Ritorno alla Laguna Blu - Film (1991)

Il seguito di Laguna blu. L'incipit è un po' improbabile: il piccolo Paddy, tratto in salvo dall'isola deserta, si ritrova a fare subito naufragio sulla stessa isola; naturalmente non da solo, ma in compagnia - il fortunello! - di una giovane Milla Jovovich e della di lei madre. Più un remake che altro, succedono più o meno le stesse cose. Il film si rivela però migliore del precedente, essendo dotato di un minimo di trama e di un finale finalmente sensato. Jovovich giovanissima ma già bella da infarto e anche discretamente brava, sufficiente il resto...

Più che un sequel quasi un remake di un dimenticabilissimo film di Randal Kleiser. Questo è forse narrativamente migliore ma in fondo è sempre la stessa zuppa sentimental/turistica che mette in mostra splendidi paesaggi naturali e quello altrettanto splendido del fisico della Jovovich. Sul resto del cast meglio stendere un pietoso velo.

Lo preferisco e non di poco al predecessore. Cast decente, i protagonisti decisamente migliori e un minimo di trama. Non mancano ovviamente assurdità come la gara con lo squalo e alcune scene sono riprese dal primo, ma nel complesso il film, pur modesto, è assolutamente vedibile.

Ci sono voluti più di dieci anni per portare in sala il seguito di Laguna blu, ma il risultato non è dei più edificanti. Si, i nuovi protagonisti sono belli e crescono secondo le virtù cristiane che la loro tutrice insegna loro prima di morire, ma con l'arrivo sull'isola di una nave e, quindi, di una nuova tentazione amorosa per lui, tutto diventa come un fotoromanzo alla Grand Hotel, o peggio. Una delle prime prove di Milla Jovovich, che era una già una bellezza non indifferente. Noioso Brian Krause, il futuro angelo Leo di Streghe. Brutto.

Più che un seguito, un remake con la malsana idea di mettere come protagonista maschile il figlio della coppia del primo capitolo (nato proprio sfigato, a questo punto). Dopo un inizio a tre alla Robinson Crusoe, i due ragazzi si ritrovano da soli dando libero sfogo ai loro istinti. Un po' di pepe alla vicenda viene aggiunto da Sylvia, il terzo incomodo, ma il triangolo dura poco. Krause  inespressivo, bellissima e promettente la Jovovich, stupenda la location, finale che ha un suo perché. Comunque migliore di Laguna blu.