Al prossimo brillamento solare il web potrebbe svanire come una bolla di sapone. Uno scarafaggio è più intelligente del più avanzato sistema operativo. Le radiazioni wi-fi producono intolleranze e forse internet ha già cominciato a sognare... In 10 capitoli Herzog getta benzina sulle nostre paranoie cibernetiche, scarica raffiche di quesiti aperti sul pubblico senza approfondire alcunché: un attacco terroristico alle magnifiche sorti e progressive della tecnologia, uno scenario apocalittico che prospetta un medioevo prossimo venturo. Bulimico e ipertrofico, quindi assolutamente contemporaneo.
Una sorta di decalogo in cui Herzog tenta una riflessione a tutto campo sulla rivoluzione di internet e sulle sue possibili conseguenze sull'umanità e l'ambiente. Volutamente episodico e necessariamente frammentato, data la vastità del fenomeno, il documentario ha un suo valore divulgativo nel mettere in guardia e nello scuotere dall'assuefazione e dall'incosapevolezza; vi convivono elementi più o meno catastrofici, accanto ad altri legati al progresso e al miglioramento della qualità della vita, (robotica, medicina ecc). Didascalico ma utile.
MEMORABILE: La dipendenza di video games; La 'coscienz di internet; Il possibile e catastrofico black out; Il robottino che versa da bere; Gli hackers.
Internet, come fenomeno di interconnessione e scambio di dati, si è manifestato con un impatto tale da rivoluzionare la vita dell'uomo, per sempre, in una serie di effetti consequenziali dalla vastità infinita; Herzog ne analizza alcuni, in modo didascalico, purtroppo non sempre incisivo, raggruppandoli per tema. Alcune "storie" sono attuali (la dipendenza dal gioco), altre trattano temi che sembrano fantascientifici o angoscianti, ma tutti affascinanti e in grado di stupire per la continua potenzialità della risorsa Internet. Interessante.
Considerazioni varie concernenti passato, presente e futuro della rivoluzione digitale. Episodi volutamente slegati tra loro il cui filo conduttore è tuttavia sotto traccia: un senso di sottile pessimismo derivante dalla personale considerazione del regista sulla prevalenza degli aspetti deteriori di internet. Alcuni segmenti (quello sulla dipendenza) sono più interessanti, per altri ancora è lecito nutrire dubbi. Forse non completamente riuscito ma nel complesso meritevole di visone.
Disamina sull’importanza di avere Internet nelle nostre vite ragionando anche sulle ripercussioni. L’uomo è pronto (e ormai obbligato) a sfruttarne le capacità, ma la missione dell’interconnessione ha fallito. Ormai è uno scambio di dati che non lascerà tracce fisiche. Herzog indaga non molto a fondo e cerca di fare un quadro della situazione: la morale è che il pericolo sono le persone che usano tali strumenti, non le tecnologie (almeno finché non riusciranno a pensare per conto loro).
MEMORABILE: La stanza dove cominciò tutto; L’intervento di Mitnick; La vignetta del New Yorker con “On the internet, nobody knows you’re a dog”.
Herzog squaderna il taccuino in cui annota i propri pensieri sparsi e imbastisce una lezione seminariale a tema Internet in dieci capitoli, debolmente se non per nulla collegati fra loro. Alcune riflessioni sono anche interessanti (la breve intervista a Elon Musk, la chiusura sulle possibili capacità sui-oniriche della rete), ma altre, inclini al pessimismo, sembrano bozzetti buttati lì solo per far numero (tremendi nella loro sciatteria i segmenti con la famiglia dell'adolescente deceduta e il ricovero per gli internet-maniaci, troppo superficiale quello sulle IA). Mediocre.
MEMORABILE: La nascita di Internet.
Werner Herzog HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneRaremirko • 23/06/19 22:02 Call center Davinotti - 3862 interventi
Rebis, l'unico punto che non ho capito del film è Al prossimo brillamento solare il web potrebbe svanire come una bolla di sapone...
In che senso?
Il sole brucerebbe i server?
DiscussioneRaremirko • 23/06/19 22:23 Call center Davinotti - 3862 interventi
Molto buono, ed ha pure qualcosa dello stile di Gibney.
Offre più di una riflessione (senza Internet tutto il mondo sarebbe in crisi) e di una inquietudine (l'episodio sul cyberbullismo con la famiglia è tosto, come sapere che una coppia sudcoreana ha fatto morire il proprio figlio non dandogli cibo perchè troppo impegnata a videogiocare...); ben fatto e documentato (si intervista pure un vero ex hacker), conferma la vocazione di Herzog (al quale auguro di esser immortale) ad esser grande e poliedrico.
Il sapere che dei robot calciatori potran esser più bravi di Ronaldo inquieta un pò, ma la cosa apre anche un bel panorama (aiutare le persone bisognose, stare in situazioni che per l'uomo sarebbero mortali, ecc.).
Comunque ne quoto una delle morali filmiche: il problema spesso è la gente, non la tecnologia.
Raremirko ebbe a dire: Rebis, l'unico punto che non ho capito del film è Al prossimo brillamento solare il web potrebbe svanire come una bolla di sapone...
In che senso?
Il sole brucerebbe i server?
Rare se non ricordo male mi riferivo alle macchie solari, che sono tipo esplosioni nucleari, capaci di produrre effetti elettromagnetici anche sulla terra...
si un flare solare molto grosso manda sicuramente a sballoni i satelliti; nell'autunno del 2003 se ne ebbe uno di tale entità che mandò a farfalle tutta la rete telefonica e telematica.
DiscussioneRaremirko • 24/06/19 23:33 Call center Davinotti - 3862 interventi
Schramm ebbe a dire: si un flare solare molto grosso manda sicuramente a sballoni i satelliti; nell'autunno del 2003 se ne ebbe uno di tale entità che mandò a farfalle tutta la rete telefonica e telematica.
O___o
Ma credo si sia comunque tornati quasi subito in onda, dai...
Raremirko ebbe a dire: Schramm ebbe a dire: si un flare solare molto grosso manda sicuramente a sballoni i satelliti; nell'autunno del 2003 se ne ebbe uno di tale entità che mandò a farfalle tutta la rete telefonica e telematica.
O___o
Ma credo si sia comunque tornati quasi subito in onda, dai...
durò circa un giorno. questo per dirti quanto è centrata la chiosa del commento di rebis.