Buiomega71 • 17/12/16 09:56
Consigliere - 27103 interventiOh, ma che gradevole sorpresa questo
Krampus e che regista da tenere assolutamente d'occhio che e Dougherty
Non ci avrei scommesso cinque centesimi bucati (infatti, temevo nella solita pagliacciata tutta CG per famiglie, tronfia e poco divertente).
L 'incipit al centro commerciale con la gente che si scanna per i regali di Natale mi stava dando tremendamente ragione (sudavo già freddo), ma subito dopo il film decolla e non si ferma più, in un crescendo di perfidia, cinismo, inquietudine che sfocia nell'horror puro
L'arrivo dei parenti per il pranzo natalizio mette subito cianuro che manco
Parenti Serpenti di Monicelli (la lettura della letterina a babbo Natale, a tavola, e di rara crudeltà), alcune trovate fanno sbellicare (la foto fatta al centro commerciale dalla famiglia, con il babbo natale che guarda lascivo le grazie della figlia maggiore, e da antologia), poi, Dougherty , cambia atmosfera, tutto diventa oscuro e tetro, una bufera di neve, la notte perenne, il ghiaccio che tutto ricopre, gli inquietanti pupazzi di neve stampati fuori casa come i posseduti fuori dalla chiesa nel
Signore del Male e il film vira nella fiaba nerissima, nell'horror tout-court.
Lo straziante flashback animato raccontato dalla nonna tedesca (lo strappo del pupazzetto di babbo natale dalle mani della bambina e barbaro e brutale, l'avidità per un tozzo di pane) tocca il cuore ed è quasi insostenibile per la sua cattiveria
Poi arriva il
Krampus , un mostruoso alter-ego di Babbo natale, davvero spaventoso, la CG (grazie a dio) viene baipassata (ottimi gli SFX di Matthieu Baptista e della jacksoniana WETA), il fantasy dantiano sviscera nell'oscuro mondo horror anti-natalizio e alcuni tocchi grotteschi/horror rimandano all'epoca d'oro dell'Empire bandiana.
Terribili omini al pan di zenzero che sembrano i cuginetti dei
Gremlins e giocherellano con la sparachiodi in cucina (cultissimo), mostruose bambole viventi jameswaniane, orsetti di peluche carnivori parenti stretti di quello di
Dolls (da antologia quando zia Dorothy le fà saltare la testa a fucilate), micidiali piccoli robot che sembrano lo scheletro metallico di
Terminator, osceni e viscidi vermoni/clown (l'omino a molla) con la dentatura squalesca simil
IT che ingoiano, ridono e applaudono, gli inquetanti elfi mascherati e la loro home invasion, tanto che mi pareva di vedere
The Strangers, la sacca dei giocattoli viventi che manco
Demonic Toys, i risucchi nella neve alla
Tremors, il corriere di DHL morto di terrore, congelato, nel furgone, che omaggia
La Cosa, il prefinale che ha tutta l'aria di un sabba, la chiusa incubotica nella palla di vetro che manco Orson Welles.
Una parata di creature infernali (simbolo del natale) da crogiolarsi, la commedia anti natalizia diventa un horror con tutti i crismi e i ninnoli.
Era dai tempi di
Gremlins che non vedevo un horror/grottesco natalizio così divertente e cattivo, in più adombrato dall'oscurità e da un atmosfera glaciale e che nega il classico happy end
Dougherty accelera e non si ferma più e , in qualche frangente faceva capolino anche un flebile eco ai natali rosso sangue di
Black Christmas.
Sicuro che Joe Dante ha più che gradito e sui titoli di coda avrei voluto il theme song di
Gremlins
Dougherty, sui titoli di coda, ringrazia Peter Jackson e Fran Walsh.
Davvero una notevole sorpresa che non mi sarei mai aspettato. Consigliato dopo il cenone e prima di aprire i pacchi natalizi
Credo a tutto, mi hanno appena fatto il culo quattro biscotti di natale.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 22/01/21
Pumpkh75
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