Nel 1942 il lieto fine era quasi un'esigenza: invece Mattòli porta a casa un successone con un finale edificante ma lacrimogeno (sempre nell'àmbito del decoro). La storia è semplice e non nuova: lui e lei allo sbando, per diversi motivi, si trovano, si lasciano, si ritovano sì, ma quando è troppo tardi. Alida Valli con la sua bellezza altéra e Carlo Ninchi che non eccede nel ruolo, accompagnati, fra gli altri, dagli irresistibili Antonio Gandusio e Dina Galli, sono essenziali per portar a casa il risultato con la regìa, agile come (quasi) sempre di Mario Mattòli. Divertente Majeroni.
MEMORABILE: Gli interrogatori del commissario, alla "Avanti un altro!"; Il dialogo Cecchi-Gandusio nell'appartamento nuovo.
Un melodramma fiammeggiante con una delle canzoni più note del periodo e con la diva più amata, Alida Valli (qui senza il partner abituale Fosco Giachetti). La serie prodotta dalla Manenti si intitolava "i film che parlano al vostro cuore" e Mattoli dirige con l'abituale professionismo, non lasciando alcun tempo morto e sapendo perfettamente, per l'appunto, come toccare il cuore degli spettatori.
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