Qualche simpatica battuta e alcune scene visivamente e cromaticamente curate non possono bastare a determinare la riuscita di questa pellicola, con i soliti mostri buttati lì, provenienti da un "meteorite" e inviati come una sorta di piaga punitiva. Gli attori possono anche essere passabili e l’azione non manca. Ma senza particolari guizzi, idee, il tutto tende a ripetersi; e le creature stesse non possono che continuare a correre, difendere "mammina", ringhiare e mordere. Vedibile, ma piuttosto superfluo.
MEMORABILE: Il primo attacco, dove vengono sparate quasi tutte le cartucce visive e di idee (l'organizzazione; le ragazze volanti); "Amico, non ti riconosco più".
Ogni 60 anni un'orda di mostri, usciti da un antico meteorite, cercano di superare la muraglia cinese per conquistare il mondo; ma a sua difesa ci sono l'esercito cinese e... Matt Damon. Mega polpettone fantasy senza capo né coda che ha il suo unico pregio nei bellissimi costumi colorati, perché per tutto il resto è assolutamente il nulla: la trama non c'è, le incongruenze sono molte e pure gli effetti speciali non sono nulla di straordinario. A tratti è pure noioso e per un film di questo tipo è la morte. Sconsigliato anche a chi vuole staccare il cervello.
La strada per El Dorado incontra il Drago Giallo, con due mercenari europei che si ritrovano coinvolti nell'attacco di una specie aliena contro la Grande Muraglia. In questo rimescolamento di cappa e spada, leggende cinesi, fantascienza e horror c'è poco di originale, anche se le acrobazie e i giochi cromatici rendono allettante lo spettacolo. La morale di fondo riflette i nuovi equilibri fra oriente e occidente, con lo stato e i confini che smettono di essere dipinti come mostri e diventano baluardi contro il caos.
MEMORABILE: Gli attacchi coreografati dello squadrone azzurro.
Fantasy stravecchio sia per trama (che è banale e telefonata fino all'inverosimile) che per effetti speciali (antidiluviani, quasi da videogioco). Non è noioso ma non presenta niente di davvero simpatico che stimoli ogni tanto la visione, da mostri per nulla paurosi o inquietanti a personaggi scritti con lo stampino. Il cast almeno ce la mette tutta e qualche scambio simpatico di battute funziona ma tutto sa di già visto e la blasonata regia riesce solo a rendere potabile il ritmo.
Ottimo lavoro di Zhang Yimou, che con grande maestria realizza un film ineccepibile dal punto di vista spettacolare. Il punto di forza del film è rappresentato dalla grande attenzione alla scenografia, ai costumi e alle scene di combattimento; queste ultime sono riprese in maniera formidabile con l'intento di far vivere allo spettatore il "su e giù" tra la muraglia e il sottostante inferno di mostri. Inoltre si può notare una forte e neanche troppo celata critica alla società cinese. Un po' ripetitivo, ma davvero ben realizzato.
Nell'Impero cinese, due avventurieri europei in cerca di polvere da sparo si trovano coinvolti nella difesa dall'invasione di feroci mostri mammoni, contro i cui assalti periodici è stata eretta la grande muraglia... Pare impossibile che questo centone videoludico sia diretto dallo stesso regista del raffinato Lanterne rosse oppure di Hero, tanto per restare nel genere avventuroso con guerrieri volteggianti: qui c'è una trama basica e prevedibile, condita dalle solite battutine cameratesche, modesta anche sotto il profilo spettacolare per il livello mediocre degli effetti digitali.
MEMORABILE: Le guerriere azzurre volanti che si lanciano giù dalla muraglia, carine da vedere ma piuttosto insensate (sembrano esche lanciate ai pesci)
Yimou ci mette tanti colori e qualche bella panoramica, la produzione americana tanti effetti però già visti e una sceneggiatura senza ambizioni. Si salvano alcune battute tra i due mercenari, un paio di sistemi di difesa, i suoni delle frecce, la regina dei mostri. Non si salvano il gigantismo fine a sè stesso di Yimou (che diventa brutta copia del filone tolkeniano), il Damon troppo eroico, le mongolfiere stile piccolo principe e tanti altri passaggi aventi la consistenza di cartapesta. Voto clemente.
Nessuno avrebbe mai immaginato le origini della muraglia cinese se non Zhamg Yimou con un certo sprezzo del senso del ridicolo. Raffinatissimo in altre occasioni, il regista cinese sfodera un'anima commerciale inaspettata e dirige un blockbuster tanto pregno di azione quanto vuoto tematicamente. Totalmente fuori contesto Matt Damon nonostante l'encomiabile impegno. A parte qualche scena visivamente suggestiva, un film sostanzialmente inutile.
Primo lungometraggio in inglese di Zhang Yimou. Facilmente dimenticabile anche perché purtroppo racconta e intrattiene davvero poco. Tutto già visto e perdipiù prevedibile. I buoni effetti speciali non bastano a far scemare la noia. Matt Damon e Willem Dafoe convincono pochissimo, al contrario di Pedro Pascal. Colonna sonora mediocre. Non rivedibile, purtroppo.
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Grazie a Taxius e Puppigallo per le frasi illuminanti nel senso che o non lo guardo o, se lo guardo, spengo dopo il primo attacco e mi risparmio il resto.
DiscussioneDaniela • 6/03/17 11:15 Gran Burattinaio - 5945 interventi
In effetti, odora di bufala lontano un miglio... e pensare che mi toccherà prima o poi vederlo, causa presenza nel cast di Andy Lau, che mi fa lo stesso effetto di un pezzo di lardo se fossi una gatta: destinata a lasciarci lo zampino :o(