Poppo • 17/11/16 11:31
Galoppino - 466 interventi Franz ebbe a dire:
Von Leppe, proprio così infatti, sono le due interpretazioni più probabili, ritengo.
SPOILER
Propenderei per la tesi del nulla assoluto, rivelato dalla martirizzata, tale da condurre a un senso di impotenza la vecchia che, forse, resasi conto non solo dell'assoluta assenza di trascendenza nell'aldilà, ma anche di avere sprecato la vita terrena in una ricerca tanto disumana quanto perfettamente inutile e, alla fine, stupida, si spara per raggiungere prima questo...nulla.
Io direi che è ancora peggio. Quoto la tesi di Buio ma aggiungo dell'altro. (
continua lo SPOILER)
L'ipotesi del “nulla” è dato dal fatto che la stessa estasi è prodotta anche da stati di massimo piacere erotico (e ci sono ragioni scientifiche che lo spiegano). L'estasi sul volto come risultato del martirio della carne suggerisce il legame con Dio e la fine della sofferenza terrena; questa è una tesi mistico-teologica che alimenta i fanatismi religiosi da secoli. Dunque se la tipa si spara è perché porta con sé il segreto di questo “nulla”, in sostanza la mancata comunicazione divina. La martirizzata vedrà/sentirà quel che il suo cervello le suggerisce, magari la tetta di sua madre alla prima poppata. La vecchia bastarda è solo uno dei tanti custodi della menzogna. Dunque si spara è tutto viene resettato. Chi credeva nelle fantasie continuerà a crederlo. Detto più crudamente: il martirio continua... .
In questo aspetto però il film risulta terribilmente fragile quando invece, con poco, poteva risultare fortemente sovversivo; infatti credo sia difficile arrivare a questa lettura del finale. Perché se ricordo bene è solo la presenza della famiglia custode di terribili sofferenze che può aiutare a capire la critica sociale e religiosa che ci sta dietro.
Il film l'ho visto due volte. La prima perché me lo avevano segnalato come fonte di alcune ispirazioni per The Ward di Carpenter; la seconda perché volevo capire se la pessima impressione che mi aveva fatto alla prima visione sarebbe stata riconfermata. Ma non sono giunto a un verdetto finale e, soprattutto, non so se ho voglia di rivederlo per la terza volta... .
Di certo è un film di denuncia sociale e religiosa. Non un banale horror “per far paura” o “raccapriccio” (anzi secondo me non è proprio un horror). Diciamo che è un film di un certo impegno ma che leggendo in una sola direzione questa indagine dell'estasi, quella del martirio della carne (perché ci sarebbe anche la “trans mistica”, per rimanere in tema filosofico e religioso), a mio parere rischia il flop della decodifica ideologica da parte dello spettatore. Infatti il pubblico dell'horror è spesso terribilmente conservatore e quindi difficilmente se la sentirà di mettere in discussione il mondo in cui vive e la religione in cui è stato invitato a credere. Infine, il resto del pubblico evita roba del genere.
In sostanza se il regista voleva dirci qualcosa di sovversivo e smascherare il fanatismo religioso il rischio è che abbia comunicato l'opposto, nel migliore dei casi ha lasciato le cose come stavano. Cosa che, ahimè, accade abbastanza spesso.
Ultima modifica: 17/11/16 11:37 da
Poppo
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