Sangue - La morte non esiste - Film (2005)

Sangue - La morte non esiste

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/06/07 DAL BENEMERITO G.GODARDI
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G.Godardi 18/06/07 17:22 - 950 commenti

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Delirante e sperimentale esordio alla regia di De Rienzo, bravo attore che ricordiamo in Santa Maradona. Diviso in due atti più un "epilogo comico" è la storia del rapporto incestuoso tra due fratelli. Nel primo atto frenetico, vorticoso, quasi incomprensibile) abbiamo il punto di vista di lei. Nel secondo di lui (qui lo stile rallenta e diviene quasi visibile) fino al finale dove sfocia nella farsa indignata. Opera incasellabile, di cui De Rienzo fa quasi tutto lui. Certamente non riuscita ma merita attenzione. Bravo Germano.
MEMORABILE: Il monologo di De Rienzo in versione ispanico-messicana che pare uscito da uno spaghetti western con Tomas Milian!

Redeyes 19/01/08 15:02 - 2449 commenti

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Film non convenzionale e sicuramente non banale. Bello? Onestamente non direi. Merita attenzione, ma tende ad annoiare. Qualche buono spunto alternato a trovate di poco valore. Su tutte il cammeo di De Rienzo che ho trovato forzato/forzoso e pretenzioso. Germano è bravissimo (come quasi sempre), ma anche la sorella se la cava bene. Più che alla trama o al susseguirsi degli eventi presterei attenzione alla massima di fondo.

Beatgiva 26/07/08 13:17 - 11 commenti

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Irritante e presentuoso. La (non) storia senza capo né coda di una ragazza e del suo fratellastro che si trascina fra dialoghi alla Brizzi e pulp a buon mercato. Forse visto fuori tempo massimo (se avessi avuto una decina di anni di meno, magari lo avrei anche apprezzato), ora l'ho trovato solamente inutile e a tratti ridicolo.
MEMORABILE: Il monologo di Elio Germano a fine film è qualcosa di imbarazzante.

Brainiac 29/12/08 06:34 - 1083 commenti

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Gioiellino tutto italiano. Per una volta il cinema italiano è ben rappresentato in campi a noi non congeniali (la commedia schizzata, i deliri lynchiani). Bravi gli attori con menzione speciale per Elio Germano. Tante idee. Alcune raffazzonate ma con grinta. Stupenda la scena finale, quella dell'incubo, in cui Germano trova cimeli fascisti nella sacrestia. Geniali alcune trovate atemporali (fate caso a che razza di banconote prendono i ragazzi dopo aver spacciato).

Capannelle 31/10/09 17:47 - 4411 commenti

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De Rienzo gioca a fare il santone, vuole provocare e, pur sacrificando la coerenza, dimostra una certa stoffa. Mette tanta carne al fuoco ma ha il merito di rinunciare ai clichè più facili (belloni, genitori, denaro). Si muovono bene gli attori e l'atmosfera psichedelica cattura abbastanza con certi passaggi visivi/musicali che riescono bene. Alla fine non può tornare tutto ma più di quanto si possa sperare. E certi passaggi, certe verità presunte, possono farci anche sorridere ma sono più di un vacuo sperimentare.
MEMORABILE: L'epilogo: l'irruzione nella sacrestia e il sermone di Germano che da improvvisato diventa potente.

Stefania 18/12/10 16:35 - 1599 commenti

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Interessante! Fervido e ingenuo, vanitoso, ridondante, ma trascinante. Stella ha un biglietto aereo in tasca, Yuri ha I pugni in tasca, e le mani "sempre sporche di sangue": le usa per frantumare autoritarie icone, ma il sangue è il suo. Il film racconta di un esorcismo lungo un giorno e una notte: sesso, sballo, santoni e fuochi (fatui) per scacciare fantasmi passati, presenti e futuri. Notevole la virata tragicomica dell'epilogo, ove il conflitto col potere sfocia in gioco di ruolo, auto-investitura, auto-esautorazione e auto-immolazione. Imperfetto e coraggioso.
MEMORABILE: "La verita? La verità è una cosa da ubriachi!"

Lucius 30/07/12 22:46 - 3015 commenti

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Per quanto a tratti diseducativo, si traduce in un film coraggioso per l'argomento che affronta (soprattutto nell'ambito del panorama cinematografico italiano). Non si può non riconoscere al regista padronanza del mezzo e stile. Gli attori sono bravi, Germano primeggia nel suo non facile ruolo. La musica è azzeccata e di gran classe; peccato per alcune connotazioni politiche fuori luogo e fuori tempo. La presa di coscienza delle proprie angoscie non è mai facile; il linguaggio della pellicola è estremo, come la morte, che non è mai utopia.

Zio bacco 11/10/14 15:04 - 240 commenti

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De Rienzo impasta un film ambizioso, ma molto al di sotto degli elogi ricevuti. La ricetta ha ingredienti non banali (incesto, disagio), eppure l'infornata non riesce. Inquadrature e montaggio caotici creano pathos e il film è quantomai dannato, però il materiale affastellato è eccessivo e alla lunga logora. Bravo Germano, apprezzabile l'indefinitezza di certi dettagli (banconote, Polizia), ma troppe scene esulano dal contesto (comparsata di De Rienzo) e i riferimenti politici non hanno attinenza. Talvolta meno è meglio. Pretenzioso ma confuso.

Bubobubo 24/09/18 00:32 - 1847 commenti

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Caotico, anarchico, a tratti imperdonabilmente fluviale, a tratti laconico oltre misura: pertanto interessante. Non parlerei senso strictu di un "bel" film, non fosse altro perché emergono da subito tutte le ingenuità (e le velleità) di un giovane al passo d'esordio registico: la sua eccezionalità, narrativa e stilistica, ne motiva però un recupero a tutto tondo. Tra qualche momento morto, molte le scene chiave, l'inseguimento automobilistico post-rave e la cerimonia funebre improvvisata su tutti. Ottimi gli attori principali.

Paulaster 28/10/19 10:33 - 4419 commenti

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Storia di fratello e sorella tra amore, crisi, sballo e fuga dalla polizia. De Rienzo cerca di essere originale nelle riprese e in una storia coraggiosa dai tratti sincopati. All'inizio regge, poi si sfalda e conclude farsescamente con il momento choc che spara a salve. Anche il suo contributo attoriale sembra solo autoreferenziale. Germano ha un buon piglio, Lionello serve per allungare la storia.
MEMORABILE: La vendita del fumo alle cugine quindicenni; Il monologo sulla paura; Lo scherzo dei finti esattori.

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  • Curiosità Mauro • 21/08/21 23:25
    Disoccupato - 11983 interventi
    Il ruolo del padre dei due protagonisti (Germano-Barilozzi) è interpretato da Fiore De Rienzo, padre del regista del film (il compiato Libero De Rienzo) e più noto come giornalista (è stato per molti anni uno dei storici inviati della trasmissione "Chi l'ha visto?")
  • Homevideo Nick franc • 5/12/21 17:09
    Servizio caffè - 177 interventi
    Il film è uscito in DVD per la Dolmen Home Video.

    La durata è di 1h 43m 06s.

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