The wedding stalker - Film (2017)

Nonostante un titolo piuttosto cretino (un po' più vivace quello originario), un thriller privo di vere sorprese ma che svolge correttamente il compito assegnatogli. La stalker è tanto per cambiare una donna (questi prodotti tv canadesi sono quasi tutti femminocentrici), Jenna, cui dà il particolare volto dai tratti leggermente imperfetti la brava Heather Morris. Vive con l'arcigna zia (Van Ark), insieme alla quale lavora confezionando abiti per matrimoni. Figlia di una donna cui doveva mancare qualche rotella, Jenna s'innamora a prima vista dello sposo (Cermak) di una imminente cerimonia al quale rinfresco presenzierà. Il suo obiettivo diventa così togliere...Leggi tutto di mezzo la fresca moglie per poterla sostituire nel cuore di lui. Elabora di conseguenza un piano niente male, costruito passo dopo passo sfruttando le contingenze. Quando ad esempio un amico della coppia (Salvador, doppiato da Andrea Ward) la accompagna a casa sperando in una serata di sesso, Jenna finge di esser stata da questi malmenata e fugge rifugiandosi dalla sposa (Vroom), diventandone in breve amica. Ciò che meglio funziona nel film è infatti il modo sottile con cui la protagonista riesce ad accattivarsi le simpatie di tutti agendo subdolamente alle loro spalle per metterli gli uni contro gli altri. Proprio per questo quando si verificheranno i primi delitti non sarà facile per la polizia, guidata dal detective Moreno (Abrahams), capire cosa stia succedendo, anche perché più spaesati di lui sembrano essere i personaggi che vedono uccisi i loro amici senza un motivo, con i due sposini a dibattere sui presunti tradimenti di lui negati ovviamente con assoluta fermezza. Un thriller in piena regola, senza un grand'intreccio da svelare ma un progressivo infittirsi di relazioni e capovolgimenti di fronte che rende interessante seguirne il prosieguo. E' arduo infatti per chiunque (tranne per noi, che osserviamo passo passo le diverse fasi del piano) stabilire i moventi e le dinamiche di tanti accadimenti apparentemente inspiegabili, per quanto sia un po' difficile credere che nessuno li metta mai in relazione con la comparsa in scena dell'apparentemente fragile e timida Jenna; donna amabile, si sfoga solo quando è sola mostrando eccessi da autentica psicopatica, riuscendo per il resto a rendersi sufficientemente credibile. Magari si potevano evitare certi sogni a occhi aperti della protagonista inseriti giusto per allungare un po' il brodo, si poteva sintetizzare un finale teso solo sulla carta (ci voleva una regia più adeguata, per rendergli onore), ma se si considera la destinazione televisiva del film va detto che non ci si può troppo lamentare: quello che si chiede a prodotti così, nati in serie e castrati da limiti precisi, THE WEDDING STALKER lo garantisce. Poi è naturale sia meglio virare su thriller consistenti, avendone la possibilità...

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