Il mostro della Via Morgue - Film (1954)

Thriller americano che mantiene i canoni dei film del decennio precedente aggiungendo il colore (e uscì in 3D all'epoca) con un risultato gradevole. Nella ricostruzione dei tetti di Parigi si sente l'influsso dell'espressionismo. Il gorilla è credibile per l'epoca (è lo stesso che si può vedere anche in alcune pellicole di Stanlio e Ollio, forse il colore gli nuoce un po'). Ispirato al racconto "I delitti della Rue Morgue" di Poe, è inferiore per alcuni versi al precedente Dottor Miracolo.

Il trapezista si avvita nel salto mortale e sembra che schizzi fuori dallo schermo per atterrare... sul mio divano! E quando entra in scena "lui": il gorilla Sultano, peggio ci sentiamo! Anche senza 3D, questo è un "pop-out film", un fotoromanzo animato, un cartoon. Sfondi posticci dai contorni ultra-definiti, colori sgargianti, facce gommose che si deformano in espressioni esagerate, manca solo il fumetto con "wow", "aargh", o "sigh": uno stile molto divertente per raccontare una storia fosca e truce, di furia bestiale e di follia umana. Forse il tenebroso Poe non sarebbe contento, ma noi sì!

Dopo il buon successo de La maschera di cera, interpretato da Price e in 3D, la Warner realizza un altro horror ispirato a Poe e di nuovo destinato a una visione stereoscopica. Il risultato è questo interessante ibrido nel quale predomina un colore acceso e vivace, ottimamente reso anche in 2D. Non estraneo al registro commedia, appare comunque riuscito grazie alla validissima interpretazione di Malden e alla buona resa del gorilla, ovviamente finto, per l'epoca ottimamente realizzato. Finale drammatico, forse ispirato da King Kong. Piacevole.