Arcipelaghi - Film (2001)

Ladri di cavalli sgozzano un bambino testimone, ma il processo che fa da filo conduttore al film riguarda un altro delitto. La folgorante sceneggiatura si dipana come un labirinto centellinando le rivelazioni all’interno di un misterioso mondo sardo osservato con occhio antropologico. La cesura tra la muta sofferenza dei ragazzini e il violento cinismo degli adulti è agghiacciante e ci butta in un mostruoso universo arcaico dove regnano paura e tragedia. La fotografia troppo sporca e gli attori spontanei aggiungono un inquietante verismo.

Il racconto di una terribile faida viene intervallato dalle immagini di un processo, ma solo a poco a poco la verità verrà a galla, compresa la vera natura del processo stesso. Ho amato questa regia che sembra voler mostrare i fatti, quasi di nascosto, come se la telecamera fosse uno dei tanti omertosi che vede tutto ma non sa. A volte con taglio documentaristico, a volte con spiazzanti soggettive, mostra una recitazione dei personaggi molto realistica e naturale, tanto che inizialmente credevo fossero vere immagini di un processo.

Assolutamente notevole questo film tutto sardo, a cavallo tra thriller e film giudiziario. All'inizio non è facile dipanare la matassa, perché è difficile capire di cosa si parli e chi venga accusato. Poi, una volta che tutto diventa chiaro, è impossibile distrarsi. Buonissima l'interpretazione di gran parte del cast, nonostante la mancanza di professionisti. Vincente la scelta di una fotografia e una qualità non perfette, che avvicinano ancora di più lo spettatore a un mondo arcaico tuttora in vita ma che va lentamente scomparendo. Imperdibile per i sardi, consigliatissimo per tutti.