E se la Sacra Rota annullasse il vostro matrimonio perché allora officiato da un falso prete? E' la bizzarra situazione che capita a quattro coppie che navigano in acque molto diverse e la cui rescissione del vincolo causa effetti inattesi. Vito (Volo), ad esempio, ha già divorziato da Sara (Angiolini), ma l'annullamento - come precisa l'avvocato (Storti) di lui - comporta il non dover più pagare gli alimenti, il poter vedere di più il figlio... Sembrerebbe un indubbio vantaggio e invece forse qualcosa è da riconsiderare. Più complessa la situazione di due coppie che si conoscono e frequentano da anni: Edo (Bizzarri) e Marco (Kessisoglu) sono grandi...Leggi tutto amici e le loro mogli, rispettivamente Giada (Crescentini) e Viola (Gerini), sono abituate a trascorrere lungo tempo insieme fin dal viaggio di nozze a quattro, quando sulla spiaggia Viola ed Edo aprirono una relazione clandestina che ancora prosegue. “E se decidessimo di sposarci noi due, invece che rifarlo con i coniugi che non amiamo?” propone Edo... Ma lei non ci sta, il suo rapporto con Marco in fondo è solido... A chiudere Andrea (Nigro) e Paola (Pandolfi): sono felici, legalizzare nuovamente non sarebbe un problema, ma lui vorrebbe un figlio mentre lei pensa più al lavoro e non ha il coraggio di smettere di prendere la pillola, benché a lui dica il contrario. In parte li aiuterà il rapporto con i genitori di lui (Scarpa e Monti). Storie semplici, di scarsa originalità quanto l'anonimo titolo ma portate in scena con grazia e soprattutto supportate da un buon cast che permette di renderle vive e a tratti intense. Ben diretti da Paolo Costella, gli otto protagonisti dei tre episodi si incrociano impercettibilmente in un dramma rosa dai toni soft, curato soprattutto nella sceneggiatura (giocoforza destinata a costituire la base principale su cui il film poggia) perché in realtà il soggetto non propone varianti decisive a vicende generalmente ordinarie e non ne ha nemmeno l'intenzione; guarda agli analoghi film con episodi debolmente intrecciati all'americana, ne mantiene la leggerezza e certi fievoli rierimenti al sesso (nell'episodio con amici & amanti), si concede rarissime incursioni nella commedia (giusto nella figura dell'avvocato interpretato con la consueta causticità da Bebo Storti o in qualche osservazione di Volo: "Sei l'unico bambino che conosco a cui non piace la pizza. Cosa ti piace... il brasato?"), prepara il terreno per un finale che sappia in qualche modo dare una svolta nonché suggerire risposte alla domanda sottesa all'intera operazione: se vi annullassero il matrimonio vi risposereste? Delle tre storie la più completa e intrigante è quella a quattro: quando sotto la cenere cova l'amante nascosto pronto a disintegrare l'armonia familiare, l'attesa per capire come finirà o quando si scoprirà l'imbarazzante verità c'è sempre; in aggiunta, la complicità e l'affiatamento di Luca e Paolo ben si sposano a una Gerini ancora una volta impeccabile e a una Crescentini che ispira tenerezza. Volo e la Angiolini recitano come ci si aspetta conferendo credibilità ai loro personaggi: meno sorprese per il segmento forse più povero d'idee, per quanto comunque accettabile. Più in ombra la Axen nel ruolo di nuova compagna di Vito. Ottimamente assortiti Nigro e la Pandolfi, che sanno far sentire il peso di una convincente prova interpretativa trasmettendo bene i sentimenti e la fragilità che si nascondono dietro a scelte difficili da prendere con la necessaria decisione. Intensa la prova della Monti (più marginale il pur bravo Scarpa), madre malata e saggia. Nulla nell'insieme che si faccia particolarmente ricordare (a cominciare dal titolo, come si diceva), ma un intrattenimento di discreta qualità costruito sul “come” piuttosto che sul “cosa”: non conta tanto ciò che accade ma il modo in cui i problemi si affrontano. Piuttosto ridondante il finale in flashback con la celebrazione dei quattro matrimoni originali montati sulle note della calzante "Prima volta" dei Negramaro. Marcel M.J. Davinotti jr. Chiudi
Un film nostrano discreto che ben calibra sentimenti e sentimentalismo tra ripensamenti, tradimenti, paure e rimpianti, intercalando qua e là la giusta dose di leggerezza senza mai sconfinare in siparietti patetici. La sceneggiatura non racconta nulla di nuovo (coppie che scoppiano e coppie fedifraghe che tengono inspiegabilmente), ma l'incipit è l'occasione per ripensare se davvero valga la pena di rinnovare le promesse. E così ogni interprete, ben calato nel ruolo, mette in scena molto realismo e pochi fronzoli.
Quattro contemporanee storie matrimoniali che s'intrecciano. Le più classiche delle tiritere sentimentali elargite nella formula di commedia con venature "drammatiche". All'evidente mancanza di originalità (scappatelle extraconiugali e cornuti contenti perché non sanno di esserlo) subentra una convincente interpretazione del nutrito cast, con una regia attenta a evitare momenti di tedio. Per certi frangenti, un ritratto non felicissimo dell'esser coppia negli squallidi anni 2000. Forse conviene restare single e seguitare a mangiare pizze surgelate da soli... ma felici.
Meno leggero e spiritoso di quanto si possa pensare dallo spunto, questo film ha invece un tono apprezzabilmente realistico per tutta la sua durata e non cerca soluzioni assurde ai suoi problemi. Sono storie di coppie dai toni né troppo drama né troppo comedy, che si mantengono sulla linea grazie a una sceneggiatura calibrata e alla recitazione nelle righe da parte di tutti gli interpreti (per una volta in un film italiano si litiga senza strepiti). Riuscito, anche coinvolgente, senza guizzi ma nemmeno demeriti.
Alcune coppie che ricevono l'annullamento del matrimonio (causa falso prete) per decisione da parte della Sacra Rota si ritrovano a dover mettere nuovamente in discussione il loro rapporto. Nulla sarà più come prima. Il film di Paolo Costella funziona molto bene anche perché è lo specchio di una società poco edificante in cui i rapporti affettivi vengono continuamente massacrati in nome dell'egoismo. A parte la Axen, che non convince più di tanto, tutte le "coppie" funzionano bene e il film si gusta fino in fondo, nonostante si capisca presto come andranno a finire le cose.
Al di là dello spunto iniziale, oggettivamente piuttosto debole, il senso del film è quello di una riflessione sulla vita di coppia e sull’istituzione matrimoniale. La sceneggiatura tende ad approfondire le psicologie dei personaggi, con risultati alterni: a momenti interessanti si alternano parti che sembrano un puro riempitivo, con una continua ricerca di location “patinate” che nasconde forse una mancanza di ispirazione nella scrittura di dialoghi. Attori in parte, i migliori sono Nigro e la Pandolfi.
Esempio di apprezzabile film italiano attuale e socialmente ben allineato. A metà strada tra dramma e commedia in misura calibrata, senza untuosità retoriche né sciocche gag riciclate. S'incrociano storie di coppie che non sanno, dopo l'annullamento dei loro matrimoni causa truffa, se risposarsi oppure no. Ne scaturiscono situazioni e scenari incalzanti ma anche riflessivi, dai risvolti un po' bizzarri però nel complesso garbatamente verosimili. Squisita la performance degli attori, che pur maturi d'età ed esperienza emanano un'accattivante allure giovanile. Meritevole e consigliato.
Paolo Costella HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneBuiomega71 • 30/12/21 19:32 Pianificazione e progetti - 25005 interventi