Visite a domicilio - Film (1978)

Brutto certamente no, deludente certamente sì. Nonostante un grande Matthau (che ricorda se stesso in È ricca, la sposo e l'ammazzo) ed un bravissimo Art Carney, qui primario inetto ed un pochino perfido, il film non decolla mai, per di più con Glenda Jackson non abbastanza valorizzata. Qualche battuta divertente (come quando Matthau vede Carney col camice sporco e, preoccupato, gli chiede se ha operato, al che l'altro risponde "No, ho lavato l'automobile"), ma era lecito attendersi molto di più.

Pellicola ingolfata, che fa fumo proprio quando tenta di cambiare registro (la relazione tra i due protagonisti). Ed è un peccato, perché Matthau è in buona forma e alcuni scambi verbali tra lui e la Jackson sono piuttosto godibili. Certo, a parte loro resta ben poco, visto che anche il vecchio dottore, rintronato e senza un minimo di etica, sembra più che altro una macchietta (non male però quando fa le condoglianze dopo mesi a Matthau e sbaglia il nome della defunta). Il finale poi è davvero poca cosa. Resta comunque vedibile, ma abbassando le pretese.

Commedia sentimentale che vede come protagonista Walter Matthau, vedovo chirurgo datosi alla bella vita e indipendenza. Corteggerà diverse giovani donne ma rimarrà "rapito" dalla più matura Glenda Jakson. Film divertente e spassoso dettato dall'ottima prova dei due protagonisti e dai giusti ritmi. Buona  prova anche di Art Carney come direttore scervellato dell'ospedale. Scoppiettante!

Dopo decenni di fedeltà coniugale, diventato vedovo un chirurgo si dà al libertinaggio con donne giovani e poco impegnative fino a quando incontra una divorziata più matura che crede nel valore della monogamia... Commedia sentimentale condita da qualche blanda battuta satirica sull'ambiente ospedaliero mirata soprattutto contro il personaggio del direttore rincitrullito interpretato da Carney.  La sceneggiatura non è molto brillante e talvolta arranca, ma il film è reso comunque piacevole dall'ironia, ora pungente ora bonaria, dei dialoghi della splendida coppia Matthau-Jackson.

Quasi un'entrata ad effetto quella di Matthau barbuto che, forte della caratteristica verve, lascia ben sperare. Dopo la rasatura però anche il copione perde un po' di pelo pur conservando il vizio di qualche arguto scambio e poco più. La Jackson non sembra proprio la partner ideale, brava e altezzosa tradisce quella che sarà la sua vera vocazione (la politica).Così la commedia si fa irrimediabilmente leggera, e il significato arranca; quasi di cattivo gusto poi il litigio sul vano scale. Matthau travestito cerca la risata, ma in realtà  tutto si risolve con un generoso sorriso.