Nouvelles luttes extravagantes - Corto (1900)

Questo divertentisimo cortometraggio di Méliès vede diversi personaggi misurarsi in una lotta tipo wrestling, con esiti ovviamente fantastici e imprevedibili. Alcune scene sono davvero riuscite, come ad esempio il lottatore grasso che schiaccia quello magro, oppure viceversa il magro che sgonfia il grasso. Méliès sfrutta così anche la lotta per mostrare al pubblico i trucchi e le illusioni che hanno contraddistinto il suo modo di fare cinema.

Sketch comico che introduce situazioni poi diventate assai frequenti nei cartoni animati di Hanna & Barbera et similia, come il corpo schiacciato e reso piatto come una sogliola o quello che viene letteralmente smembrato e poi ricostituito. I trucchi, realizzati con consueta perizia illusionistica, imprimono al corto un ritmo velocissimo, rendendolo ancor più spassoso.

Nulla di speciale. Finale scoppiettante, ma alla fin fine nel corso del prodotto a parte le lotte tra i protagonisti (maschili e femminili) e altre pochezze non succede molto. Da grande fan di Mèliès questo prodotto non mi ha convinto, devo dire. Pazienza.

Come nel precedente Luttes extravagantes, una coppia di lottatori se le dà di santa ragione, fino a staccarsi arti e testa, lanciarsi in cielo o schiacciarsi tipo sottiletta. Méliès inventa le più classiche gag para-splatter da cartone animato, trasformando genialmente i suoi personaggi umani in veri e propri fantocci distruggibili e resuscitabili, con un senso del ritmo e con una fantasia davvero notevoli. Godevolissimo, soprattutto scoprendo che nel 1900 Méliès ha messo su pellicola tutto ciò che avremmo continuato a rivedere in migliaia di altri film fino a oggi.

Bello! Méliès sfrutta l'aspetto più ludico del cinematografo, quasi precorrendo trovate che saranno poi ricorrenti nel cartone animato (è impossibile, infatti, non pensare a Bip Bip e a Vilcoyote, nel vedere personaggi che diventano vere e proprie sottilette!). Si tratta di una sorta di rifacimento di un altro corto, sempre di Méliès, con quattro personaggi,

Un notevole spasso questa gerontopellicola del cinescienziato pazzo (in senso buono) Melies (me lo vedo, novello Frankenstein, con la pellicola tra le mani, che sperimenta, tagliando, cucendo e chissà cos'altro). I lottatori ci dilettano con botte e evoluzioni, per poi degenerare a un punto tale da arrivare a svitarsi gli arti, sgonfiarsi saltando sulla pancia dell'avversario e ricomporsi come un puzzle umano. Applausi per la fantasia e la capacità di trasformare in cinerealtà anche il pensiero più ardito e assurdo. Da vedere.

Una sorta di wrestling ante litteram in questo cortometraggio di Georges Méliès, da lui anche interpretato. Il regista non rinuncia ai consueti giochi illusionistici che mescola bene con la parte "sportiva" del filmato, derivandone un lato "splatter" (la scomposizione o lo schiacciamento dei protagonisti durante la lotta) ben presentato ed efficace dal punto di vista comico. Riuscito.