"Grandi magazzini": differenze tra long e short version

19 Maggio 2020

Grandi Magazzini, il film del 1986 che vede riunito nello stesso cast un gran numero di star della commedia del tempo, ha sempre goduto di un culto particolare. Generalmente avversato dalla critica, può contare tuttavia su una serie di battute rimaste a loro modo nella storia (su tutte quella di Pozzetto con l'alano) e di personaggi ricordati spesso dagli amanti di certa commedia tipicamente Anni Ottanta; così come ha fatto a suo modo epoca la canzone omonima cantata in coro dalle 12 star e riproposta in mille varianti diverse su YouTube. Come molti altri film del periodo godette di una doppia versione: quella cinematografica (di 1h50') e quella televisiva (di 36' più lunga), per molti anni difficilmente rintracciabile quindi finalmente recuperata da Mediaset che ormai l'ha ritrasmessa numerose volte. 
I tagli sono spesso impercettibili, ridotti a qualche frame tra un'inquadratura e l'altra, ma a volte sono state eliminate frasi divertenti o addirittura intere scene (esemplare ancora nell'episodio di Pozzetto quella con la vedova disperata, o la parodia della pubblicità del “Tartufòn”). Ecco quindi qui di seguito analizzata ogni sequenza del film con un preciso timing dei tagli scena per scena e la descrizione di cosa contengono.
 
LEGENDA: Indicheremo con SV la Short Version (quella cinematografica) e con LV la Long Version (quella televisiva). All'inizio di ogni scena il minuto esatto in cui la si può vedere in entrambe le versioni e alla fine le due durate (indicato tra parentesi lo scarto in secondi tra le due versioni). Gli episodi, che nel film vengono alternati e incrociati, sono qui di seguito divisi per poterli analizzare singolarmente (dando la precedenza ai principali). La sigla iniziale e le diverse pubblicità fasulle sono state scorporate e poste all'inizio e alla fine dell'articolo.
 
 
1. SIGLA INIZIALE
0.27 LV (0.15 SV): Partono i titoli di testa e lo sfondo è il palazzo dei GM. Nella LV le riprese del palazzo durano 2'50” mostrando tutti i nomi del cast, mentre nella SV la ripresa dura solo 8” lasciando proseguire i nomi nelle scene successive. Già 2'42” di taglio. Quando un tecnico aziona gli interruttori di un quadro elettrico facendo accendere le luci dei reparti dei GM, nella SV manca l’azionamento di un terzo interruttore. Così come manca un tecnico delle caldaie che gira delle valvole.  Quando poi delle paffute e anziane addette alle pulizie puliscono il pavimento a tempo di musica quasi come in una coreografia, nella SV mancano alcuni secondi iniziali e parte della scena finale (un taglio di 14”). Altri brevi tagli quando le ragazze entrano ordinatamente nei propri spogliatoi ed iniziano a cambiarsi d'abito. Assente del tutto la scena (26”) in cui il capo spedizione entra nel suo ufficio e accendendo le luci si mette seduto alla propria scrivania. 5” di taglio nello spogliatoio femminile, quando le ragazze indossano la divisa dei GM . Infine mancano ancora 9” in cui alcune commesse si mettono a sistemare il reparto libri.
TOTALE SCENA: 5'46" LV / 1'43” SV (-4'03”)
 
 
2. EPISODIO LINO BANFI/MICHELE PLACIDO
12’23” (durata LV), 9'37'' (durata SV): tagliati 2'46"
Nicola Abatecola (Lino Banfi) è un mendicante, con gamba finta, che insieme alla figlia Assunta (Rosanna Banfi) fa il suonatore ambulante all'ingresso dei GM; nonostante la sua condizione Nicola non si compiange; anzi, sorride alla vita vendendo ai clienti dei GM quella che lui definisce una merce rara, l'allegria, e riesce anche atteggiamento al direttore dell’ufficio vendite dei GM (Michele Placido).
 

2A. 7.19 LV (2.43 SV): Il direttore cammina per i corridoi e saluta i propri colleghi, entra nel proprio ufficio salutando la segretaria alla quale rimprovera di aver messo dei fiori (che lui ritiene inutili) sulla propria scrivania. Davanti a sé ha una grossa agenda/libro che sfoglia per un paio di pagine (si vede solo nella LV) concedendosi anche una telefonata. Durante la scena, nella SV scorrono ancora i titoli di testa con i nomi dei protagonisti.

TOTALE SCENA: 31" LV / 26" SV (-5")
 
 2B. 18.50 LV (11.16 SV): Nicola e sua figlia cantano davanti all'ingresso dei GM. Dopo un’accordata al violino e un po’ di olio per togliere il cigolio alla gamba finta, prende a cantare una canzone spensierata e strombazzante. Nella LV si mostra l’uccellino che aiuta con il proprio canto ad accordare il violino della ragazza. Stranamente un brevissimo primo piano della mano che preme un clacson a pompetta è presente solo nella SV (una delle tre miniscene “in più” insieme a quella con la Muti che vedremo più avanti e a una con la Parisi).
TOTALE SCENA: 2’11" LV / 2’06" SV (-5")
 
 2C. 56.44 LV (-- SV): Una breve scena presente solo nella LV mostra Nicola e sua figlia mentre parlano con alcuni dipendenti dei GM che sembrano averli presi in simpatia. Una commessa riferisce loro di un concorso e porta dei panini, mentre a un lavoratore dei GM che sta per entrare Nicola ricorda l’anniversario di matrimonio; questi lo ringrazia con una mancia.
TOTALE SCENA: 47" LV / -- SV (-47")
 
 2D. 1.38.50 LV (1.14.50 SV): Il direttore viene avvicinato dalla segretaria che gli chiede di firmare la corrispondenza (nella SV questa è già davanti a lui) guardandolo innamorata. Dopo qualche secondo dall'esterno si sente cantare: il direttore si avvicina e vede il mendicante. Chiede alla segretaria di cacciarlo per il bene dell’immagine dei GM ma lei si rifiuta. Ci dovrà pensare il direttore, che sceso in strada, dopo aver accertato la regolarità dell’occupazione di suolo pubblico chiacchiera con il mendicante e sua figlia e rallegrandolo con una canzone improvvisata lo convince a lasciarli lì al loro posto. Il direttore con aria felice ritorna all’interno dei GM. Nella LV Nicola continua nel suo tormentone intrattenendo alcuni passanti fermi per assistere alla performance.
TOTALE SCENA: 5'53" LV / 4'56" SV (-57")
 
 2E. 2.21.07 LV (1.45.44 SV): Ormai è tardi ai GM; il direttore finisce di leggere la sua agenda e la chiude ponendola davanti a sé (scena non presente nella SV). Spegne la luce della propria scrivania e andando verso la porta saluta la segretaria chiedendole prima il nome e poi invitandola ad uscire insieme. Nella LV il direttore chiede i fiori che ha fatto togliere dalla scrivania quella stessa mattina e dice alla segretaria che se li porterà a casa.
TOTALE SCENA: 1'00" LV / 34" SV (-26")
 
 2F. 2.22.07 LV (1.16.18 SV): Nicola e la figlia ritirano strumenti e valigia e si allontanano dopo una giornata di lavoro. Nella LV Nicola chiede alla figlia dove voglia andare ed elenca alcune località turistiche escludendone alcune con qualche frase simpatica (“Riccione no perché è troppo frivola”). Le propone quindi una partita di calcetto (battuta inserita in altra inquadratura in fase di doppiaggio). Parte una musica pizzicata e il mendicante con la figlia si allontanano ballando sotto una leggera pioggia tenendosi a braccetto.
TOTALE SCENA: 2'01" LV / 1'35" SV (-26")
 
 
3. EPISODIO MASSIMO BOLDI
16'08” (durata LV), 8'25'' (durata SV): tagliati 7'43"
Corrado Minozzi (Massimo Boldi) è l'addetto alla sorveglianza dei Grandi magazzini. Richiamato all'ordine dal direttore per negligenza, promette che non si farà scappare più un ladro...
 
 3A. 0.15.28 LV (8.39 SV): L’altoparlante dei GM convoca “Corrado Minozzi” in direzione; questi si fa spazio tra la folla prendendo tutto per sé l’ascensore. Nella LV lo si vede uscire con aria sospetta dall’ascensore fino a raggiungere la porta del direttore, prima bussando con la mano e poi il calcio della pistola (nella SV si riprende da qui). Il direttore si lamenta per l'eccessivo numero di furti nel reparto affidato alla guardia e per la mancata cattura di almeno un ladro durante il periodo di assunzione. Minozzi finge allora un malore e quindi celebra le doti dei ladri (scena più corta nella SV). Il direttore, non convinto gli dice di andarsene, anzi, di “sparire!”. La guardia, prendendolo in parola, prova un trucco di magia con un fazzoletto, senza nessun successo. Nella LV lo si vede allontanarsi salutando con il fazzoletto bianco.
TOTALE SCENA: 3'22" LV / 2'37" SV (-45")
 
 3B. 33.51 LV (21.27 SV): La guardia pizzica un ladro (Teo Teocoli) che sta armeggiando con una bicicletta rossa da corsa. Nella LV la guardia si intrattiene un paio di secondi nascosto tra uno scaffale di barattoli, che usa per “chiamare” la centrale fingendo che sia un telefono. Dopo essersi avvicinato al presunto ladro, l’agente lo blocca identificandolo: “Venturini Armando, detto anche gratta gratta amico mio”. Assente nella SV uno scambio di battute tra i due sui numeri del gioco del lotto, che l’agente segna nella propria agendina. Piccolo taglio tra una inquadratura e l’altra mentre l’agente dice al ladro di “pedalare”. La scena si conclude con il commesso del reparto che si lamenta con Minozzi per l’assenza della bicicletta e quest’ultimo che si accorge di aver combinato l’ennesimo guaio.
TOTALE SCENA: 2'57" LV / 2'37" SV (-41")
 
 3C. 1.21.35 LV (0.59.06 SV): Un signore si aggira nel reparto elettronica dei GM, si accorge che il commesso è distratto e si infila una radio dentro la giacca. Allontanandosi si scontra con la guardia e la radio s'accende, ma il ladro riesce ad ingannare Minozzi fingendo (con un playback improvvisato) che sia propria la voce che si sente uscire dalla radio. Nella LV la guardia parla poi con il commesso del reparto ricordandogli di stare attento ai ladri.
TOTALE SCENA: 57" LV / 33" SV (-24")
 
 3D. 1.47.57 LV (1.22.55 SV): Una bella signora (Sabrina Salerno) si aggira per il reparto ammirando i vestiti in vendita (nella LV fruga un po' prima di fare la sua scelta), ne prende uno ed entra nel salottino di prova. Qui (altra cena accorciata nella SV) scopriamo che sotto all’impermeabile non indossa alcun vestito. Si veste infatti con la refurtiva ed esce dal camerino. Minozzi la ferma avvicinandosi con un motorino per farle notare che ha borsetta aperta, lasciandola andar via indisturbata e vantandosi del buon lavoro.
TOTALE SCENA: 2'07" LV / 1'44" SV (-23")
 
 3E. 2.06.53 LV (-- SV): Ecco una scena totalmente assente dalla SV! Minozzi sorprende sua moglie a rubare in un reparto dei GM. La porta davanti al direttore, disperato per la vergogna; ma nell’analizzare il foulard rubato, il direttore e la sua segretaria notano che è di scarsa qualità e quindi non può essere in vendita ai GM. Discolpano così la moglie di Minozzi, la quale sostiene perdipiù che quello era un regalo del marito! I due escono dalla stanza con lei che manda volgarmente a quel paese il povero Mingozzi...
TOTALE SCENA: 4'51" LV / -- SV (-4’51")
 
 3F. 2.19.16 LV (1.44.29 SV): Minozzi, nel tentantivo di pizzicare qualche ladro all'uscita dei GM, osserva minuziosamente lo scontrino dei clienti (nella LV controlla bene la spesa di un signore che ha comprato una bacinella rossa e un cesto per i panni) per vedere se corrisponde agli oggetti acquistati; non si accorge che l’obbiettivo del vero ladro (nella LV perquisito più minuziosamente) e della sua complice è il carrello (vuoto) dei GM!
TOTALE SCENA: 1'54" LV / 1'15" SV (-39")
 
 
4. EPISODIO ENRICO MONTESANO
36'04” (durata LV), 30'36'' (durata SV): tagliati 5'28"
Evaristo Mazzetti (Enrico Montesano) è un umile addetto alle pulizie dei GM. Per fare un favore all'amico De Rossi (Massimo Ciavarro), accetta di sostituirlo come commesso al reparto sanitari, non sapendo che l'uomo deve dei soldi a uno strozzino (Puccio). In realtà De Rossi è il figlio dell'ingegner Gruber, proprietario dei GM, messo a fare la gavetta dal padre. Nell'arco della giornata Evaristo verrà scambiato dal capo del personale, il dottor Umberto Anzellotti (Alessandro Haber), e da sua moglie Helèna (Laura Antonelli) per il figlio dell’ingegnere: cercheranno insieme di ingraziarselo. L'arrivo a sorpresa dell'ingegner Gruber ai GM porterà a ulteriori equivoci.
 
 4A. 6.13 LV (1.58 SV): Evaristo, addetto ai bagni, in modo molto professionale ma con un tocco personale e giocoso è intento ad pulire gli orinatoi delle toilette maschili (tre nella LV, solo due nella SV, con un taglio tra il primo e il terzo).
TOTALE SCENA: 1'06" LV / 45" SV (-21")
 
 4B. 7.50 LV (3.09 SV): Evaristo continua il suo lavoro lanciando con grande precisione il porta profumo nei water. Nella LV c’è un “popi popi” in più a simulare il clacson delle automobili e i lanci sono tre invece dei due che vediamo nella SV. La scena si posta poi al reparto vendite sanitari dove De Rossi saluta le colleghe e risponde al telefono ricevendo le minacce di un certo Puccio, il quale gli spiega che se non pagherà gli manderà l’esattore. Nella SV un piccolo taglio a fine scena.
TOTALE SCENA: 1'05" LV / 56" SV (-09")
 
 4C. 10.35 LV (4.58 SV): Evaristo prosegue la pulizia “creativa” dei bagni: nella SV taglio di qualche secondo quando passa vicino agli armadietti. D'improvviso entra in scena De Rossi, che chiede al collega di sostituirlo nel reparto vendite per qualche ora. Piccoli tagli di qualche secondo tra un’inquadratura e l’altra.
TOTALE SCENA: 2'17" LV / 1'59" SV (-18")
 
 4D. 21.01 LV (13.22 SV): Scena suddivisa in due parti: nella prima vediamo il direttore del personale Anzellotti sorseggiare un caffè alla propria scrivania (solo nella LV) e ricevere al telefono segnalazioni di assenteismo dei dipendenti dei GM. Subito dopo sua moglie entra nell'ufficio e lo informa di aver saputo che il figlio del proprietario dei GM lavora nel reparto sanitari sotto falso nome, per fare la gavetta. Trattarlo bene aiuterà di certo la carriera. La seconda parte della scena si sposta nel reparto sanitari dei GM, dove Evaristo prende confidenza coi clienti e coi pacchi. Nella LV la scena con la signora grassa che cerca un bidet e quella dell’impacchettamento del water durano più a lungo. Mentre il povero Evaristo, ora commesso di reparto, litiga con l’impacchettamento del sanitario, appare il direttore Anzellotti che, senza arrabbiarsi per la confusione che Evaristo sta facendo, lo invita a pranzo spronandolo a riprovare, anche sbagliando. Nel finale, mentre viene distrutto il nuovo water, il direttore saluta il commesso con un “Bravo!”. Nella LV Evaristo ringrazia con una vocina stridula e si dispera mordendosi le mani sopra la carta da pacchi dei GM.
TOTALE SCENA: 7'55" LV / 6'43" SV (-1’12")
 
 4E. 49.04 LV (34.59 SV): Un signore si reca nel reparto sanitari presentandosi come l’esattore per conto di un certo Puccio. Per chiarire meglio il concetto sulla restituzione del debito, si nasconde dietro la tenda di una doccia e spezza un dito del commesso: “E questo è l’ultimo avvertimento di Puccio”, dice. “Ma chi è sto Puccio?” si chiede Evaristo. Nella SV c'è un piccolo taglio ad inizio scena nella conversazione tra i due e nella parte finale, con la battuta di Montesano che continua a chiedersi chi sia questo Puccio che gli manda qualcuno a spezzargli un dito.
TOTALE SCENA: 1'16" LV / 1'06" SV (-10")
 
 4F. 1.01.43 LV (43.40 SV): Ore 13.00 pausa pranzo al ristorante. Evaristo parcheggia la sua 500 tra due macchine di lusso mente mette l’antifurto (una catena con lucchetto sul volante). Nella LV c’è in aggiunta una battuta: “E poi oggi le 500 vanno a ruba, so de moda”. Nel lussuoso ristorante si accomoda al tavolo di Anzelotti. Nella LV è presente una battuta di Evaristo rivolta ai commensali con cui precisa quanto sia meglio non esagerare nel mangiare per non avere effetti indesiderati. Anzelotti e sua moglie entrano in confidenza con Evaristo. Quando arrivano il brodèn e il consommé al tavolo la scena continua con Evaristo che mette pezzi di pane nel brodo degustandolo rumorosamente. La coppia, mettendo da parte l’etichetta che il locale imporrebbe, imita i gesti più “popolari” dell’ospite d’onore. Altri piccoli tagli nei cambi di inquadratura.
TOTALE SCENA: 6'41" LV / 4'59" SV (-1’42")
 
 4G. 1.11.43 LV (50.59 SV): Salutando la propria moglie ed Evaristo, Anzelotti se ne va lasciando i due nel privé del ristorante. Ormai soli e al riparo da occhi indiscreti, Hélena inizia a provocare Evaristo con baci e toccatine, spingendolo a chiamare il padre per dirgli che Anzellotti è una brava persona. Ricevuta la chiamata dal figlio, il padre di Evaristo accetta di aiutarlo dicendo che verrà a trovare lui e Anzellotti ai GM. Nella LV la scena continua con i due che si lasciano andare a calorosi baci sul divanetto del ristorante.
TOTALE SCENA: 3'56" LV / 3'22" SV (-34")
 
 4H. 1.56.20 LV (1.29.23 SV): L’ingegnere Gruber entra nell’ufficio di Anzelotti rivelando il suo segreto: suo figlio lavora in incognito al reparto sanitari. Pensando di aver agito da furbo, Anzelotti annuncia che andrà a chiamare il figlio che l'ingegnere non ha trovato al suo posto al reparto sanitari. Nella LV è presente una parte centrale in cui Anzelotti cerca di addolcire il burbero ingegnere spiegando che l’assenza del figlio è dovuta forse al fatto di aver conosciuto qualche bella ragazza come si fa da giovani. Gruber, seccatissimo, dichiara di non essere mai stato giovane.
TOTALE SCENA: 1'19" LV / 50" SV (-29")
 
 4I. 1.59.30 LV (1.31.41 SV): Evaristo entra nell’ufficio di Anzellotti dicendogli che il padre è in giro per i GM e che deve andarlo a prendere visto che è un po' rinco e che rischia di perdersi. Uscito dall’ufficio Evaristo incrocia, non riconoscendolo, l’ing. Gruber che entra nell’ufficio del capo personale lamentandosi delle assenze dei dipendenti (in primis l’addetto delle pulizie). Evaristo intanto incontra il padre, intento a cercare una panciera. Rientrato nell’ufficio di Anzelotti Evaristo vi trova Gruber. Vedendolo imbruttito, cerca di tirarlo su di morale vantandosi della sua nuova amicizia con il capo del personale. Rientrato da un’altra stanza Anzellotti trova nel suo ufficio Evaristo e Gruber, il quale capito il particolare rapporto tra i due, non riesce a trattenere la propria rabbia. Entra nell’ufficio l’anziano padre di Evaristo, difende il figlio dalle offese di Anzellotti il quale dopo l'uscita di scena di Gruber sbotta minacciando di licenziare Evaristo.  Quest'ultimo, sbattuto fuori dalla stanza, viene colpito dalla porta. Nella LV, dopo che il padre si lamenta che suo figlio ha ricevuto una botta al naso, viene colpito anche lui dalla stessa porta. Piccoli tagli di qualche secondo anche tra una inquadratura e l’altra.
TOTALE SCENA: 7'09" LV / 6'46" SV (-23")
 
 4L. 2.11.44 LV (1.38.27 SV): Mentre Evaristo svuota il suo armadietto a seguito del licenziamento, riceve la visita di Hèlena, dalla quale riceve due violenta borsettate in faccia e un “impostore”. Nella LV la donna aggiunge “e anche morto di fame!”.
TOTALE SCENA: 32" LV / 27" SV (-5")
 
 4M. 2.12.46 LV (1.39.16 SV): Il commesso si passa un po’ di acqua fresca per alleviare il dolore delle borsettate quando incontra di nuovo l’esattore, che gli ricorda il debito con Puccio. L’addetto cerca di sfuggire, ma sbagliando strada entra all’interno di un bagno dove viene raggiunto dall’esattore che gli spezza il braccio destro come ultimo avvertimento. Stessa durata nelle due versioni.
TOTALE SCENA: 1'22" LV / 1'22" SV (-)
 
 4N. 2.15.12 LV (1.41.32 SV): Nella LV vediamo la scena che si apre con una breve inquadratura dell’ingresso del pronto soccorso. Subito dopo vediamo Evaristo con un braccio ingessato insieme a un infermiere e al padre. A sorpresa entra lì De Rossi, che interrogato su chi sia Puccio gli rivela la propria vera identità di figlio di Gruber. La scena si conclude con un “auto knockout” da parte di Evaristo causato dal gesto dell’ombrello (con gesso) in risposta alla proposta di fare carriera nel GM.
TOTALE SCENA: 1'26" LV / 1'21" SV (-5")
 
 
 5. EPISODIO RENATO POZZETTO
21'48” (durata LV), 13'37'' (durata SV): tagliati 7'52"
Fausto Valsecchi (Renato Pozzetto) è un autotrasportatore dei GM che gira Roma e dintorni con la sua Apecar per occuparsi delle consegne a domicilio. Lo vediamo quindi in una sua giornata tipo, dalla partenza dal garage fino alla sua… imprevista sistemazione. Ogni consegna uno sketch diverso.
 
 5A. 13.02 LV (6.57 SV): Fausto Valsecchi (Pozzetto) parte dal garage dei GM con i suoi colleghi in Apecar, dove ha un primo scontro col suo principale. C'è subito un brevissimo taglio mentre carica i pacchi sul mezzo e altri due o tre secondi nella scena in cui esce dal garage.
TOTALE SCENA: 1'22" LV / 1'05" SV (-17")
 
 5B. 28.56 LV (36.28 SV): Valsecchi arriva a consegnare il pacco nella casa dove in giardino incontra il grosso alano. La scena, forse la più celebre dell'intero film, nella SV viene posposta a quella della consegna del televisore alla vedova. Tagli quasi impercettibili, nella SV: manca la prima frase rivolta da Valsecchi all'alano: "Non sono un ladro, sono un fattorino. Le cose le porto, non le rubo". Segue un breve taglio durante l'avvicinamento di Valsecchi alla casa.
TOTALE SCENA: 3'36" LV / 3'21" SV (-15")
 
 5C. 45.16 LV (20.05 SV): Questa breve scena di passaggio tra una consegna e l'altra mostra l'Apecar di Valsecchi che gira per Roma con riprese quasi cartolinesche (tutte tagliate nella SV). Valsecchi, in contatto col principale, gli comunica che è in zona Aventino Colle Oppio. Poco dopo sbanda perdendo per la strada una bella quantità di pacchi dal carico. Valsecchi non se ne avvede e comunica: "Tutto perfetto, come da manuale" (nella LV è tagliata la prima parte dell'ultima comunicazione: "Pronti, Valsecchi" "Come va, cosa fai?").
TOTALE SCENA: 44" LV / 19" SV (-25")
 
 5D. 50.43 LV (30.51 SV): Valsecchi in Apecar passa in piazza del Popolo per parcheggiare di fronte a uno stabile. La SV riprende da qui, eliminando però i primi tentativi falliti di Valsecchi di prendere dal carico il pacco da consegnare. Tra la prima ripresa in piazza e lo scaricamento del pacco dal retro del mezzo si perdono 33 secondi. Qualche taglio ancora mentre sudando Valsecchi trascina il televisore per le scale (l'ascensore la portiera non gli permette di usarlo). Dopo un nuovo tentativo, a un piano diverso, di accedere all'ascensore(ci trova l'arcigna la portinaia dentro) nella LV la scena continua, mentre la SV si interrompe dando di conseguenza ben poco senso al tutto (a chi è diretto il televisore?). Da 52:43 in avanti si passa quindi al taglio più consistente dell'episodio, ovvero la consegna del televisore a una vedova che invita Valsecchi a osservare il cadavere di suo marito sul letto. Il televisore viene scaricato e Valsecchi piange insieme alla vedova mentre le fa firmare le bolle di consegna.
TOTALE SCENA: 6'01" LV / 1'23" SV (-4'38")
 
 5E. 1.08.24 LV (48.40 SV): Un nuovo cliente attende il nostro fattorino. La scena comincia allo stesso modo, nelle due versioni, con l'arrivo dell'Apecar davanti al palazzo, ma nella SV vengono tagliate tutte le difficoltà di Pozzetto nel parcheggiare e nel prendere il pacco dal retro dell'Apecar (58 secondi). Salito nell'appartamento incontrerà lì una coppia litigiosa che si offende in sua presenza accapigliandosi furiosamente. La lunga scena è per una volta mantenuta integra anche nella SV.
TOTALE SCENA: 3'18" LV / 2'20" SV (-58")
 
 5F. 1.50.04 LV (1.24.40 SV): Valsecchi arriva al "Molo Est 24B" dove sta la motonave Mimì dell'ing. Zambuti (Franco Fabrizi). Al suo principale Valsecchi comunica che poi rientrerà, ma questi - nella LV – sbotta:"Cerca de sbrigatte perché c'è ancora molti pacchi da consegnare. E rientrando mi comprerai due chili d'aranci, sigarette, Tuttosport e due etti de fontina". La SV aggancia la frase "e rientrando" (doppiandola sopra la parola "Tuttosport") con "due etti de fontina" eliminando buona parte degli "incarichi personali". Un incredibile taglia e cuci solo per eliminare poche parole... Tagliato poi qualche buon secondo durante l'ispezione esterna di Valsecchi alla barca e qualche "scif sciaff" mentre questi è al timone fingendo di essere in alto mare. Sfrondata anche qualche precisazione su Mimì da parte di Zambuti: "Pensi che dopo  due anni di perfetta armonia dovevamo partire oggi per le Canarie per festeggiare il nostro anniversario. Adesso con chi ci vado io alle Canarie?"; "Eh, non lo so"; "Ha visto che barca? 24 metri"; "In linea d'aria?"; "Pensi che qui io e Mimì dovevamo prendere il sole. 23 nodi, due motori Rolls-Royce, 1500 cavalli. Mi ècostato una fortuna. E adesso io cosa ne faccio?"; "Una scuderia..". Una trentina di secondi di dialogo scompaiono così. Nel continuazione dello stesso tagliata la frase di Pozzetto sull'elenco di doni fatti aMimì: "Lavastoviglie?" "No, quella ce l'avevamo già. Venga a vedere. Venga". Nell'ultimo botta e risposta tra i due manca solo la frase: "Senti Fausto..." inserita all'interno di di una frase.
TOTALE SCENA: 5'10" LV / 3'55" SV (-1'15")
 
 5G. 2.14.08 LV (1.40.37 SV): Valsecchi viene raggiunto sulla barca di Zamuti (dov'è quindi rimasto) dal principale, giunto fin lì con un pacco da consegnare. Pochi secondi di taglio quando si vede Valsecchi che nota l'uomo scendere dall'auto, poi anche quando confessa che... gli piace il pesce: nella LV l'ex principale aggiunge: "Il pesce???"; lui ribatte con un chiaro "Mi piace molto il pesce" che nella SV scompare.
TOTALE SCENA: 1'03" LV / 56" SV (-7”)
 
 
6. EPISODIO CHRISTIAN DE SICA
5'30” (durata LV), 4'46'' (durata SV): tagliati 44"
Antonio Borazzi da Cantalupo in Sabina (Christian De Sica) è il fortunato vincitore di un buono acquisto da 500.000 lire da spendersi entro la giornata ai GM. Viene affidato a una commessa, la signorina Carla Marchi, per la scelta dei diversi prodotti nei vari reparti.
 
 6A. 14.24 LV (08.04 SV): Il palestrato dallo spiccato accento ciociaro si presenta come vincitore del concorso. Nella SV non è presente il dialogo finale tra Borazzi e il commesso, nel quale il primo spiega l’esigenza di dover gonfiare il proprio fisico comprando attrezzi da palestra e risparmiare così qualche centinaia di migliaia di lire.
TOTALE SCENA: 1'04" LV / 35" SV (-29")
 
 6B. 42.55 LV (28.59 SV): Borazzi e la commessa si presentano alla stampa per le foto promozionali da farsi col bonus in bella mostra. Nella SV non è presente la sequenza finale in cui Borazzi si fa spazio tra i fotografi e i curiosi.
TOTALE SCENA: 1'07" LV / 55" SV (-12")
 
 6C. 57.31 LV (39.47 SV): Burazzi e Marchi rielencano i prodotti messi in lista cercando di rientrare nella spesa esatta prevista di 500.000 lire (“Né un soldo di più né un soldo di meno”). Tra i due sembra nascere un certo legame. La scena ha la stessa durata nelle due versioni (più o meno, la differenza è di soli tre secondi).
TOTALE SCENA: 1'43" LV / 1'40" SV (-3")
 
 6D. 2.17.36 LV (1.42.52 SV): Burazzi accetta la proposta indecente della commessa, che si offre come articolo unico per il buono da 500.000 lire. La scena ha la stessa durata nelle due versioni.
TOTALE SCENA: 1'36" LV / 1'36" SV (-)
 
 
7. EPISODIO NINO MANFREDI
16'14” (durata LV), 14'25'' (durata SV): tagliati 1'49"
Marco Salviati (Nino Manfredi) è un attore sul viale del tramonto, alcolizzato e in difficoltà economiche. Accetta l’offerta del suo agente Simoni (Leo Gullotta) per recitare nella pubblicità dei GM.
 
 7A. 32.32 LV (20.23 SV): L'occhialuto agente Simoni si presenta sul set della pubblicità all’interno dei GM proponendo al regista come protagonista il mitico Salviati, sulla cui lucidità il regista nutre seri dubbi. Nella SV un piccolo taglio nella parte iniziale e il taglio della battuta finale in cui Simoni convince il regista che Salviati si è disintossicato e che è “fesco come una rosa”.
TOTALE SCENA: 1'19" LV / 1'04" SV (-15")
 
 7B. 39.14 LV (25.33 SV): Un taxi accompagna Simoni all’appartamento di Salviati, convincendolo dopo una lunga trattativa e un buon latte caldo di partecipare alla pubblicità dei GM. Nella SV è assente la parte in cui  Salviati si alza con difficoltà dal letto per rispondere al citofono.
TOTALE SCENA: 3'41" LV / 3'26" SV (-15")
 
 7C. 46.49 LV (33.00 SV): Salviati, insieme al suo agente Simoni, si presenta al regista e alla troupe ritrovando lì il suo amico di vecchia data Bonanni. Nella SV qualche taglio tra un’inquadratura e l’altra e uno più consistente (si fa per dire) nella parte finale della scena, quando Simoni cerca di coprire le perplessità del regista sulla lucidità di Salviati.
TOTALE SCENA: 2'15" LV / 1'59" SV (-16")
 
 7D. 1.16.57 LV (55.12 SV): Salviati si trucca per la scena scherzando sulla statura della truccatrice (sequenza non presente nella SV, della durata di circa 24 secondi). Entrambe le versioni ripartono con la troupe pronta a girare la scena dell’ascensore, coordinata dal regista e dal buon Bonanni. Il regista parla con Salviati della scelta di utilizzare uno smoking con tanto di tuba e bastone per enfatizzare la battuta. Nel riprendere la scena l’attore sbaglia piano entrando con l'ascensore in una riunione della dirigenza coinvolgendo tutti, grazie alla sua popolarità,  in un brindisi e lasciando il regista davanti all'ascensore vuoto. Nella SV mancano la scena in cui Salviati beve tutto d’un fiato il secondo bicchiere di champagne davanti all’incredulità del direttore (Placido) e quella in cui Simoni cerca di coprire Salviati dicendo che la sua assenza è dovuta al fatto di essersi allontanato per andare in bagno.
TOTALE SCENA: 4'11" LV / 3'30" SV (-41")
 
 7E. 1.23.05 LV (1.00.06 SV): Salviati viene rintracciato al piano dei dirigenti da Bonanni, che riesce a portarlo in scena anche se da ubriaco (al punto che s'inventerà la battuta). Il regista, ormai esasperato, vorrebbe cacciarlo, ma Simoni riesce a convincerlo a non fare scenate promettendo di fargli avere un altro attore pur di non vedere ferito nell’orgoglio Salviati. Nella SV taglio di pochi secondi tra una inquadratura e l’altra. Salviati e Simoni nell’allontanarsi dalla zona delle riprese discutono di future possibilità di lavoro. Manca nella SV la scena in cui Salviati, mentre se ne va, saluta i curiosi presenti ai GM.
TOTALE SCENA: 4'48" LV / 4'26" SV (-22")
 
 
8. EPISODIO PAOLO VILLAGGIO
11.13” (durata LV), 9'50'' (durata SV): tagliati 1'23"
Due detenuti, Turati (Paolo Villaggio) e Nardini (Gigi Reder), appena usciti di galera, cercano di truffare il responsabile acquisto giocattoli dei GM spacciando Turati per un robot umanoide. Ma non hanno fatto i conti con il piccolo Carlo.
 
 8A. 59.14 LV (41.27 SV): I due detenuti parlano del loro futuro fuori dal carcere: uno dei due informa l’altro di voler truffare i GM. La SV presenta qualche taglio nel dialogo tra i due. La voce dell’ultima battuta con la frase “GM” viene sostituita alla battuta precedente in modo da poter operare un taglio e accorciare la scena.
TOTALE SCENA: 2'29" LV / 2'13" SV (-15")
 
 8B. 1.27.53 LV (1.04.32 SV): Il povero detenuto Turati viene sottoposto ai test del piccolo Carlo, figlio del responsabile acquisti, mentre Nardini elenca le doti e il costo del robot di fabbricazione tedesca. Nella SV non è presente la scena della ricarica tramite la batteria di Mazinga (circa 37 secondi), successiva allo svenimento di Turati dal dolore dovuta al taglio del lobo dell’orecchio. La scena si conclude (per entrambe le versioni) nel laboratorio riparazioni.
TOTALE SCENA: 8'14" LV / 7'37" SV (-37")
 
 8C. 2.16.38 LV (-- SV): I due detenuti, di nuovo in carcere, si preparano per una nuova truffa quando dopo due anni dovranno uscire.
TOTALE SCENA: 30" LV / -- SV (-30")
 
 
9. EPISODIO ORNELLA MUTI
5'57” (durata LV), 5'50'' (durata SV): tagliati 7"
Roberto (Claudio Botosso), commesso dei GM, è perdutamente innamorato dell'attrice Ornella Muti, a cui scrive ogni giorno.
 
 9A. 1.36.07 LV (1.12.09 SV): Roberto parla con il suo collega di reparto (Riccardo Rossi) del suo amore per Ornella Muti, che a sorpresa appare alle spalle di Roberto per conoscerlo. I due si spostano al bar per un caffè. Nella SV piccolo taglio di 2 secondi nel montaggio della scena.
TOTALE SCENA: 2'43" LV / 2'41" SV (-2")
 
 9B. 1.44.43 LV (1.19.46 SV): Roberto e Ornella Muti parlando al bar mentre fumano una sigaretta. Lei lo convince che la donna adatta a lui è la sua ex fidanzata Luisa (sempre la Nuti, con gli occhiali). La scena si conclude con Roberto che va nel reparto della collega e la abbraccia intensamente. Curioso che nella SV, in una scena non presente nella LV, viene mostrata per qualche secondo in bella evidenza la marca del pacchetto di sigarette in mano alla Muti (per l'analisi precisa della scena si rimanda all'ultimo capitolo dell'articolo). Il minutaggio viene recuperato dal regista eliminando una battuta tra Roberto e la cassiera del bar (“E allora i cornetti, i pasticcini e i toast?” “Te li sei mangiati tutti te… Svegliati”) e dei piccoli tagli a inizio/fine inquadrature.
TOTALE SCENA: 3'14" LV / 4'09" SV (-5")
 
 
10. EPISODIO HEATHER PARISI
6'34” (durata LV), 5'33'' (durata SV): tagliati 1'01"
Una cliente molto miope (Heather Parisi) perde le lenti a contatto e si smarrisce all’interno dei GM.
 
 10A. 37.32 LV (24.05 SV): Una giovane signora si aggira tra gli articoli dei GM. Urtandosi con un'altra cliente perde le sue lenti a contatto, che non riesce più a trovare. Nella SV mancano alcune inquadrature della giovane che cerca tra i prodotti sugli scaffali e successivamente mentre è chinata per terra a cercare le lenti.
TOTALE SCENA: 1'42" LV / 1'29" SV (-13")
 
 10B. 44.56 LV (30.36 SV): La cliente confonde un manichino con il braccio teso per un signore che gli risponde con un gesto alla sua domanda sull’uscita dai GM. La SV presenta un taglio di qualche secondo nella parte iniziale della scena.
TOTALE SCENA: 20" LV / 15" SV (-5")
 
 10C. 1.21.08 LV (58.42 SV): La cliente entra in un frigorifero (che un commesso apre per farne vedere la capienza a un’anziana signora) convinta che sia l’entrata dell’ascensore. La SV presenta qualche secondo di taglio quando il commesso mostra il frigo alla vecchina.
TOTALE SCENA: 27" LV / 24" SV (-3")
 
 10D. 1.22.32 LV (59.39 SV): Il commesso riapre il frigorifero/ascensore per mostrarlo a un’altra cliente. Ne esce la signora miope infreddolita che si lamenta per la temperatura troppo bassa dei condizionatori. Nella SV manca una battuta di qualche secondo tra la cliente e una sua amica.
TOTALE SCENA: 23" LV / 17" SV (-6")
 
 10E. 1.55.14 LV (1.28.33 SV): La miope esce fuori sul cornicione del palazzo confondendo una finestra sulla quale stanno lavorando due operai (che nella LV lavorano per qualche secondo in più) con l'apertura delle porte scorrevoli dei GM.
TOTALE SCENA: 1'06" LV / 50" SV (-16")
 
 10F. 1.57.39 LV (1.30.13 SV): La miope irrompe dalla finestra nel mezzo di una riunione dell’ufficio marketing dei GM, confondendo gli oratori per persone sedute all’interno del tram. Nella SV (e non nella LV) una breve inquadratura della miope che passeggia ancora sul cornicione del palazzo. Nella SV vengono tagliate nella parte iniziale il grafico alla lavagna e nella parte finale la signora miope che cerca goffamente l’uscita sbattendo contro un tavolo.
TOTALE SCENA: 1'41" LV / 1'28" SV (-13")
 
 10G. 2.24.08 LV (1.47.53 SV): “Finalmente a casa”: così crede la giovane miope, ma allargando l’inquadratura scopriamo che in realtà si trova ancora nei GM, all’interno di una vetrina dove è stata ricostruita una stanza da letto completa.
 TOTALE SCENA: 55" LV / 50" SV (-5")
 
 
EPISODI MINORI
 
11. EPISODIO DEL GUARDONE 
2'12” (durata LV), 1'33'' (durata SV): tagliati 39"
Un commesso dei GM (Claudio Boldi) paga un addetto alle caldaie per poter vedere - attraverso una grata - sotto la gonna delle clienti che entrano in negozio.
 
 11A. 44.02 LV (29.54 SV): Il guardone, dove aver venduto il vaso a una signora, si allontana dal suo reparto per andare nel locale caldaie e corrompere il collega che lì lavora: vuole mettersi sotto la grata ad osservare le passanti. Nella SV non sono presenti alcuni secondi in cui il guardone si aggira tra le valvole alla ricerca del collega e altri (pochissimi) tra un’inquadratura e l’altra.
TOTALE SCENA: 54" LV / 42" SV (-12")
 
 11B. 1.15.39 LV (54.21 SV): Il guardone si aggira di nuovo nel locale caldaie alla ricerca del collega. Arrivato sotto la solita grata, grazie a una ulteriore mancia chiede al collega di azionare le valvole e poter vedere le gonne delle visitatrici alzarsi coi getti d’aria. La parte iniziale della scena, nella LV è la replica della prima parte di quella precedente. La SV inizia invece già con i due sotto la grata.
TOTALE SCENA: 1'18" LV / 51" SV (-27")
 
 
12. PUBBLICITA' E MINISKETCH
4’47” (durata LV), 2'33'' (durata SV): tagliati 2'14"
Sono minisketch ponte inseriti qua e là nel film che si divertono a parodiare pubblicità esistenti o a fare da intermezzo buffo tra un personaggio e l'altro.
 
 12A. 2’14''8.55 LV (4.05 SV): I clienti posso entrare finalmente ai GM per la spesa. Un uomo di colore si avvicina al bancone delle informazioni per chiedere “dov’è la fiera del bianco”. Nella SV è tagliata una parte centrale con l’ingresso dei clienti; la stessa scena si ripeterà più tardi.
TOTALE SCENA: 41" LV / 28" SV (-13")
 
 12B. 9.36 LV (4.33 SV): Una cliente intervistata per la pubblicità del detersivo Push si lamenta perché la camicetta bianca prima di essere lavata era blu. Nella SV solo un leggero taglio di due secondi.
TOTALE SCENA: 27" LV / 25" SV (-2")
 
 12C. 10.03 LV (-- SV): Una cliente considera più colori di rossetto che la commessa le mostra passandoseli sulla mano. Quando la cliente si allontana, la commessa si toglie la mano finta che utilizza per mostrare il i colori alle clienti.  Nella SV la scena non è presente.
TOTALE SCENA: 32" LV / -- SV (-32")
 
 12D. 36.48 LV (23.43 SV): Un commesso dei GM cammina nel reparto vestiti sbottonando i manichini femminili e lasciandoli col seno di fuori. Scambia però una cliente con un manichino sorprendendo lei e provando forte imbarazzo. Stessa durata nelle due versioni.
TOTALE SCENA: 17" LV / 17" SV (-)
 
 12E. 37.05 LV (24.00 SV): Un cliente vuole comprare un montone rovesciato e il commesso gli presenta una pecora viva. Nella LV sono presenti alcune sequenze in più che mostrano clienti chiedere vestiti simili e il commesso dei GM mostrare a tutti la stessa pecora. Quando un cliente chiede una pecora, lui risponde che non ne ha più.
TOTALE SCENA: 27" LV / 4" SV (-23")
 
 12F. 45.51 LV (32.13 SV): Un cliente prova un'auto giapponese a comandi vocali (che dice le elle al posto delle erre) e finisce per mandarla a quel paese perché troppo puntigliosa: l'auto risponde a tono. Nella LV la scena è preceduta dalle stesse immagini “di repertorio” presenti nella pubblicità della “Fiera del bianco”. Piccolo taglio di pochi secondi nella scena dell’auto.
TOTALE SCENA: 58" LV / 47" SV (-11")
 
 12G. 50.20 LV (36.05 SV): Un cliente gonfio di punture sul viso chiede un insetticida contro le vespe e un commesso gliene mostra in azione uno che fa precipitare dall'alto lo scooter omonimo. Stessa durata per le due versioni.
TOTALE SCENA: 22" LV / 22" SV (-)
 
 12H. 1.22.55 LV (59.56 SV): Una signora prende una confezione di profilattici per la figlia (vicina a lei) dicendo che così il fidanzato di sua figlia potrà darle la prova d'amore. La figlia, bruttissima, si gira e le dice di non averlo, il fidanzato. Stessa durata per le due versioni.
TOTALE SCENA: 10" LV / 10" SV (-)
 
 12I. 2.06.29 LV (-- SV): Parodia dello spot del Tartufone Motta, trasmesso in quegli anni: una ragazza sottrae un tartufo (questa volta il vegetale) dalle mani di una persona di colore, che risponde mandando la ragazza a quel paese. La scena non è presente nella SV.
TOTALE SCENA: 24" LV / -- SV (-24")
 
 12L. 2.17.08 LV (-- SV): Una commessa dei GM testa il funzionamento di alcuni prodotti tra i quali alcuni phon e... un vibratore! Anche questa scena è del tutto assente dalla SV.
TOTALE SCENA: 29" LV / -- SV (-29")
 
 
13. SIGLA FINALE
1’50’’ (durata LV), 1'50'' (durata SV): tagliati 0"
2.25.03 LV (1.48.43 SV): Canzone corale di tutti i principali attori. La durata e di 1'49" per entrambe le versioni.
 
 
I TRE INSERTI PRESENTI SOLO NELLA SV
Riesce difficile pensare che in una versione, quella breve, in cui tutto è stato ottimizzato e tagliuzzato per guadagnare secondi (e anche efficacia nel ritmo) esista qualcosa che invece è qui in più e manca nella LV, eppure è così. In due casi si tratta di qualche fotogramma di scarso interesse come il primo piano sulla mano che si appresta a premere la trombetta nell'episodio di Banfi al minuto 13.02 o l'inquadratura della Parisi che cammina sul cornicione al minuto 1.30.14. Discorso invece molto diverso (e legato al product placement) merita il taglio della scena tra la Muti e Botosso al minuto 1.20.20 della SV: Roberto (Botosso) ha appena detto alla Muti (se stessa), che gli aveva chiesto chi fosse quella certa Luisa di cui lui aveva parlato nella 205^ lettera speditale: "Ah, Luisa...". Lei lo guarda in attesa, lui cerca qualcosa nella giacca. "Che cerchi?", chiede lei. "Le sigarette", la risposta. "Vuoi una delle mie?" "Eh, sì", accetta lui (si noti che nella SV quando lui dice "Eh sì" lei ha già il pacchetto in mano mentre nella LV, che ha deciso di non mostrare mai il pacchetto,
 per lo stesso momento si taglia e incolla di nuovo la minisequenza di lui che si guarda nella giacca). A questo punto la LV stacca mentre nella SV vediamo la Muti che scarta un pacchetto di Multifilter e offre a Roberto la sigaretta riprendendo: "E allora questa Luisa?". "Credevo mi piacesse, solo che... abbiamo avuto anche una storia" "E poi...?", incalza lei. "E poi niente, e poi è finita." "Perché?" "Eh, perché non poteva continuare". "Perché?" torna a chiedere la Muti. Tutto questo breve dialogo non compare nella LV, che con qualche artificio riprende con lei che dice "E perché?" (la cosa fa sorridere, visto che non si sa a cosa sia riferito il perché, dal momento che c'è stato il taglio) e con la risposta di lui: "Perché io sono innamorato di lei". Si è in pratica voluto evitare di pubblicizzare il marchio di sigarette che evidentemente aveva pagato solo per la versione cinematografica. 15 secondi di taglio e un rimontaggio che comprende anche una versione alternativa della Muti che s'infila le due sigarette in bocca e se le fa accendere.
 
APPROFONDIMENTO INSERITO DAI BENEMERITI FEDEMELIS E ZENDER

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commenti (5)

RISULTATI: DI 5
    Didda23

    20 Maggio 2020 12:51

    Grazie ad entrambi. Bel lavoro!
    Markus

    20 Maggio 2020 13:26

    Magistrale.
    Zender

    20 Maggio 2020 20:14

    Grazie a entrambi, anche da parte da Fedemelis.
    Fedemelis

    21 Maggio 2020 06:12

    Grazie a tutti e soprattutto al paziente Zender.
    Zender

    22 Maggio 2020 14:18

    Speriamo che il paziente Zender si possa rimettere presto :). Grazie a te Fedemelis, un ottimo lavoro!