Il camion di Duel e l'auto de La macchina nera devono essersela spassata; e dall'unione è nato questo ibrido con macchina zozza che cattura, maltratta e a volte uccide le ragazzine, mentre agli adulti (il padre, il poliziotto) riserva sempre la stesso letale trattamento. Detto ciò, oltre allo stridio delle carrozzerie del pulmino guidato dalla madre della rapita e dell'auto assassina, durante il più lungo inseguimento continuato della storia del cinema, non resta molto, a parte alcune buone riprese, giusti, anche se troppi ralenty e una protagonista in parte che dà un minimo di senso al tutto.
MEMORABILE: Sulla maglietta del meccanico c'è lo smile con un buco in fronte e il sangue che scende; Il poliziotto preso in pieno dall'auto con bambina a bordo.
Quando lo vidi in TV nei primi anni '90, non mi dispiaque; rivedendolo ormai 20 anni dopo, il film mostra tutti i suoi limiti, pur non essendo terribile. Non c'è nulla di nuovo e che non sia già stato fatto meglio nel classico La macchina nera; tuttavia l'auto killer anche qui è abbastanza caratteristica: ci sono inseguimenti da vero road-movie sulle strade polverose degli USA (con rimandi a Duel), la fotografia non sembra da TV-movie e la protagonista è un'attrice sopra la media. Se ci fosse stata un po' più di cattiveria sarebbe stato meglio.
Un thriller semplice ma efficace, che vanta qualche buono spunto malgrado limiti legati alla produzione. La Cassidy, però, si districa bene dimostrando di essere una protagonista all’altezza, mentre gli inseguimenti garantiscono un livello d’azione e adrenalina più che sufficienti richiamando alla mente il Duel di Spielberg, da cui sembra prendere ispirazione. Cain non lesina i ralenti quasi volesse richiamare alla mente un duello western alla Peckinpah. Fin troppo buono per essere un prodotto destinato alla televisione.
Nonostante la seconda parte possa sembrare inverosimile, pensandoci bene non lo è affatto: se ti sequestrano una figlia, usi ogni mezzo (in questo caso letteralmente) per riaverla, compreso il pullman col quale lavori (e poco importa se sei una donna, giacché sei prima di tutto una madre). Ansiogeno principalmente all'inizio (ossia quando la vittima si ritrova ovunque tra i piedi quella maledettissima auto), il film mette i brividi forse più oggi che allora, dato che fa venire in mente un noto fatto di cronaca italiano (sebbene qui il risvolto sia felice). In definitiva non male.
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Da noi e uscito solo in vhs edito dalla CIC, purtroppo nessuna vrsione dvd, vedo che anche oltreoceno niente dvd ma solo vhs almeno io non ho trovato nulla al riguardo.