Brainiac • 26/04/15 14:22
Call center Davinotti - 1464 interventiBocciato. E' un clamoroso passo indietro rispetto all'approccio sociologico di un
Entre les murs (
La classe) o a quello provocatorio de
L'onda. Lo stile narrativo -come giustamente qualcuno fra di voi ha notato- è più quello di
Confessions (2010): uno sterile "cerchiobottismo" che da una parte instilla il dubbio sui metodi ferrei (o presunte "attenzioni particolari alle studentesse") del professore, e dall'altra cerca di scardinare (magari giustemente) l'archetipo bonario della "meglio gioventù" che si ribella, okkupa e lancia messaggi poetici via radio. Nel voler a tutti i costi -con profusione di didascalismo- infliggere un apologo morale allo spettatore
Class Enemy diventa
l'Attimo fuggente degli Anni Dieci
--------Attenzione S P O I L E R---
e allora ecco che serve il monologo finale che lascia basiti "siete come tronchi nella corrente di un fiume... vi ho permesso di crescere", si rende necessaria la scena madre delle maschere per mostrare la tendenza al conformismo dell'adolescente, ecco che il professore si deve presentare come figura intransigente per creare dissidio (quando in realtà già
La classe, film del 2008, mostrava come financo un professore psicologo anticonformista e "amico" degli studenti poteva diventare vittima sacrificale di studenti carnefici e confusi, di famiglie accondiscenti e cieche, di un sistema scolastico fallimentare sin dalle fondamenta.
-------Fine Spoiler
Class enemy ha bisogno di esplicitare ciò che è davanti agli occhi di tutti (le differenze sociali, il figlio del politico razzista, i cinesi lavoratori e diffidenti), ha la necessità di seguire un percorso narrativo standard (ancor più standard proprio perchè agganciato alla moda della "disattesa" degli snodi narrativi tipica del cinema indipendente moderno, si vedano i già citati
Confessions, in cui c'è un colpo di scena ogni 22 secondi o il bellissimo
Una separazione ed il suo tourbillon di punti di vista alternati).
Daniela, Deepred89, Giùan
Xamini, Paulaster, Galbo
Cotola
Schramm, Kinodrop