Commedia balneare, non troppo divertente, con qualche mattatore della commedia italiana (Montagnani, Murgia) e il caratterista Diogene. Le storie di contorno, con i ragazzi in vacanza, non funzionano molto bene; possono giusto divertire gli spezzoni con Montagnani.
Il più brutto film sulle vacanze al mare degli Anni Ottanta (insieme a La settimana al mare). Questo film diretto da Pannacciò (sotto lo pseudonimo di Pann) si perde in una regia strampalata, dialoghi che non hanno né capo né coda, sotto-storie che non fanno ridere nemmeno i più appassionati divoratori di commedie italiane. Per di più l'ambientazione balneare è scadente come non mai. Da evitare.
Folle copia trash di Sapore di mare, lascia interdetti per la sua fattura. Un cast in parte di bravi professionisti viene avvilito da una regia delirante, un copione imbarazzante, una fotografia men che amatoriale (1.37 con follie ed errori tecnici per tutti i gusti) e una scenografia (se non ricordo male firmata dallo stesso Pannacciò) e costumi di un ridicolo mai visto. Si finge di essere negli Anni Sessanta mettendo in scena una vecchia moto Guzzi o una Lambretta, ma si lasciano auto, sedie, oggetti e infissi moderni in campo o sullo sfondo.
Clone squallido di Sapore di mare. Tra musiche discutibili, attori pessimi (neppure Montagnani e la Coluzzi ci fanno una bella figura) e battute ancora peggiori si arriva dopo ben 90 minuti all'epilogo. Davvero difficile da digerire, tra i peggiori girati da questo non proprio eccellente regista, già "colpevole" di aver girato Il sesso della strega. Si salvano solo alcuni paesaggi.
Film senza possibilità di appello che tenta di scopiazzare malamente l'ottimo Sapore di mare. Storia e riprese approssimative che non fanno che peggiorare la situazione. Le uniche note di merito (seppur sprecate) sono Renzo Montagnani e Francesca Romana Coluzzi. Colonna sonora poco accattivante.
Già di per sé piuttosto frivolo, il genere della commedia da spiaggia è qui spinto al suo grado minimo da una sceneggiatura soporifera e polverizzata in sketch deprimenti, una fotografia da spot pubblicitario e da un effetto nostalgia artificiosamente invocato nel sottofinale da un’inopportuna “Arrivederci”. Gli attori giovani sono inespressivi e vacui; i veterani (Montagnani, Coluzzi, Diogene, Turina) si limitano a ripetere i loro soliti ruoli, ristretti dalla loro fisicità. Ci fosse almeno un po’ di brio...
MEMORABILE: Il gioco degli annunci economici; la foto di Murgia.
Se già nel 1983 il genere balnearistico era cotto e stracotto, e sicuramente avere in regia Pannacciò (autore de Il sesso della strega) non è un punto a favore. Infatti il film si segnala in negativo per una regia statica e una messinscena scadente: non basta usare il termine "pomicioni" e usare le solite quattro canzoni per fare un po' di clima nostalgico. C'è poi tutta una parte del film affidata ai giovani: fortunatamente di questi attori non si è più sentito parlare. Poco meglio Montagnani (con lui si sorride), Murgia e Diogene.
Pasticcio senza capo né coda, girato male e con una pletora di attori a dir poco imbarazzanti (fatta eccezione per uno o due). Pannacciò tenta di replicare i fasti di Sapore di mare ma fallisce su tutta la linea: qui non c'è una trama, non ci sono personaggi divertenti e nemmeno scene che possano fare anche solo sorridere; persino le musiche sono fiacche e ridondanti. Sulla finta ambientazione anni 60 stendiamo un velo pietoso. Peccato vedere il buon Montagnani sprecato così.
Terrificante balneare che vorrebbe accodarsi al successo di Sapore di mare e affini, mettendo in scena avventure amorose di un gruppo di giovani (tutti esordienti, tremendi) e le storie parallele di un dongiovanni (Montagnani, sempre simpatico quando è in scena ma sfruttato poco e male) e del proprietario dei bagni (Diogene, al minimo sindacale). A parte le apparizioni della Coluzzi e della De Carolis, poco o nulla da segnalare; non si ride mai, non smuove corde emotive (nonostante una ost nostalgica), non è neanche pruriginoso. Insalvabile.
Tra i film peggiori del filone vacanziero-balneare. Cast composto da qualche rodato caratterista costretto a recitare cose inenarrabili e un gruppo di giovani poco noti e poco abili a replicare in modo convincente barzellette vecchissime. Non si ride praticamente mai, a causa di una sceneggiatura pessima che si limita a inanellare nel peggiore dei modi situazioni già viste e riviste mille volte. Confezione al livello delle peggiori produzioni televisive. Non si salva praticamente niente. Ampiamente evitabile anche per i patiti del genere.
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MusichePanza • 30/03/14 18:08 Contratto a progetto - 5248 interventi