Uno Z-movie terrificante nel peggior senso del termine. Una confezione misera (rovinata oltretutto da un pessimo doppiaggio, che però non ci sentiamo di condannare vista la qualità infima del prodotto), una colonna sonora enfatica tutta archi più adatta a telefilm tipo LA CASA NELLA PRATERIA costantemente inserita a sproposito, un'imbarazzante assenza di rumori di fondo, una recitazione che è quel che è, un montaggio per forza di cose lento (ogni azione è tragicamente rallentata, con “passeggiate notturne” tra cimiteri e prigioni che paiono lunghe perfino usando il fast-forward),...Leggi tutto una fotografia povera e, sopra ogni cosa - a dominare incontrastata - una sceneggiatura aberrante. Si parla, pensate, di un ex medico di prigione che resuscita i morti non si sa bene a quale scopo (per sperimentare nuove vie scientifiche? Mah!) e il cui rifugio viene casualmente scoperto da una coppia di giovani: lei viene ammazzata, lui chiede aiuto a un anziano conosciuto per strada e che ha un nipote genio dell'elettronica. Sarà proprio quest'ultimo, grazie a una pistola laser (i raggi sono disegnati direttamente sulla pellicola come si usava negli Ottanta), ad annientare nel finale crepuscolare le orde di zombi (orde… vabbè, diciamo una decina) che infestano la vecchia prigione. In RAIDERS OF THE LIVING DEAD non si salva proprio nulla e non ha alcun valore nemmeno come residuo trash (troppo noioso e sciocco), privo com'è persino di scene splatter (una testa fatta esplodere è davvero poca cosa). Uscito da noi direttamente in videocassetta (e se ne capisce il motivo) va lasciato sugli scaffali ed evitato accuratamente. Samuel Sherman, padrone della Independent Pictures, è famoso per aver distribuito alcuni dei trash poverissimi di Andy Milligan. Evidentemente buon sangue non mente...
Boiata di serie Z, di una noia mortale, piena com'è di riempitivi inutili, dialoghi da scuola elementare, effetti speciali a dir poco caserecci (i raggi laser sono tremendi), mancanza di splatter, interpreti antipatici, clichè a iosa, musichette pop-rock anni '80 terrificanti, sceneggiatura inconcludente, finale bruttissimo, fotografia povera, messa in scena di una povertà deprimente... Insomma, ci siamo capiti. Almeno robaccia tipo I ragazzi del cimitero faceva ridere, qui invece si rischia il colpo di sonno a ripetizione. Una perdita di tempo.
MEMORABILE: Il trailer originale, che lo faceva sembrare quasi un film divertente...
Una colonna sonora rock anni Ottanta da supermarket tenta l’impresa di soffiare un alito di vita dentro questa scellerata pellicola del genere zombesco, che qui tocca il suo punto più basso a causa del dilettantismo generale e di una sceneggiatura scritta in stato di demenza acuta. Da antologia del trash il redde rationem finale, simile ad un gioco di ruolo tra ragazzi che non sarebbe stonato in una puntata di Megaloman. C’è un motivo per vedere questo film? Sì: un paio di divertenti sketch de “ I tre marmittoni” cui assistono gli spettatori di un cinema.
Quando dire che un film è di serie z non rende l’idea. Almeno i film trash a volte possono risultare divertenti, ma qui siamo lontani anche da questo. L’unico motivo per vederlo potrebbe essere che se ve lo raccontassero non ci credereste: quindi l’unico modo è tastare con mano. A vostro rischio e pericolo.
Atroce e noioso. Più che un horror zombesco sembra una favola per bambini uscita male. Tutte le caratteristiche peggiori degli anni ottanta sono presenti: attori inesistenti (odioso il bambino), zero sangue, zombi penosi, buchi di sceneggiatura grandi come groviera... Ci si annoia e parecchio. Si attende la fine del film con molta ansia e questo non è decisamente positivo. Forse il peggior film di zombi che abbia mai visto finora.
MEMORABILE: Lei viene catturata dagli zombi, muta! (si sente solo la musica, non un solo grido... ma per piacere...)
Un disastro totale. È del 1986 ma sembra un film dei primi Settanta, ovviamente in economia. Non si fa mancare niente: trama confusa in cui l'inizio, la parte centrale e il finale sono completamente scollegati; cast discutibile, scene girate di giorno ma spacciate per notturne usando un filtro. Colonna sonora altrettanto confusa con un simpatico motivetto rock mischiato a musiche da film gotico anni 70. No comment sul trucco dei morti viventi. Oltretutto non diverte neppure; anzi, annoia.
MEMORABILE: Il raggio laser ricavato da un lettore laserdisc.
La scarsità di mezzi, l'approssimazione, al cinema spesso portano a risultati che divertono o dove si può apprezzare almeno il coraggio di un'idea. Qui manca assolutamente tutto, trattandosi di un'accozzaglia di scene molto spesso slegate tra loro, con dialoghi ridotti all'osso e ridicoli, una recitazione pessima e una trama esilissima eppure del tutto improbabile (e soprattutto con una colonna sonora inascoltabile).
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Il regista di questo - per usare un eufemismo - bruttissimo film è stato titolare della casa di produzione Independent International, responsabile quindi di alcune pellicole dirette da Al Adamson; mentre come distribuzione, la I.I. di Samuel Sherman ha sdoganato negli Stati Uniti i film ispanici di Paul Naschy.
Terrificante,veramente il peggio degli anni ottanta in una sola pellicola,quello che negli altri film del decennio risulta anche gradevole (soundtrack,personaggi) qui risulta veramente insopportabile.
Come già detto probabilmente il peggiore zombi-movie mai realizzato.
Terrificante (e non in senso buono).
Ciavazzaro ebbe a dire: Terrificante,veramente il peggio degli anni ottanta in una sola pellicola,quello che negli altri film del decennio risulta anche gradevole (soundtrack,personaggi) qui risulta veramente insopportabile.
Come già detto probabilmente il peggiore zombi-movie mai realizzato.
Terrificante (e non in senso buono).
Lo noleggia in vhs (della Lineafilm). Sì, davvero orribile sotto tutti i punti di vista.
In molte recensioni online si legge la convinzione errata che il ragazzo ricavi il "raggio della morte" da un giradischi.
L'errore è dovuto probabilmente a uno sbaglio nel doppiaggio italiano: al minuto 00:14:28 la frase "I took my laserdisc video player back from the store" è stata erroneamente tradotta in "Oggi ho riportato dal negozio il mio giradischi al laser", generando confusione. Osservando le immagini al minuto 19 possiamo osservare alcuni componenti di un lettore laserdisc smontato:
Al minuto 36 è possibile vedere una parte del disco laserdisc (A, grosso effettivamente quanto un vinile) sul tavolo. La tecnologia laserdisc era l'antenata dei cdrom e dvd e fu usata per l'home video e alcuni videgiochi.
DiscussioneCaveman • 19/12/18 09:59 Servizio caffè - 403 interventi
Sembra veramente tremendo da quel che dite, mi fido.