Il vento assassino? Con Siono dovevamo vedere anche questo.
Un autobus di studentesse viene letteralmente tagliato in due così come i loro corpi. Ma una di loro sopravvive e...ed è solo l'inizio di un film che a tratti assume i ritmi di una trottola impazzita o di un videogioco. Peccato che il regista, come è sua abitudine, infarcisca il film di pause melense che c'entrano come il cavolo a merenda ma che forse piacciono tanto agli orientali. Per me la conferma che Siono non mi convince appieno. Per certi versi da confrontare con il miikiano As the gods will.
Delirio filmico di Shion Sono, autobus tagliati in due dal vento in un tripudio di sangue, spose menanti, apertura della caccia allo studente, mondi paralleli... Sembrerebbero esserci tutti gli elementi per divertirsi e in effetti quando il gore e la follia sono alti lo è anche lo spasso; peccato che la storia sia eccessivamente astrusa e scialba nei raccordi e gli intermezzi sentimentali indigesti per uno spettatore medio occidentale. Il ritmo è comunque alto e anche se il film non è pienamente riuscito regala a sprazzi momenti di divertimento.
MEMORABILE: I bus scoperchiati; Il matrimonio "bestiale"!
Bora-bisturi, matrimoni-mattatoi, tiri allo studente nel più caotico eterno ritorno da ogni aldilà del bene e del male. È follia da far esplodere tutti i manicomi del globo, quella di Sono, un’eccelsa shockwave di anastrofi-catastrofi non ammansibile, che pesca nell’impegnativo subconscio di San Giovanni e invade contromano a 300km/h ogni carreggiata con un assalto al bios del cinema a prova di 10 polivalenti. Sculacciate per lo sgradito spianamento finale che tira e riordina tutte le fila: aver lasciato ogni veggenza a noi che entriamo, senza uscite emergenziali, sarebbe stato over the top.
Horror che funziona quando si comporta da film di genere, mentre risulta piuttosto inconsistente se si prendono in considerazione le pretese autoriali di Sion Sono. Il tema esistenzialista, di una società femminile in balia di pervertiti maschi che fanno delle donne quello che vogliono (addirittura un videogioco), non sembra reggere il confronto con ciò che prevale nel film, ossia le budella al vento. Qualche bella sequenza c'è e il film è godibile, ma nel complesso si poteva mettere meno carne (pseudo intellettuale) al fuoco.
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dopo why can't you play in hell, che lasciommi esterrefattissimo, questo lo attendo al varco a braccia spalancate, malgrado le avvisaglie del tuo bipalla!
dipende dall'orbita in cui sono immessi. se accrescono il senso del grottesco ben vengano. se sono seriamente intesi nell'insieme drammaturgico, ecco, in tal caso mi fastidiano forte.
Il film è tratto da un romanzo del 2001 (Riaru Onigokko) e aveva già prodotto 5 film e una serie tv, per cui questo film è da considerarsi un "reboot" (viste le libertà prese dal regista rispetto alla matrice).
The Chasing World (Riaru Onigokko, 2006)
The Chasing World 2 (Riaru Onigokko 2, 2008)
The Chasing World 3 (Riaru Onigokko 3, 2012)
The Chasing World 4 (Riaru Onigokko 4, 2012)
The Chasing World 5 (Riaru Onigokko 5, 2012)
The Chasing World: The Origin (Riaru Onigokko The Origin, 2013) tv series
Tag (Riaru Onigokko, 2015)
DiscussioneZender • 9/12/15 07:23 Capo scrivano - 48904 interventi
Blutarsky ebbe a dire: Il film è tratto da un romanzo del 2001 (Riaru Onigokko) e aveva già prodotto 5 film e una serie tv, per cui questo film è da considerarsi un seguito.
The Chasing World (Riaru Onigokko, 2006)
The Chasing World 2 (Riaru Onigokko 2, 2008)
The Chasing World 3 (Riaru Onigokko 3, 2012)
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The Chasing World: The Origin (Riaru Onigokko The Origin, 2013) tv series
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Ma siamo sicuri che non sia un remake, invece che un sequel? In ogni caso non potrei mettere il quadrato arancio, non essendo presenti gli altri in database. Se invece fosse un remake potrei mettere la R.
...sparito il mio post?
remake o sequel non so, leggendo in rete pare che Shion si sia preso parecchie libertà quindi possiamo considerarlo un "reboot".
DiscussioneZender • 9/12/15 16:54 Capo scrivano - 48904 interventi
No, non è sparito Bluto, l'ho postato in curiosità visto che è utile a sapersi, la cosa.
Cotola ebbe a dire: Magari ti piacerà tanto. Se sopporti gli innesti un po' piagnucolosi e melodrammatici tipici di certe pellicole orientali...
nemmen scriverlo, l'ho ADORATO. come o anche più di antiporno. sion sono sempre più fuori giri e registri. il miike di as the gods will lo avrà invidiato a mille. non ho minimamente sentito il peso degli innesti di cui parli, che data la situazione non mi sono neanche parsi così insensati o gratuiti. il film è proprio quel che si dice una piuma. questo signorino va attentamente riconsiderato da capo a piedi.