| Darwin Awards esistono veramente, e premiano chi durante l'anno muore nel modo più stupido. Li chiamano cosí perché, morendo, i premiati contribuiscono a un'evoluzione migliorativa della specie. Trarre un film dall'idea avuta da chi istituí questi bizzarri "awards" sulla carta pareva buona. Il problema è che bisognava cucirci intorno una storia: si è scelto di escogitare quella di un investigatore emofobico che, lasciata la polizia, si propone a una società di assicurazioni promettendo di smascherare truffe o morti accidentali in realtà dovute solo alla stupidità umana. Affiancherà una scettica Wynona Ryder...Leggi tutto e viaggerà per l'America portando alla luce casi di straordinaria follia. Poteva essere divertente (e in parte lo è), ma la confezione piatta (dovuta a una regia anonima) e l'inserimento di figure odiose come quella del cameraman che riprende in continuazione il protagonista senza che vi sia un vero perché, affossano le buone intenzioni dando l'impressione di un film scialbo (nonostante le guest appearence di Juliette Lewis e Chris Penn) e sgangherato. Il rapporto tra la coppia protagonista resta in superficie e un po' ogni idea viene affrontata con colpevole faciloneria. La fotografia para-televisiva non aiuta come non lo fa (se non per i fan del gruppo) la presenza dei Metallica on stage e nel finale-omaggio. Non un film brutto, ma di certo l'idea dei Darwin Awards avrebbe meritato uno sviluppo più ficcante.
Surreale commedia sulla stupidità umana: i Darwin Awards (realmente esistenti) vengono assegnati a chi muore accidentalmente in modo particolarmente stupido, migliorando la specie grazie all'eliminazione dei propri geni. Su questo assunto il regista Finn Taylor dirige un film che sebbene diseguale nel ritmo (non tutti i momenti sono egualmente riusciti) è divertente e serve come sfondo per la costruzione di un'improbabile storia d'amore. Molte partecipazioni illustri anche in piccoli ruoli. Bravi i due protagonisti.
Ambiziosa commedia che è anche un mix di generi. Buona confezione per un film che lascia emergere soprattutto l'ottimo lavoro di sceneggiatura: in fondo altro non è che una gustosa antologia di scene psuedo comico-surreali tenute assieme da un filo conduttore (il personaggio di Fiennes) esile ma ben sviluppato. Gran cast e soprattutto una ghiotta occasione di rivedere la Ryder, rimasta troppo assente dal grande schermo.
Mediocre commedia, quasi un collage di scenette più o meno divertenti con due personaggi monodimensionali a fare da collante. Peccato vedere sprecato un cast del genere, visto che anche in ruoli da 3 battute appaiono attori come Juliette Lewis o Chris Penn... Comunque qualche risata il film riesce a strapparla e se si eccettua l'ovvia parentesi amorosa tra Fiennes e la Ryder non c'è nulla di fastidioso. Dimenticabile.
MEMORABILE: I camei di Adam Savage e Jamie Hyneman di "Mythbusters" ed ovviamente quello dei Metallica.
Raro caso in cui un fondamentale difetto filmico (l'essere spezzettato, aneddotico, frammntario e sostanzialmente senza trama), pur essendo sensibile ripiego a un deficere narrativo, diventa viatico di gradevolezza. Frastagliata e sdrucciolevole come la linea dell'opera, ma non del tutto compromessa. Da molteplici sberle, se mai, l'uso scriteriato, gratuito e tecnicamente asinino che si fa del cameraman-off (con tanto di montaggio e campi/controcampi in tempo reale: ma te prego!) assurto addirittura a deus ex machina nel finale.
La lettura delle candidature annuali agli DARWIN AWARDS risulta molto più divertente di questa commedia poco riuscita, in cui sono mostrati alcuni eclatanti episodi di stupidità auto-lesionistica, tenuti insieme da un tenue file conduttore (Fiennes e Ryder agenti assicurativi che indagano su morti particolarmente assurde). Non è tanto la struttura frammentaria a disturbare, quanto una certa presunzione di fondo, una spocchia non dissimile da quella mostrata dalla Ryder. Peccato perchè l'idea era carina ed il cast interessante
MEMORABILE: Il film è stato distribuito dopo la morte di Chris Penn, per cui il suo breve ruolo suscita un pò di tristezza
Soggetto interessantissimo per una commedia, ma lo svolgimento poteva essere migliore. Sono fatte bene le descrizioni delle morti e allora si sarebbe dovuto continuare così, piuttosto che collegare gli episodi con la storia delle investigazioni. Alcune buone trovate (ma è un po' apatica la faccenda del cameraman), buone battute e gag. Ma preoccupano i riempitivi per far giungere il film alla sufficiente ora e mezza. Piuttosto fine e particolare, con un bravo Finnies (La Ryder non mi ha detto più di tanto), ma l'umorismo talvolta scade.
Un inizio molto promettente: bella la scena dello yuppie che esibisce tronfio la vetrata antisfondamento del suo ufficio. Se fosse continuato su questa strada sarebbe stato un film notevole, anche perchè il protagonista aveva il volto giusto e interessanti metodi deduttivi (prima poliziotto poi investigatore per le assicurazioni). Il giudizio scende per l'aggiunta di altri elementi narrativi (storia d'amore mal scritta, il serial killer) inutili e noiosi. Peccato veramente.
MEMORABILE: La scena della scoperta della truffa assicurativa con Chris Penn.
Commedia surreale e grottesca, difetta di unitarietà e compattezza per la frantumazione dell’accattivante soggetto dagli accenni antropologici – la responsabilità umana in molti decessi apparentemente accidentali; l'osservazione neutrale del cameraman attergato – in una serie di disparati quadretti a sé stanti, che nel caso della tragicomica fine dei due metallari sanno offrire tuttavia momenti coloriti e spassosi degni di un Alex De la Iglesia. Sempre spontanee e brillanti le prove sia degli attori principali (Fiennes, Ryder) che dei protagonisti dei singoli segmenti.
Il maggior difetto è la mancanza di originalità: stravista la strana coppia ordinato/caotica, stravisto il mockumentary, stravista la caccia (molto pretestuosa, in questo caso) al serial killer. L'unico elemento degno di nota sono, appunto, le scene relative ai Darwin Awards, a conferma del fatto che spesso la realtà supera la fantasia, o almeno è meno ripetitiva. Ma, a questo punto, non era meglio realizzare una serie di scenette di queste morti accidentali o inglobare un po' di horror per dar vita ad un Final Destination in salsa comica?
Piacevole sorpresa questo film con gli ottimi Fiennes e Ryder (che credevo fosse decisamente più idiota, vedendo il trailer). Invece è un bel film, originale e con un cast azzeccatissimo. Divertenti i vari casi di Darwin Awards presentati (paradossalmente il più deludente è quello della fellatio) e la simpatica presenza scenica del cameraman. Pollice in su!
Il film è piuttosto piacevole e si segue con interesse. L'idea di partenza era molto buona tanto che, a parer mio, il risultato poteva essere migliore realizzando una pellicola più incisiva. La demenzialità è il punto fermo del film, scappa anche da ridere... poi se si riflette un attimo e si pensa che sono fatti reali un minimo di senso di colpa per la risata arriva.
Piatto e frivolo, colpevole di una scrittura strutturata attorno ai curiosi Darwin Awards che non coinvolge minimamente lo spettatore. Era ovvio che il tema facesse virare la pellicola più sul comico che sul sentimentale, tanto è che della storiella tra i due protagonisti se ne farebbe anche a meno, ma dal punto di vista dell'humour non brilla, nonostante gli ottimi spunti dei malcapitati detentori del premio da titolo. Fotografia inguardabile.
MEMORABILE: Irritante il tipo con telecamera che perseguita Fiennes dall'inizio alla fine del film.
Qui si dimostra che il detto "la mamma dei cretini è sempre incinta" è ben conosciuto dalle compagnie di assicurazioni, che speculano al massimo su una sorta di "presunzione di stupidità" quando si tratta di risarcire un evento luttuoso. Film singolare sulla nuova specie degli investigatori dell'imbecillità, che usa toni e cinismo da commedia nera, e - tutto sommato - riesce ad interessare, non fosse altro che per l'originalità innegabile del soggetto. Non memorabile ma divertente.
L'idea di partenza mi solluccherava, adoro follie e statistiche un po' freak, ma la regia e la sceneggiatura inanellano un errore dietro l'altro, tanto che se ci fosse un Darwin Award cinematografico il regista l'avrebbe vinto, dato che dopo una prova del genere probabilmente lo vedremo estinguersi dal cinema che conta. Son stato un po' cattivo, ma è un vero peccato che un'idea così venga sprecata in siparietti malfatti e sottotrame buttate là.
Meno male che moltissimi candidati al Darwin Awards (e mi ci metto dentro pure io) in un qualche modo la scampano; se così non fosse la popolazione mondiale avrebbe da tempo risolto il problema della crescita esagerata. Anche il film evidenzia questo e proprio nelle occasioni in cui i protagonisti, consapevoli, vogliono evitare castronerie pericoloso. È forse la parte migliore del film, assieme a qualche episodio di morti particolarmente fantasiose. Tutto il resto sono scene per niente originali, messe lì per raggiungere i tempi canonici.
Prodotto indipendente (e corale, vista la partecipazione di moltissimi caratteristi, anche se i più sono noti soltanto negli USA) dal sapore grottesco e che dal plot può ricordare la saga di Final destination. Il tema centrale riguarda ovviamente le tipiche morti imprudenti da web-intrattenimento su cui la storia di contorno si rapporta con tutti i crismi del caso. Qualche ingenuità negli effetti speciali, ma tutto sommato l'opera divertirà parecchio i patiti del genere.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
CuriositàFabbiu • 26/01/09 08:53 Archivista in seconda - 661 interventi
continuate a guardare oltre i titoli di coda: il cellulare legato al palloncino arriva in India