Colossale sciocchezza in celluloide che in America è tuttavia diventata oggetto di culto, il film tratto dal fumetto di Earl MacRauch ha un unico aspetto divertente: Peter Weller (il Buckaroo Banzai del titolo) si prende maledettamente sul serio; e vederlo muoversi con serafica calma in un mondo che gli gira attorno a mille all’ora producendo follie caotiche a getto continuo dà quasi l'impressione di aver a che fare con qualcosa di geniale. Purtroppo non è così: esaurita nei primi dieci minuti una breve descrizione dell'eclettismo professionale di Banzai (è contemporaneamente pilota di prototipi velocissimi, neurochirurgo, scienziato e cantante rock con...Leggi tutto i fedeli “Cavalieri di Hong Kong”), il film mette da subito in scena la noiosissima guerra con gli alieni venuti dall'ottava dimensione (divenuta inspiegabilmente la quarta nel titolo italiano), combattuta tra scenografie zeppe di cianfrusaglie. Il nemico è simile a noi, ma ha teste di cartapesta marroni piuttosto bizzarre ed è comandato dallo scienziato pazzo John Lithgow, fuggito dal manicomio e pronto a strepitare concetti deliranti a ogni piè sospinto, ai quali Weller risponde con la sua indifferenza espressiva. Una sceneggiatura e un montaggio confusi come pochi, un cast di ottimi attori (ci sono anche Jeff Goldblum, Ellen Barkin, Christopher Lloyd, Dan Hedaya) sciupato indecorosamente e un risultato che lascia allibiti. Bisogna decisamente essere dei grandi appassionati di comics per poter apprezzarlo. Quando sui titoli di coda si annuncia l'imminente secondo capitolo si ritrova la pace e il gruppo danza simpaticamente.
Sembra percorrere almeno tre vie questo film americano assurto in patria quasi a cult: il demenziale, la fantascienza e l'action. Assurdo che Richter non ne imbrocchi manco una. Le situazioni sono sempre pompatissime con un sacco di esagerazioni in una specie di 1984 futuristico. All'inizio il baraccone riserva qualche sorpresa, ma quando la tensione si dovrebbe alzare incominciano gli sbadigli, fra rapimenti e occhiali che permettono di vedere gli alieni. Almeno la colpa non è della regia e degli attori: Weller ci mette molto impengno.
BB è un neuchirurgo rockstar che con i suoi cavalieri di Hong Kong deve contrastare uno scienziato evaso dal maniconio e l'invasione di alieni provenienti da un'altra dimensione... Un film di fantascienza di serie Z ma girato con larghezza di mezzi e soprattutto con un cast incredibilmente ricco: c'è qualche idea carina sparsa in qua e là, ma la messa in scena è talmente sballata che il guazzabuglio, invece di divertire, annoia ed anzi risulta imbarazzante per eccesso di scempiaggine. L'unica cosa imperdibile è il look anni '80 fra l'ultra-kitsch e il tamarro esibito dai vari personaggi.
MEMORABILE: La sequenza con i titoli di coda, quasi una sfilata di moda
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CuriositàDaniela • 26/09/16 18:07 Gran Burattinaio - 5940 interventi
Il titolo originale ed anche i dialoghi parlano di ottava dimensione, ma i titolisti italiani le hanno dimezzate.
Originariamente il film doveva essere preceduto da breve prologo (reperibile su you tube), poi tagliato in sede di montaggio, in cui si vedevano i genitori del protagonista. La mamma di Buckaroo Banzai era interpretata da Jamie Lee Curtis.