The mermaid: Lake of the dead - Film (2018)

Un horror abbastanza incolore e privo di spunti interessanti, nonostante sia realizzato discretamente sul piano tecnico. La mancanza di personalità, almeno a livello storiografico, lo fa confondere con la moltitudine di opere simili, non lasciandogli scampo per essere ricordato a lungo. A parte i soliti sobbalzi improvvisi, non c’è molto che vale la pena menzionare. L’evoluzione della storia e la caratterizzazione dei personaggi è talmente routinaria che diventa difficile prendere le parti di qualcuno. Se non è un limite questo…

Ad essere pignoli, non si tratta di una sirena ma di una donna suicidatasi anni prima che infesta un laghetto in attesa di trovare un uomo che la ami, volente o nolente, ma la promessa sposa del prescelto non ci sta... Come accadeva nel precedente film di Podgaevskiy, la fattura è buona, per quanto meno elegante rispetto a The Bride, ma la sceneggiatura affastella situazioni e spaventi in modo accumulativo, senza creare vera suspense o far provare empatia con la coppietta in pericolo, mentre le troppe apparizioni della creatura malvagia, spesso telefonate, vengono presto a noia.

Horror russo dal titolo fuorviante (la sirena del titolo in realtà non lo è). C'è solo un'idea tutto sommato buona (il legame dell'entità con l'acqua fa sì che essa possa spostarsi quasi ovunque), mentre il resto del film è diretto in modo scolastico nella prima parte (non accade quasi nulla che non sia già visto altrove) e piuttosto confusionario al momento della resa dei conti. L'intera vicenda cattura poco l'attenzione, mentre i jumpscare sono troppo ricorrenti con l'ovvio effetto di perdere efficacia strada facendo. Buona la cura del sonoro. Nel complesso insipido.

Vedibile e nulla più questo horror confezionato con una certa dignità, ma che manca di vera attrattiva. La parte oscura è poco accattivante, nonostante la leggenda e una creatura che non accetta i no (e visto l'antico elemento scatenante, non poteva che essere così). Gli attori sono passabili ma, specialmente nella prima metà, l'interesse tende un po' troppo a scemare. Le poche cartucce a disposizione vengono sparate nell'ultima parte (il padre). Ma non sono sufficienti a risollevare il tutto più di tanto.