Note: Aka "Virus". La versione originale di 155 minuti è disponibile su dvd americano. L'edizione europea è ultra-cut, e nell'edizione italiana non ci sono più le scene con Shin'ichi Chiba.
Uno degli ultimi catastrofici dell'eta d'oro, con un grande cast internazionale di esperti attori e apprezzabili musiche (soprattutto quella sui titoli di coda). Di catastrofico (dalla malattia al terremoto) ce n'è parecchio. Non così disprezzabile come si sente dire.
Un film così crea sicuramente una certa inquietudine (il virus MM88, o influenza Italica!, sfrutta altri virus potenziandoli). E' tutto basato sui dialoghi, sulle teorie e, soprattutto, sul fatto che, oltre al virus, ci sia pure in arrivo un bel terremotone in grado di attivare il sistema missilistico (le disgrazie non vengono mai sole). Attori in parte e una buona sceneggiatura (che non fa sconti) contribuiscono alla riuscita finale.
MEMORABILE: Il dialogo iniziale tra il sopravvissuto e lo scheletro di un poveraccio; Sopravvivono 850 uomini e 8 donne (ci sarà qualche piccolo problemino).
Non bruttissimo come dice certa critica ma nemmeno uno dei migliori del suo genere. La tensione non è molta perché tutto girato in interni e la catastrofe non si fa mai davvero incombente. Il film è riscattato così dalla buona prova del cast stellare (soprattutto Glenn Ford e Bo Svenson, gli altri si affidano a performance di routine) e da una storia che, per quanto assurda, non concede buonismi.
Più catastrofico di così sarebbe impossibile: oltre alla pandemia letale abbiamo qui anche un terremoto e la minaccia nucleare. Più dialogato che spettacolare e non esaltante nella messa in scena, ha però il merito di suggerire riflessioni non banali (le problematiche dovute alla sproporzione uomini/donne tra i sopravvissuti) e di colpire nel segno con il suo pessimismo, anche se l'epilogo riapre le porte alla speranza. Ottimo cast internazionale (Ford e la Hussey i migliori), belle le musiche.
MEMORABILE: "Non è detto che gli Stati Uniti abbiano il monopolio degli idioti"; L'inizio e il finale.
Il mondo è in ginocchio, gettato nella polvere dalla terribile "influenza italica" che decima la popolazione. L'unica speranza di salvezza sarà il gelo antartico. Catastrofico vecchio stile, molto solido nella costruzione, un po' meno nella rara abilità di cambiare passo quando serve. Appare abbastanza monolitico e sorretto dalle buone prove di un cast composto da nomi importanti (Ford, Kennedy, Svenson, Silva e una giovane Hussey). Sicuramente un prodotto non disprezzabile.
Narrativamente falciato e boicottato dai tagli imposti dalla distribuzione, l’ambizioso progetto di Kinji Fukasaku è un mancato kolossal dalle evocazioni horror e un clima di inquietante vulnerabilità. L’uso delle location aiuta senza dubbio a rendere più terrifica la pervasività della minaccia, ma è nell’iridescente cast che il film trova il suo reale punto di forza. Peccato solo per quel finale dalle fin troppo calcate parvenze melodrammatiche.
Il film più costoso mai realizzato fino a quel tempo in Giappone, e in co-produzione con gli americani, è assurto a una nuova celebrità e a rango di "profetico", per via dei fin troppo noti avvenimenti degli ultimi tre anni. Contiene pagine di grande suggestione (da vedere però nella versione lunga nipponica di oltre quaranta minuti in più) come la lunga parte in una Washington deserta e piena soltanto di scheletri e vegetazione. Al netto di qualche ingenuità (la parte in Italia girata... in Turchia!) è un film affascinante e che Fukasaku dirige con intelligenza e inventiva.
MEMORABILE: La trovata della "Mutua distruzione assicurata", anche una volta che le macchine cioè i computer si rendano conto di non avere più uomini al comando.
Chuck Connors HA RECITATO ANCHE IN...
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Grazie delle chiamate, ragazzi, Virus rimane legato a quella sfera di misteriosa fruizione (il Ciava ben la definisce "cupezza di fondo") che mi ha sempre affascinato.
ricordo che questo titolo, di pari passo con poltergeist, fu uno dei primi a circolare tra il 1985 e il 1986 assieme ai primi vcr vhs. era sempre al centro dello scaffale, ma per non so quali motivi non mi è mai interessato vederlo, nonostante zii e cugini me lo proponessero di continuo...
DiscussioneNicola81 • 14/03/20 22:33 Contratto a progetto - 693 interventi
Come mai dal mio commento è stato eliminato il riferimento al Coronavirus? Giudicato di cattivo gusto?
DiscussioneZender • 15/03/20 08:02 Capo scrivano - 48905 interventi
Non cattivo gusto, semplicemente come già detto evitiamo i contatti con l'attualità, per i quali c'è il forum, dove in discussione generale puoi invece sottolineare quanto vuoi il fatto. I commenti devono occuparsi del film senza toccare attualità, reperibilità e tutto quello che fra qualche anno potrà perdere di significato.
DiscussioneNicola81 • 15/03/20 12:35 Contratto a progetto - 693 interventi
Capisco. Allora all'inizio del commento mi potresti aggiungere una frase del tipo "Più catastrofico di così sarebbe impossibile"? Altrimenti parte in maniera troppo brusca...
DiscussioneZender • 15/03/20 13:55 Capo scrivano - 48905 interventi