Lo scandalo del vestito bianco - Film (1951)

Lo scandalo del vestito bianco
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Man in the White Suit
Anno: 1951
Genere: commedia (bianco e nero)
Note: Soggetto da un'opera teatrale di Roger MacDougall che collaborò alla sceneggiatura insieme al regista e a Roger MacDougall.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tratto da una commedia teatrale, un film che ingrana a fatica, con una prima parte che si auspicava più sintetica in cui il protagonista Sidney Stratton (Alec Guinness) è alle prese con una sua specialissima invenzione in campo tessile. Licenziato dal suo principale Michael Gough, se ne va alla concorrenza dove realizza un tessuto indistruttibile e refrattario alle macchie, che pensa subito di poter mettere in produzione rivoluzionando il campo. Non serviva proprio mostrare le varie fasi che precedono la scoperta, anche perché è evidente come il film acquisti spessore e significato solo successivamente all'esplosiva invenzione. E' da qui in poi che le implicazioni sociali legate alla scoperta diventano...Leggi tutto centrali aprendo scenari inizialmente impensabili; è da qui in poi che lo script dimostra il suo valore passando da una semplice commedia senza troppe pretese a una satira intelligente e pungente, costruita per dimostrare un teorema ben noto a chi lavora nell'industria: l'invenzione troppo geniale, che offre soluzioni facili e risolutive, rischia di incrinare gli oliati meccanismi di un ingranaggio in cui ognuno deve poter coltivare il proprio interesse guadagnandoci. A chi serve un tessuto indistruttibile? Non certo a chi produce, che si vedrebbe costretto a vendere pochissimi esemplari dei suoi capi, né tantomeno alla manodopera delle fabbriche, licenziata perché di fatto in chiaro esubero. L'anima candida di Stratton vede solo gli aspetti positivi, ma il mondo intorno a lui fa di tutto per impedirgli di commercializzare ciò che ha clamorosamente inventato. La struttura del film è semplice e vivacizzarla è compito degli interpreti, che devono dimostrarsi abili nel circuire la loro vittima senza troppo fargli intuire le implicazioni che la sua invenzione comporta. La regia comunque è già abbastanza dinamica e riesce a incuriosire chi guarda, con un Guinness che indossa il suo speciale abito bianco che brilla nell'oscurità e dà il titolo al film anche nella sua versione originale (THE MAN IN THE WHITE SUIT). Un film che in parte diverte e in parte induce alla riflessione, indicando chiaramente quali possano essere i rischi connessi a un'invenzione troppo rivoluzionaria. Guinness è in discreta forma (per quanto il ruolo non richieda grande impegno), ma a dare spessore alla vicenda sono soprattutto le due parti in causa, solo apparentemente in conflitto: in realtà gli interessi del padrone e dell'operaio una volta tanto convergono... Meno folle e bizzarro di quanto si legga in giro, ad ogni modo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/08/14 DAL DAVINOTTI
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Daniela 1/12/15 17:22 - 12704 commenti

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Guinness, al solito impeccabile, interpreta un giovane scienziato che riesce a creare un tessuto indistruttibile ed antimacchia. Invenzione geniale ma mal vista sia i fabbricanti di stoffe che dai loro operai... Catalogato come commedia, è piuttosto una satira sarcastica e anche molto amara sulla società basata sul consumismo come motore di sviluppo. Non un capolavoro - dato che conta troppe divagazioni ed incertezze nella parte iniziale - ma certo una pellicola interessante ed assai originale, fra le migliori del periodo.
MEMORABILE: La penultima sequenza, con il protagonista che si ritrova con le spalle ad un portone, ridotto in mutante

Kinodrop 6/11/20 20:23 - 2986 commenti

I gusti di Kinodrop

Produrre un tessuto indistruttibile, antimacchia e ignifugo può sembrare la scoperta del secolo e di ciò è convinto Stratton, un geniale e un po' svitato inventore che dovrà però vedersela con le leggi del mercato e del capitale che invece puntano sull'obsolescenza e consumismo. Commedia che non sa staccarsi dalla sua origine teatrale, che rallenta e diluisce qualche spunto se pur gradevole in una cornice a volte troppo vicino alla farsa (esperimenti ed esplosioni, il tentativo di seduzione), che regge fondamentalmente più per i caratteristi che per la presenza di Guinness.
MEMORABILE: L'idea del vestito bianchissimo e luminescente; L'evasione dalla finestra aggrappato al sottile filo; La stoffa eterna "a brandelli".

Cerveza 3/03/23 04:38 - 394 commenti

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Conviene a un'industria tessile produrre un filato indistruttibile? Certamente no, poiché azzererebbe i consumi. Intelligente satira in cui il progresso si trova a fronteggiare un’impensabile alleanza tra padroni e operai e si scontrano idealismo e profitti. Probabilmente è ispirato alle vicende dell’americana DuPont, industria chimica che negli anni ’30 inventò il nylon ma poi chiese ai propri chimici d'indebolirlo per mantenere alti i consumi: la famosa "obsolescenza programmata". Sempre affascinante la resa fotografica in bianco e nero dell’architettura industriale inglese.

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  • Curiosità Daniela • 19/01/17 03:12
    Gran Burattinaio - 5929 interventi
    Soggetto da un'opera teatrale di Roger MacDougall che collaborò alla sceneggiatura insieme al regista e a Roger MacDougall.

    Nell'edizione italiana, il personaggio di Sidney Stratton, interpretato da Alec Guinness, venne ribattezzato Holland nel tentativo di sfruttare il successo ottenuto da L'incredibile avventura di Mr. Holland uscito poco tempo prima, protagonista lo stesso attore.
  • Homevideo Digital • 5/09/19 13:27
    Portaborse - 4017 interventi
    Dvd A&R disponibile dal 27/09/2019.