I migliori anni della nostra vita - Film (2019)

I migliori anni della nostra vita
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/09/19 DAL BENEMERITO ETICO
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Etico 25/09/19 10:42 - 9 commenti

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Guardare e ricordare. Ricordare e sognare. Sognare e rivivere. È la storia dei tratti della vita di Anne (Aimée) e Jean-Louis (Trintignant) al capitolo finale. Lelouch genera il suo explicit sul senso dell'amore nella vita e ne dichiara l'incipit: Ladri di biciclette. L'amore del figlio (Sire) verso il padre è la radice germinativa. Ricordando il passato con la splendida Anne, Jean-Louis dà un senso alla vita, al futuro. È cinema che racconta, intimista e universale, lirico e ironico, sognante e vero (dichiaratamente "neorealista"). Merci Claude.
MEMORABILE: “Si può dimenticare tutto ma non lo sguardo”; "Quando uno è solo ha paura di morire, quando si è in due si ha paura che l’altro muoia prima".

Paulaster 2/10/20 10:16 - 4429 commenti

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Terzo capitolo della storia tra Trintignant e la Aimée. Ci si rivolge ai ricordi con la lucidità come arma facoltativa. Viene evitato il lato spiacevole dei limiti fisici mettendo l'accento sulla tenerezza di momenti che si vorrebbero per sempre. Ben miscelati i flashback che raccontano di un amore senza tempo mentre il sorriso di Trintignant si illumina ancora negli sguardi verso di lei. Piccola retorica in frasi fin troppo didascaliche, compensata da dialoghi leggeri al limite della commozione. Il resto del cast scompare dietro ai protagonisti.
MEMORABILE: In macchina tra le vie di Parigi; Sulla spiaggia coi bambini; La poesia all'infermiera.

Caesars 18/01/21 10:58 - 3794 commenti

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Lelouch torna ad investigare nella storia d'amore tra Jean-Louis Duroc e Anne Gauthier. Il pezzo forte del film sono le ottime interpretazioni dei due protagonisti (Trintignant è davvero superbo, basta osservare il lungo primo piano iniziale sul suo volto...) e la trama è raccontata col tocco leggero e commovente tipico del regista. D'altro canto risulta eccessivo il ricorso ai flashback tratti dalle precedenti pellicole con i due personaggi, e totalmente inutile il lungo inserto del corto Rendezvous. Un uso più parsimonioso di tale materiale avrebbe giovato.

Kinodrop 2/03/21 19:49 - 2957 commenti

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Un uomo e una donna sono ormai invecchiati, ma la messe di ricordi, sentimenti, passioni ma anche di rimpianti sussiste e, sebbene fuggevole e a sprazzi, rappresenta per loro ancora una ragione di vita. Lelouch lega insieme con logica sentimentale e nostalgica l'incerto presente di Jean-Louis e Anne a squarci sempre più incombenti del passato, attraverso il recupero delle scene (e delle musiche) più evocative delle pellicole precedenti e un montaggio che ci dà l'illusione di un'eterna giovinezza dei protagonisti: gli intramontabili Trintignant e Aimée.
MEMORABILE: La corsa sfrenata nella Parigi semideserta; Sulla spiaggia con i bambini; I sogni ricorrenti di Jean-Louis; La poesia recitata all'infermiera.

Xamini 26/12/21 21:26 - 1254 commenti

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I migliori anni delle nostra vita sono quelli in cui si percepisce l'intensità di un sentimento. Quello tra Jean-Louis Duroc e Anne Gauthier passa ancora attraverso gli sguardi e affonda le sue radici in piena nouvelle vague, in quel Un uomo, una donna del 1966, il cui materiale filmico si interseca ripetutamente con questo, generando un nuovo stato emotivo, fatto di malinconia. Lelouch è leggero nel distillare nuove emozioni attraverso i suoi due interpreti in eccellente stato di forma, insiste un po' sugli inserti, ma l'amalgama è un sentimentale che pare di un'altra epoca.
MEMORABILE: I sogni credibili; Non vorrei crepare; Il piano sequenza folle per le strade mattutine di Parigi, ripreso da un corto del '76.

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  • Musiche Etico • 25/09/19 11:04
    Galoppino - 8 interventi
    Nei titoli di testa Lelouch dedica a Francis Lai e a Pierre Barou il suo lavoro. Lo meritano, non solo per la prolifica e struggente sintonia che li ha uniti nel passato, ma soprattutto perché questa è la testimonianza dell'eternità che le melodie semplici, di poche note, contengono nel loro nucleo. Note che sembrano la marea in Normandia, come i suoi flussi e riflussi, che ogni volta è una scoperta. Viene da chiedersi fino a che punto questo orizzonte perpetuamente cangiante possa aver influenzato la percezione di due uomini di mare (Lai viveva in Costa Azzurra, Lelouch si è fatto costruire una dimora qui(https://france3-regions.francetvinfo.fr/normandie/2015/06/03/decouvrez-l-incroyable-maison-de-claude-lelouch-tourgeville-grace-france-5-738419.html).
    A contrappunto di "Un homme, une femme", un classico delle soundtrack, gli acerbi tentativi di un certo Calogero, che pare piacere al regista. Così almeno si sente la differenza...
    Ultima modifica: 25/09/19 11:18 da Etico