Marcello mio - Film (2024)

Chiara Mastroianni decide di impersonare in tutto e per tutto il celebre padre per poterne meglio assimilare l'essenza. Ok, l'idea in effetti non è malvagia, è il risultato finale a non convincere molto: il travestimento maschile risulta involontariamente ridicolo, ma ci sta (risulta comunque doveroso per immergersi nei panni del bellissimo attore romano), eppure l'atmosfera è troppo fittizia per dimenticarsene e lo spettatore (che lo conosce solo come interprete di personaggi differenti) non riesce a cogliere appieno le analogie col genitore nella gestualità e nel modo di parlare.

Chiara Mastroianni impersona quello che fu suo padre, nella vita reale. Più che un tributo sembra una discesa nell'analisi psicologica. Il soggetto è azzardato e quando si vira nella pantomima affiorano tutti i limiti dell'operazione; l'ospitata in RAI va oltre il trash. I momenti familiari funzionano e, in qualche frangente, le idee registiche hanno effetto (quando viene sgridata al finto ristorante, sui pattini...). La protagonista, oltre un'impressionante somiglianza, tiene bene la scena (con qualche sigaretta di troppo, ma è legata al personaggio).