva Sud (notare le stesse gambe sotto lo striscione nella parte centrale e la piega verso il basso della parte destra).

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/ilcampy2b.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/ilcampy2.jpg[/img]
  • Discussione Ruber • 1/06/19 14:16
    Formatore stagisti - 9241 interventi
    Che filmaccio, assomiglia ad una copia per il grande schermo, di quella orripilante fiction Mediaset di qualche anno fa dal titolo "Ho sposato un calciatore". Credo che sia il peggior film di Accorsi, che di solito si è sempre ben comportato sullo schermo.