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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/04/09 DAL BENEMERITO RENATO
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Renato 2/04/09 15:49 - 1648 commenti

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Noiosissimo filmetto d'avventura girato quasi tutto in squallidi interni con ritmi da soap opera sudamericana anni '70. La messinscena è a dir poco dilettantesca, e ci sono varie scene insertate da qualche documentario girato nella giungla. Organizzatore generale della pellicola è Giulio Giuseppe Negri, una vera garanzia in quanto a film orrendi.

Iochisono 29/06/09 20:40 - 133 commenti

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Delirio assoluto! Avevano un qualche documentario sugli animali e hanno imbastito un prima e un dopo in cui dei poveri attori sciagurati, nemmeno alle prime armi, vanno in Venezuela per rintracciare un fuggitivo sospettato di un delitto. In mezzo gli avanzi di documentario. A rendere tutto più assurdo il modo in cui viene girato il prima e il dopo di cui sopra. Forse mai si era visto nella storia del cinema una tale imperizia e sciaguratezza tecnica e formale accompagnare una simile follia narrativa. Da galera.

Daidae 14/08/10 04:30 - 3179 commenti

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Abbastanza bruttino, cast sottotono e improbabile (c'è Pagnani ispettore Interpol!) e con virata finale verso il thriller! Film che sa fin dal primo fotogramma di povero e mediocre, gli interni sono a occhio e croce 3 stanze, mentre il resto del film è girato nella giungla (Venezuela, dicono). Il film ha comunque una apprezzabile vena animalista (viene mostrato un documentario sulla barbarie ai danni degli animali e il protagonista principale è contro la caccia) e ogni tanto possiamo gustare scene di vita animale (perlopiù giaguari che mangiano).

Homesick 14/01/11 11:01 - 5737 commenti

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Di infima categoria, girato con una povertà di idee e mezzi e un dilettantismo epidemico equiparabili a quelli di La polizia ordina... Dal contagio non sono immuni le location – per lo più spezzoni di documentari sulla fauna del Venezuela malamente inseriti – e gli attori, tolti i caricaturali Cerulli e Mitchell: da Ravaioli non si cava la minima espressione credibile, Bolognesi avventuriero ecologista e Pagnani agente segreto sono del tutto fuori parte, la Loncar è chiamata giusto a mostrare cosce e seni in un tentativo di stupro e Mulè recita le battute con la grinta di un moribondo.

Fauno 15/05/11 17:33 - 2212 commenti

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Il genere non è per niente thriller, tantomeno avventuroso, rasenta a malapena il giallo classico. In pratica un'ibrida fanfaronata, anche perché al ritrovamento del bracciale si arguisce facilmente chi è il colpevole. Non è neanche del tutto da cestinare: le leggi e il linguaggio della savana venezuelana sono per certi versi da shock, ma per altri versi sorprendenti ed esercitano anche un certo fascino per chi è a un emisfero di distanza, anche mentale...

Panza 14/02/20 17:12 - 1842 commenti

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Fa quasi commuovere la cocciutaggine con cui si tenta di fare ciò che non ci si poteva invece permettere a livello di messinscena (si vedano l'inserimento di scene documentaristiche o la scena dell'aereo). Il risultato è pessimo. La storia si trascina alternando pellegrinaggi nella giungla, scene d'azione e lunghi dialoghi al bar: la pochezza della trama è oltretutto annichilita da una regia statica e oltremodo sciatta. Mitchell fa per l’ennesima volta il cattivo, mentre Paoloni viene declassato da Megadirettore a cameriere in livrea.

B. Legnani 5/01/23 21:29 - 5532 commenti

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Ciò che più imbarazza (e diverte) sono i tentativi di far credere che il film sia stato davvero girato in Venezuela, con poster messi ovunque, inserimenti (male collegati alla vicenda) di scene esotiche tratte da documentari, il che però produce effetti stranianti. Risibile trama d’avventura, sotto patina gialla. Recitato malissimo, ma con dialoghi del genere… Si salva un po’ Mulè, insolitamente contenuto, in un ruolo serio. Ultimo film della Audry. Folli apparizioni di Pagnani. Sorprende la presenza della Loncar. Mitchell, Ravaioli, Dottesio, invece, abbonati a film del genere.
MEMORABILE: "Chi vince piace agli dei, ma chi perde piace a me!".

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