Faccio presente a Victorvega che non c'era collezionista degno di questo nome che non cercasse questo film in qualsivoglia riedizione, anche se non particolarmente amante del genere, quindi no...era un problema grande come una casa...
Che poi, come sempre succede, molti ne siano rimasti delusi e che il modo di vedere il film non sia lo stesso per tutti è relativo, ma questo era forse il film più atteso in assoluto, ancor più di altri non ancora riesumati...
Infatti anche a me non ha fatto impazzire ma sono sicuro che se uscisse in DVD lo comprerei sicuramente. Ma più atteso anche di Maldodor (se mai riusciranno a recuperarlo)?
La copia di cine34 dura esattamente 88' 15''.Secondo il sito Italiataglia, la copia che ottenne il nulla osta (V.M.18) aveva una lunghezza di 2444m, pari ad una durata di 89' 20" circa.
Digital ebbe a dire:Ha già scritto tutto Fauno in home videoLa copia di cine34 dura esattamente 88' 15''.Secondo il sito Italiataglia, la copia che ottenne il nulla osta (V.M.18) aveva una lunghezza di 2444m, pari ad una durata di 89' 20" circa.
Mancherebbe quindi solo poco più di un minuto, e visto che la pellicola è passata in prima serata (quindi visibile a tutti) non si tratta di una grossa mutilazione (forse solo la scena dello stupro...)
Ha già scritto tutto Fauno in home videoFauno confrontava la copia da lui visionata al CSC con quella trasmessa da Cine34. Io ho citato durata della copia che ha passato visto di censura, che non è detto che sia uguale al 100% con quanto ad oggi disponibile. Tutto qui.
Buiomega71 ebbe a dire:E manco hai visto il filmHa già scritto tutto Fauno in home videoFauno confrontava la copia da lui visionata al CSC con quella trasmessa da Cine34. Io ho citato durata della copia che ha passato visto di censura, che non è detto che sia uguale al 100% con quanto ad oggi disponibile. Tutto qui.
Caesars ebbe a dire:Quindi come lo sai?Buiomega71 ebbe a dire:E manco hai visto il filmHa già scritto tutto Fauno in home videoFauno confrontava la copia da lui visionata al CSC con quella trasmessa da Cine34. Io ho citato durata della copia che ha passato visto di censura, che non è detto che sia uguale al 100% con quanto ad oggi disponibile. Tutto qui.
E manco hai visto il film
Quindi come lo sai?Se Digital dice che la copia passata su Cine34 dura 88' 15' e Italiataglia riporta un metraggio di 2444m, che corrispondono ad una durata di 89' 20", un calcolo non troppo complicato mi porta a dire che tra le due copie c'è una differenza di 1'05".
Buiomega71 ebbe a dire:Supposizioni quindi...E manco hai visto il filmQuindi come lo sai?Il film non l'ho visto, ma da questi dati suppongo che le differenze tra la copia V.M.18 uscita all'epoca (
Digital ebbe a dire:La copia di cine34 dura esattamente 88' 15''.Secondo il sito Italiataglia, la copia che ottenne il nulla osta (V.M.18) aveva una lunghezza di 2444m, pari ad una durata di 89' 20" circa.
Mancherebbe quindi solo poco più di un minuto, e visto che la pellicola è passata in prima serata (quindi visibile a tutti) non si tratta di una grossa mutilazione (forse solo la scena dello stupro...)
+++
Nelle foto in bianco e nero di repertorio, che scorrono veloci, si riconoscono Marisa Mell, Pier Luigi Torri e (forse) Gigi Rizzi.
UN PO’ DI ORDINE NELLA TRAMA
La visione del film, come segnalato da chi lo ha visto proiettato a Torino e da chi lo ha visto al passaggio televisivo, rende difficoltosissima la comprensione della vicenda. Molti i motivi: trama spezzettata da continui salti all’indietro, alto numero di personaggi, indicazione degli stessi con nomi poco memorizzabili, personaggi che entrano e escono in un amen, vicende diverse che si intrecciano, eccetera. Per chiarezza e per sintesi vi propongo la narrazione dell’intera vicenda, la cui lettura è consigliata per chi ha visto il film e vuole raccapezzarsi…
Per redigere quanto segue ho rivisto il film, interrompendomi più volte per capire nel modo migliore possibile. Quello che leggete non segue sempre la cronologià di quanto si vede nel film, perché altrimenti si sarebbero ripetute le stesse difficoltà. Ho cercato di unire fatti che nel film sono spezzati in più parti e ho narrato cose avvenute PRIMA, ma che nel film vengono presentate DOPO.
Non escludo di essere incorso in qualche errore ma, come si sa, è una sfida complessa. Basterà dire che, a meno che la cosa mi sia sfuggita, il personaggio di Venantini non viene mai chiamato Leo: ho dedotto che si chiami Leo perché si parla, nel film, di un Leo e non vedo chi possa essere, se non lui…
Saranno graditi suggerimenti e correzioni.
+++
Al Number One si trovano tutti quelli della Roma Male di alto livello: il proprietario Leo (Venantini), il titolare di un’agenzia fotografica Benni (Avram), il Commendatore (Turi), un Editore (Serato – si parla in realtà di Direttore, ma il ruolo ricoperto non può essere quello: probabilmente è stato un metodo per non identificare chiaramente un personaggio reale di cui si fece il nome), un Avvocato (attore non identificato). Arriva una telefonata all’Editore, seguìta con attenzione da tutti.
Vediamo agonia e morte di Debora (Tanzilli), moglie di Garner (Malco). Dopo avere assunto droga sta male. Lui chiama i suoi fornitori, Dino (Ross) e Massino (Mannari), che consigliano di lasciare che sopravvenga l’inevitabile decesso. Dato che esso ritarda, avvisano Leo (Venantini) della situazione. Leo contatta l’Editore (Serato) e quest’ultimo fa intervenire un medico fidato. Costui (Aureli) arriva e fa portare la donna in ospedale, ove giunge cadavere. Garner (Malco) parte subito per l’estero.
Al funerale di Debora nessuno si fa vedere, tranne l’attricetta Sylvie (Jade), identificata da due poliziotti. Sylvie telefona per una soffiata ai Carabinieri: al convento di Monterenzo ci sono quadri rubati. Dino (Ross) e Massino (Mannari) vanno alle Capannelle, ove incontrano Pupo (Di Luia): sono i tre personaggi di rilievo della Roma Male di basso livello.
Il Commendatore (Turi) perfeziona una truffa con un notaio compiacente: fa risultare di avere acquistato dei quadri dal legittimo proprietario (un nobile), nel frattempo deceduto, quadri che erano intanto finiti in casa di Garner (Malco). Nel suo studio c’è un suo complice, il Ragioniere (Lollobrigida). Costui è un usuraio in affari con lui. Lì lo raggiunge una telefonata da Pupo (Di Luia), che riceve l’incarico di punire due coniugi (Scotti e la Calderoni) che hanno reso un prestito con assegni scoperti: botte a lui, stupro a lei.
Sylvie (Jade) si confida con Massimo (Mannari), che era con la sua donna Betsy (de Valvert), e gli racconta che in sua presenza Benni (Avram) aveva ricevuta una telefonata dal nobile Rudy (attore non identificato), che aveva collaborato per il furto di quadri presso il di lui zio (attratto al Number One mentre lo derubavano), affinché il Commendatore, per questa sua complicità nel colpo, stracciasse alcune cambiali. Dopo di che, lo zio era stato eliminato e di Rudy era stato inscenato all’estero un finto suicidio, sbrigativamente accettato come tale dagli inquirenti del luogo.
Massimo (Mannari) le dice che non deve temere più di tanto Benny (Avram), perché i veri “cattivi” del giro sono il Commendatore (Turi) e Leo (Venantini).
Il commissario Vinci (Montagnani) va a interrogare un po’ tutti quelli del giro di Garner. Il Commendatore (Turi) gli fa capire di intuire di essere intimo con una Casa Reale, l’anziana madre (Franchetti) del citato Rudy non dice nulla, l’avvocato non si sbottona. Quest’ultimo va poi da un gallerista (D’Ettorre Piazzoli), coinvolto nel giro dei quadri rubati, nonché dal Direttore di un Monte di Pietà, a sua volta complice. Dissuade altresì senza sforzo la nobildonna (Franchetti) dall’intraprendere ogni via legale.
I carabinieri guidati dal Comandante (Pistilli) trovano alcuni quadri al convento di Monterenzo e arrestano il priore. Dopo di che il Comandante prima riceve Sylvie (la Jade) che si confida solo a patto di non verbalizzare nulla (gli narra la vera dinamica della morte di Debora), e poi va ad arrestare Dino (Ross) che stava giocando a poker in modo truffaldino. Questi ammette che la cocaina trovata in casa sia sua, ma dice di averla tenuta come ricordo per il fatto di essere stato lui, nell’estate precedente, a fare da corriere per uno yacht, in cui stavano alcuni membri di una Casa Reale. Finisce in carcere, dove va a fare più o meno da sagrestano.
Sylvie (Jade) viene sequestrata ed eliminata da Pupo (Di Luia) e compagni. Intanto Massimo (Mannari) e Betsy (de Valvert) fuggono da Roma. Lui le spiega come è entrato nel giro e rimpiange i tempi in cui si limitava a trafficare in quadri rubati. Saputo dell’arresto di Dino (Ross), lui telefona a quelli del suo giro, per dire che vuole soldi per fuggire in Svizzera e tacere su ciò che sa. “Gli amici” gli dicono che accettano la proposta, ma poi li eliminano entrambi.
I due investigatori (Montagnani e Pistilli) fanno il punto. Vinci (Montagnani) riceve una telefonata da Serato (l’Editore) che ammette di essere stato conoscente dei Garner e nulla di più. Non hanno elementi certi, per cui provano a provocare i sospettati. Premono su Benni (Avram), che nega di riconoscere la salma (nel frattempo ritrovata) di Sylvie (Jade). Lui si innervosisce, fa una telefonata e minaccia l’interlocutore.
Scoppia una bomba al Number One. Benni (Avram) incontra Leo (Venantini) e lo sfotte al riguardo. Esplode un’automobile in un garage. Non si capisce di chi sia, ma si scopre che era stata usata per trasportare quadri rubati.
Pupo (Di Luia) va dal Commendatore (Turi) e si lamenta di come vanno le cose. Poco dopo lui e i suoi accoliti vengono eliminati da un gruppo di sicari. Avevano appena saputo che era stata ordinata l’autopsia di Debora, per stabilire le vera cause della morte.
I due investigatori assistono alla riesumazione, commentando di non avere prove nei confronti di nessuno e che i reciproci fastidi che i vari soggetti si sono recentemente fatti l’un l’altro non avranno seguito, come a nulla servirà l’esito dell’autopsia.
Confermo la bontà del lavoro (anche se sarebbe più giusto lasciare che gli utenti ci arrivino da soli!!!), ma non sono assolutamente d'accordo sul fatto di Leo, che per me non può essere Venantini.
O Leo non si vede veramente MAI, e allora è quasi una figura simbolica e astratta, ma comunque incisiva sul film, o è quello ricciolino con gli occhiali da sole, che si vede con l'altro completamente calvo, che probabilmente è il padrino al confino, dalla cui villa-rifugio vengono fatte partire in elicottero le opere d'arte rubate. O al massimo puoi invertire le parti, e allora è quello calvo. Ma Venantini la stoffa del boss più temuto non ce l'ha affatto, neanche da lontano; è il titolare del locale e riga (poi ovvio che è uno che conta, ma non il boss supremo). Altrimenti dimmi in quale minuto l'hai sentito nominare come tale; in questo caso mi arrenderei all'evidenza.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/12/21
Fauno, Geppo
Carletto, Cocoto, Bullseye2
Nicola81
Daidae, Il Gobbo, Mco, Pessoa, Trivex
Aborym, Nick franc, Androv, Caesars, Paulaster, Bubobubo, Deepred89, Marcel M.J. Davinotti jr.
Reeves, Cotola, B. Legnani, Victorvega, Ronax, Schramm