Muck - Film (2015)

Inizia in medias res con i soliti teen assediati e massacrati da nerboruti albini in una casetta circondata da una palude. Nessuna spiegazione, nessuna premessa. Non ci sarebbe molto da dire ma il film si fa apprezzare per due motivi: una sfilata di belle figliole che spesso e volentieri mostrano le notevoli grazie e un certo livello di tensione, qua e là. Non manca l'abbondante uso di armi da taglio. In più a un certo punto subentra uno spaccone molto yankee abbastanza divertente. Appena potabile, ma solo per slasheristi incalliti.

Dov’è finito l’inizio? E il finale? Nessuna (o tanta) paura, il film (?) è proprio così: un blocco acefalo e mozzo pullulante di tette e lingerie, concepito da qualcuno che si finge cultore del genere ma in realtà è impudente guardone di riviste allegre, che non recepisce che un horror è soprattutto tensione e paura e che sembra quasi voglia provocarci infarcendo il film con troppi siparietti di una superficialità deprimente. Insalvabile ogni componente: il montaggio operato con il frullatore, Hodder incipriato, la colonna sonora scelta con lo shuffle. Sleale.

Massachusetts, palude, casa coloniale, ragazzi ambosessi fuggono da carnefici dall'aspetto primitivo e pittato. Sconclusionato e laido teenage slasherino con confezione glamour, in cui le varie parti di sceneggiatura e montaggio sembrano ritagliate e poi incollate alla bell'e meglio. Tensione quasi nulla, noia interrotta solo dalla numerosa e generosa schiera di attrici femminili da bucatura dello schermo, che per tutta la durata si esibiscono in abiti succinti, intimo o con seni al vento. Ma il peso del silicone non basta a salvare un lavoro del genere da un voto impietoso.