Symphony in black: A rhapsody of negro life - Corto (1935)

L’esecuzione è ambientata in un sala da concerto, come per dare un senso di rispettabilità a una musica che, a quel tempo, non godeva di alcuna reputazione. Si tratta di una mini suite in quattro parti con l’intento di descrivere la vita quotidiana dei neri ma, vuoi per la brevità, vuoi per la superficialità, non riesce nell’intento sociologico probabilmente immaginato dall’autore. Da segnalare una giovanissima Billie Holiday cantare nella sezione “blues”.

La “rapsodia della vita dei negri” di Duke Ellington raccontata su tre livelli: la creazione nella camera del compositore, l’esecuzione in teatro e la drammatizzazione narrativa delle quattro parti di cui si compone. Molto interessante il tentativo quasi didascalico di rendere comprensibile e ‘leggibile’ la musica e, parallelamente, di mostrare volti inediti della popolazione nera, con microscene visivamente curatissime e suggestive (a cominciare dalla miniera). Da segnalare la presenza di Billie Holiday.