Che pasticcio, Bridget Jones! - Film (2004)

Che pasticcio, Bridget Jones!
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Bridget Jones: the Edge of Reason
Anno: 2004
Genere: commedia (colore)
Note: sequel di "Il diario di Bridget Jones" (aka "Che pasticcio Bridget Jones")
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Che cambiamenti, rispetto al primo sopravvalutato capitolo! Non siamo più in presenza di una commedia sentimentale con qualche poco centrato inserto comico quanto piuttosto di un sequel che punta decisamente verso il comico e mantiene un intreccio sentimentale come sfondo da usare solo per dare forma a un film che, altrimenti, potremmo più facilmente associare alle episodiche vicende del nostro Fantozzi (la scena dell'imbranato sugli sci, un classico dello slapstick, c'era anche nel primo film del ragioniere, ad esempio). Renée Zellweger, davvero un portento, esibisce una vitalità...Leggi tutto e una simpatia fuori dal comune, che finalmente può investire in pieno. E'decisamente ingrassata (nel DIARIO aveva ancora fatezze tutto sommato appetibili), ha "perfezionato" la sua incapacità di muoversi con grazia, la sua incompatibilità con l'ambiente altoborghese in cui si muove il suo fidanzato Mark Darcy (Colin Firth, coin Hugh Grant e molti altri tornato per un sequel che mantiene praticamente inalterato il cast principale). Lungo tutto l'arco del film incontriamo scene magari risapute ma innegabilmente divertenti, cui la Zellweger dà la carica giusta e che perfeziona con un'espressività che comunica tenerezza e dolcezza ad ogni inquadratura. Una regia (di Beeban Kidron) finalmente svelta e in grado di gestire con competenza i tempi comici fa il resto, superando di slancio il primo capitolo, afflitto da lungaggini e fasi di stanchezza dovute a un eccesso di sentimentalismo. Di nuovo la prima parte è più agile e spassosa, ma almeno la seconda riserva in questo caso ancora qualche gradita sorpresa e un finale spassoso.

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Audition 23/01/07 10:57 - 9 commenti

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La faticosa cura ingrassante cui si è sottoposta la Zellweger per vestire per la seconda volta i panni di Bridget Jones poteva, in tutta franchezza, essere evitata visti i risultati di questo scialbo sequel, in cui c'è veramente poco da salvare. I personaggi sono più fastidiosi che simpatici (a eccezione del macchiettistico ma divertente Hugh Grant) e la sceneggiatura scorre piatta come un fiume in secca, strappando sorrisi veramente con il contagocce. Auditio(n)metro: tanta ciccia ma niente arrosto.

Galbo 6/06/08 16:35 - 12400 commenti

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Dopo un primo film tutto sommato discreto e quantomeno godibile, un sequel inevitabile dal punto di vista commerciale ma decisamente poco riuscito artisticamente. Tutto sa di già visto in questa pellicola che ripete (piuttosto stancamente) gli archetipi e le situazioni del precedente film, finendo per diventare una sorta di auto-remake meno divertente e brillante, in definitiva appesantito come la sua protagonista.

MAOraNza 30/08/08 19:01 - 244 commenti

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Che noia mortale! Rispetto al precedente episodio, qui si punta decisamente sul comico piuttosto che sul sentimentale e, a parte qualche battuta semiforzata, c'è veramente poco con cui divertirsi. Insomma, una commedia che vorrebbe essere brillante ma che in realtà è realizzata male e, se possibile, interpretata anche peggio dove l'unica a salvarsi (ma non sempre) è la versione super deformed della Zellwegger. Abbastanza patetico.

Cif 31/01/09 18:04 - 272 commenti

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Questo sequel è assolutamente in linea con l'originale. La trasposizione (assai fedele) dal romanzo risulta efficace grazie soprattutto all'ottima interpretazione della Zellweger, che si trasforma nuovamente nell'insicura trentacinquenne Bridget. Assai ridimensionato il ruolo di Hugh Grant, decisamente monocorde, specialmente rispetto al primo episodio. La storia scorre piacevolmente, anche se in fondo l'intreccio è semplice fino quasi a sfiorare la banalità. Il tutto appare, ad ogni modo, ben confezionato, quindi due stelle e mezzo meritate.
MEMORABILE: Bridget che chiede al suo inamidato fidanzato di parlare più forte, dal citofono, perché "non c'è campo"...

Ciavazzaro 25/05/09 16:19 - 4770 commenti

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Siamo sullo stesso livello del primo. In questo caso però il film risulta ancora più noioso e gli attori non sono nulla di che: la Zellweger assai sciapita, Hugh Grant inutile come al solito. Non cattura e rende la visione davvero noiosa. Evitare please.

Daniela 27/05/09 08:38 - 12673 commenti

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Uno di quei sequel che fanno perdere valore anche all'originale, un po' come è accaduto per il mediocre Un boss sotto stress, sequel di Terapia e pallottole. Il Diario era stato una commedia sentimentale piacevole, baciata da spropositato successo. Questo punta più sul lato comico, esasperando le situazioni in cui si caccia la cicciottella per forza Zellweger, ma tutto sa di rimasticatura. Dei due maschietti rivali, meglio Hugh Grant, la cui antipatia trova giustificazione nel personagggio, di Colin Firth, che ha l'aria di essere fuori posto

Tarabas 28/05/09 17:20 - 1878 commenti

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Se pensavate che si fosse messo il lieto fine alle vicende di Bridget Jones, beh, i produttori del primo film avevano altro in mente, visto il successo ottenuto. Fiacchissimo sequel di un film che già arrivava a stento al suo "the end", con la protagonista che eccede continuamente in smorfie (persino per me che ne sono un fan) e i pasticci sono sempre meno interessanti e ancor meno sostenuti da una decente sceneggiatura. Anche i protagonisti maschili seguono l'onda. A tratti è anche piuttosto volgare. Che pasticcio.

Ale nkf 21/04/10 21:25 - 802 commenti

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Inutile e superfluo sequel di Il diario di Bridget Jones che era francamente evitabile. Non c'è nulla di nuovo, la situazione non cambia e la commedia rimane alle soglie del ridicolo. La Zellweger più che apparire simpatica appare come una poveraccia da compatire! Stavolta hai fatto davvero un pasticcio, mia cara Bridget!

Stefania 4/03/11 12:33 - 1599 commenti

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Sequel infelice; il sottotitolo inglese "The edge of reason" (più o meno "sull'orlo della follia") descrive la condizione psicologica degli sceneggiatori. La forza del primo episodio era il suo relativo "matter-of-factness": Bridget era una ragazza nella quale le altre ragazze amavano identificarsi, c'era equilibrio tra il realismo delle situazioni e la loro distorsione umoristica. Qui, si forzano i toni, si salta sopra le righe... la realtà diventa reality show, Bridget era una sfigata-vincente, adesso è un pagliaccio. Non va proprio...
MEMORABILE: Il personaggio dell'assistente- finta femme fatale di Firth è quanto di più triste e stupido si poteva inventare...

Caesars 7/09/11 08:29 - 3794 commenti

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La legge dei sequel presenta ben poche eccezioni: è quasi sempre inferiore (spesso di molto) all'originale. Questa pellicola segue la regola; se il primo film, pur non essendo certo un capolavoro, si lasciava guardare volentieri, questo seguito (inutile, ma inevitabile dal punto di commerciale) dà esattamente quello che ci si aspetta: poco, a parte l'interpretazione della Zellweger e qualche situazione che strappa un sorriso. Va comunque bene se si vuole passare una serata in completo relax mentale. **

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Belfagor 8/09/11 09:15 - 2690 commenti

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Già, proprio un bel pasticcio. Incassi a parte, c'era bisogno di questo sequel? Proprio no: se nel film originale si veniva a creare la giusta alchimia fra umorismo e sentimenti, qui la comicità è fastidiosamente sopra le righe e il triangolo amoroso è ridotto ad uno stratagemma per far avanzare una storia con poco mordente. La Zellweger riesce a conferire simpatia al proprio personaggio e Grant è ancora una volta una divertente canaglia, mentre Firth appare fin troppo inamidato.
MEMORABILE: Bridget che spalanca la porta dello studio legale, declama la sua dichiarazione d'amore eterno... e si trova davanti un vecchietto.

Pinhead80 14/07/19 22:22 - 4771 commenti

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Dopo il successo tutto al femminile del primo Bridget Jones ecco arrivare puntualmente il secondo capitolo, che otterrà poco consenso anche da parte delle donne. Invece di dover trovare l'uomo della propria vita la protagonista deve lottare per tenerselo, viste le presunte avance della segretaria di lui. Il tutto porterà alla solita sequela di fraintendimenti. A dir poco sconsolante il risultato finale che deluderà anche i sostenitori delle commedie zuccherate da far alzare alle stelle il valore glicemico.

Caveman 17/12/21 08:59 - 523 commenti

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Sequel inevitabile, dato il successo planetario del numero uno. Qui si spinge forte sul pedale della comicità, con il cast confermatissimo e sempre affiatato, ma per forza di cose la freschezza del primo è quasi totalmente perduta. Finale un po' tirato via (e mal costruito durante il percorso, si veda la segretaria) ma tutto sommato, pur inferiore al modello di riferimento, resta un film godibile.
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    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Universal:



    DATI TECNICI

    * Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 DTS: Italiano Francese Tedesco Spagnolo
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese NU Francese Tedesco Spagnolo Olandese
    * Extra Commento audio del regista
    La mini vacanza in Austria
    Scene eliminate
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    Il grande litigio
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    Intervista
    Una guida per la Thailandia
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    Le premiere internazionali
    Making of