La mano del regista tiene ferma la barra del timone verso la rotta del "Non male, dopotutto": buoni attori, trama lineare, ma non priva di tensione, ambientazione inusuale (i pantani della Louisiana). Purtroppo il finale eccede: il protagonista con tutina di lattice coccodrillesco e un Chaney fulminato dalla nostalgia (della sua interpretazione ne L'uomo elettrico) depotenziano la positiva carica horror già accumulata. Curiose le maschere di protezione (dei pazienti) che ricordano "L'urlo" di Munch. Graziosa la Garland.
Se non vado errato, questo è l'unico film di fantascienza anni '50 (insieme a "Attack of the Giant Leeches") ad essere ambientato nel Profondo Sud degli USA (nella fattispecie, in Louisiana). E non è del tutto malvagio: l'ambientazione regge piuttosto bene, la suspense abbastanza efficace, discreta la recitazione (anche se un po' sopra le righe, ma non si può avere tutto dalla vita). A patto che la smettiate di scompisciarvi dalle risate per il mascherone gommoso dell'uomo alligatore...!
Un valido titolo alternativo potrebbe essere "Ho sposato un alligatore venuto dalla Lousiana". Stiracchiando un esile "mistero" per quasi tutto il film, il colpo di scena è inesistente. Nemmeno la breve durata (70 minuti circa) aiuta a colmare le lagu... lacune del film che sembra solo una brutta copia di Il terrore sul mondo. Appare in una particina uno sbronzo Lon Chaney che ricalca il personaggio di Capitan Uncino. Il tragicomico uomo alligatore sembra pronto per apparire in un episodio di Kamen Rider.
Pellicola con una sua dignità narrativa, data soprattutto dai protagonisti (lei, abbandonata sul più bello, lui, con un rettìleo segreto e i padroni della villa maledetta, come la definisce la domestica di colore: il classico dottore immerso negli esperimenti e la moglie che lo copre). Se poi aggiungiamo anche un tizio con uncino (perché la mano se l’è gustata un alligatore), che si diverte a sparargli e investirli, ecco che il quadretto è completo. A dare la mazzata però, facendo scivolare il tutto nel ridicolo, ci pensa la mutazione finale (visivamente improponibile). Comunque, un'occhiata..
MEMORABILE: La spiegazione del dottore sull'idrocortisone, sulla ghiandola pituitaria degli alligatori e sulla rigenerazione cellulare; Coccoman vs coccodrilli.
Classico science fiction anni 50 con qualche pregio e altrettanti difetti. La vicenda ruota attorno a una donna in cerca del marito creduto morto in seguito ad un incidente e che rintraccia nella villa di un scienziato, il quale, mediante tessuti di rettili, riesce a guarire esseri umani con profonde ferite. B-movie che si fa apprezzare grazie ad una regia che sa il fatto suo e per la presenza di attori che, pur non essendo dei fenomeni, risultano appropriati nei rispettivi ruoli. Peccato per il finale (effetti speciali risibili).
Si mantiene interessante per tutta la prima parte, dove una ragazza è sulle tracce del marito scomparso. Tracce che la porteranno in Lousiana, ottima dal punto di vista della ricostruzione del paesaggio paludoso, infestato dagli alligatori e con un Lon Chaney pazzo e ubriacone. Il film regge anche all'apparire del volto sfigurato dell'uomo coccodrillo, ma è nel gran finale gommoso (malgrado sia divertentissimo) che l'opera perde di qualità.
Fantascientifico che poteva essere molto più interessante rispetto al prodotto finale. Tralasciando il discorso sul trucco del mostro (neanche tra i più ridicoli del genere però, a mio avviso), il film non è granché, puntando troppo sul mistero e dando poco spazio all'horror vero e proprio, che si consuma in pochi minuti. Stracult comunque Chaney jr. uncinato. Un'occasione sprecata, perché sulla carta il film poteva essere formidabile (anche se rimane comunque discreto).
Esperimenti genetici che generano mostri. La premessa, alquanto risaputa negli ambienti del genere, non tragga in inganno. Questo film regala una prima parte di pregevole fattura, con un avvicinamento alla magione degna delle omologhe e disperanti avventure per giungere ai castelli più oscuri della cinematografia horror. Poi, ovviamente, allorché si palesa la risultanza di tali bizzarrie da laboratorio, il livello tende a scendere. Ma non merita la dispersione nell'oblio, soprattutto per le affascinanti location melmastri.
MEMORABILE: La sgradevolezza dell'uomo con l'uncino.
Comincia come un noir con cadenza misteriosa e sfumature da intrigo psichico; vira poi repentino nei territori dell'assurdo fantachimerico; concluderà le danze in prossimità di una tragica festicciola di carnevale. Riesce a intrattenere e incuriosire evocando una piacevole atmosfera da orrore enigmatico. Vedremo: uno scienziato su di giri, geniale ma fallimentare; una fanciulla in pericolo; paludi, serpenti, alligatori, esperimenti con la radioattività. Apparizione cult per Chaney Jr., nella parte di un vecchio alcolizzato (e maniaco sessuale).
Film invecchiato male, che nonostante la breve durata perlopiù annoia e non riesce quasi mai a farsi interessante. Lo spunto è buono e il mistero ben trattato, ma mancano le scene veramente interessanti e che coinvolgano lo spettatore. Anche i vari personaggi non convincono ed appaiono inutili nello svolgimento del film. Da notare l'impegno profuso e una sceneggiatura comunque interessante. Ma resta l'impressione di vedere un film che non prenda mai davvero, in cui sia la vera fantascienza che il vero horror siano i grandi assenti. Si poteva fare di più.
Più che per il grottesco mostro (saggiamente ripreso in tutto il suo rozzo splendore solo negli ultimi minuti), il film è da ricordarsi per le riuscite atmosfere da southern gothic d'epoca, perfetto giaciglio per un rarefatto clima mystery che orienta l'opera su iter fanta-drammatici più che horror. Una volta sbrogliata la matassa e scoperte tutte le carte, il ritmo arranca e l'attenzione tende a dissiparsi, in attesa del mirabolante (e godibilmente naif) finale. Buon cast, con un Lon Chaney laido e un'incantevole Beverly Garland. Non sarà L'esperimento del dr. K, ma si può guardare.
MEMORABILE: L'arrivo alla desolata stazione della Lousiana e la villa decadente oltre la palude; Aggressione di Chaney; La pelle squamosa degli uomini alligatore.
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Va beh, pazienza, la lascio soltanto qui. Ho notato che Max ed io nei confronti di questo film la pensiamo in modo diametralmente opposto! A proposito, ho avuto modo di vedere i vostri faccini e sembianze sulle foto inerenti la "reunion" per le location de La mazurka... che combriccola! Mancava qualcuno, però... peccato
DiscussioneZender • 20/05/10 10:03 Capo scrivano - 47907 interventi
Beh, in fondo solo un pallino di differenza non è poi così tanto. Neanche tu sei riuscito ad andare oltre le due e mezzo in fondo. 2 è la perfetta media che vi riavvicina.
Non ho capito se parlare dei nostri faccini sugli "uomini coccodrillo" sia un'ironia voluta o meno eheh. Comunque ne mancavano eccome, non si riuscirà mai a incontrarci tutti purtroppo (anche per questioni legate alle distanze, ovvio).
Zender ebbe a dire: Non ho capito se parlare dei nostri faccini sugli "uomini coccodrillo" sia un'ironia voluta o meno eheh. Comunque ne mancavano eccome, non si riuscirà mai a incontrarci tutti purtroppo (anche per questioni legate alle distanze, ovvio).
Ma figurati, ehm, non mi permetterei maiiii...!
Però, però, in effetti la "curiosità morbosa" resta...
Ma Ciavazzaro sarà "umano" o assomiglierà più a una creatura ameboide dotata di pseudopodi come il poliziotto alieno di Strisciava sulla sabbia di Clement..?
E uno che sceglie come nick 124c, come diavolo può essere fatto..!? E Brainiac...!?
Per carità, sto' scherzando, spero di non offendere nessuno (fra l'altro con 124c non ci siamo capiti tanto bene: sospetto che lui mi consideri appassionato di cose che lui ama, visto che, molto gentilmente, mi "chiama" spesso, e non ho cuore per dirgli che, se mentre alcuni gusti in comune l'abbiamo - certi spionistici, ecc, ecc - altre cose, tipo i cartoons giapponesi di robots o i super-eroi stile Marvel, beh, proprio non mi piacciono...).
E uno che sceglie come nick 124c, come diavolo può essere fatto..!? E Brainiac...!?
Per carità, sto' scherzando, spero di non offendere nessuno (fra l'altro con 124c non ci siamo capiti tanto bene: sospetto che lui mi consideri appassionato di cose che lui ama, visto che, molto gentilmente, mi "chiama" spesso, e non ho cuore per dirgli che, se mentre alcuni gusti in comune l'abbiamo - certi spionistici, ecc, ecc - altre cose, tipo i cartoons giapponesi di robots o i super-eroi stile Marvel, beh, proprio non mi piacciono...).
R.f.e. ebbe a dire: Per carità, sto' scherzando, spero di non offendere nessuno (fra l'altro con 124c non ci siamo capiti tanto bene: sospetto che lui mi consideri appassionato di cose che lui ama, visto che, molto gentilmente, mi "chiama" spesso, e non ho cuore per dirgli che, se mentre alcuni gusti in comune l'abbiamo - certi spionistici, ecc, ecc - altre cose, tipo i cartoons giapponesi di robots o i super-eroi stile Marvel, beh, proprio non mi piacciono...).
Scusa R.f.e. ma se invece ti "chiamo" io (non altrettanto spesso, ma altrettanto gentilmente) per sapere di chi è la voce di un doppiatore... fatti coraggio e dimmi pure che è un film che non ti interessa: io non mi offendo di certo!
Stai tranquillo, se conosco il film (vedi, a differenza di altri settori del cinema però, il film devi averlo VERAMENTE visto, e da poco, per ricordarti il doppiatore) te lo dico senz'altro. Comunque me lo hai chiesto talmente poche volte che non me lo ricordavo neppure. E poi siamo quasi "compari di basetta"... ah, ah, ah...!