Skinned alive - Film (1990)

Prodotta dagli specialisti J.R. Bookwalter e David DeCoteau, questa sgangherata splatter-fest che segue la tradizione delle "cattive famiglie" di Hooper e Craven nella sua variante demenziale (Mother's day e The hackers insegnano), diverte poco a dispetto della sontuosa collezione di volgarità gratuite e di effetti grandguignoleschi (artigianalissimi). La regia di Killough è dimessa e le carenze tecniche (montaggio e suono in particolare) tradiscono l'amatorialità della produzione. I villain (in risalto lo Spiegel di Intruder e la mamma/papà Mary Jackson) vivacizzano lo spettacolino.

La lezione è quella del Peter Jackson di Bad taste o del primo Raimi; con un budget risicato, mezzi artigianali e tanto entusiasmo, Killough e la sua crew di appassionati dell'Ohio creano un piccolo ma spassosissimo splatter-movie che mette in scena una famiglia nello stile di Non aprite quella porta (del secondo in particolar modo), dedita a scuoiare i malcapitati. Tante scene gore dai gustosi SPFX grandguignoleschi, personaggi volutamente sopra le righe e caricaturali, tanto humour nero; la ricetta dei modelli è seguita con diligenza e il film è un cult minore, pur se uscito tardi.

The Ohio chainsaw massacre prodotto, con parsimonia, da J. R. Bookwalter: recitazione amichevole e semiamatoriale (si segnala la presenza di Scott Spiegel che fa le prove di psicopatico), dello stesso Bookwalter che viene parzialmente scuoiato e di attori già visti in Dead next door e Robot ninja. Gli effetti splatter sono ultra artigianali e le esplosioni fatte con i ciccioli. Insomma uno splatter pane e salame, molto redneck. Dialoghi infarciti di parolacce: non aprite quella bocca!