Sibyl - Film (2019)

Psicoterapeuta decide di lasciare gradualmente la professione per dedicarsi alla scrittura di un romanzo ma finisce per farsi coinvolgere nelle vicende sentimental-lavorative della sua ultima paziente... Viene da dire "medico cura te stesso!": la protagonista è infatti un'ex alcolizzata a rischio di riprendere il vizio, con problemi familiari irrisolti, opportunista e scorretta, incapace di mantenere separati vita privata e lavoro. Nonostante l'impegno di Efira, difficile empatizzare per lei, tanto più che è coinvolta in vicende sentimentali piagnucolose di modesto interesse.

La voglia di raccontare una storia interessante da parte di Justine Triet c'è tutta, così come la bravura nello scegliere un cast buono e ben affiatato; peccato per alcune incongruenze di trama e per inutili complicazioni che arricchiscono soltanto di elementi extra la sceneggiatura senza andare a fondo nella psicologia della protagonista, che comunque è ben caratterizzata. Diciamo che con il soggetto in gioco poteva uscire qualcosa di ottimo, ma dopotutto non si tratta di un brutto film; insomma, è meritevole di visione, nonostante qualche difetto.

Il cinema della Triet si conferma attento e interessato a indagare sui rapporti di coppia e questo film non fa eccezione. Peccato che la sceneggiatura si basi su una storia troppo spesso confusa e pure di modesto interesse, con alcune ingenuità che lasciano di stucco, sebbene si consideri di essere in un film. I personaggi sono di scarsa empatia e ciò non sarebbe un difetto, se non fosse che mancano anche di personalità. Non male la prova del cast. Mediocre.